mercoledì 19 ottobre 2011

U.S.A., Fiat cambia strategia di marketing


Lo sbarco di Fiat negli U.S.A. si sta dimostrando per l'azienda italiana un passaggio molto delicato, com'era d'altronde prevedibile visti i tanti anni d'assenza da questo importante mercato e la forte concorrenza che il gruppo italiano si sta trovando di fronte. Dalle parti del Lingotto, comunque, sono ben consapevoli che ottenere delle ottime performance in termini di vendita non possa prescindere da un sapiente e ponderato lavoro di promozione del brand, puntando forte sul rafforzamento dell'immagine del marchio in modo da stimolare la domanda. È quindi da leggere in quest'ottica il fatto che Fiat ha recentemente chiuso la collaborazione con due agenzie di marketing, la Custom Martketing del Michigan e la 72andSunny di Santa Monica, che avevano finora curato la promozione del marchio torinese negli U.S.A. . Sebbene da parte di Fiat non sia arrivato alcun comunicato, un portavoce della controllata Chrysler ha assicurato che l'abbandono di 72andSunny è avvenuto alla regolare scadenza del contratto, smentendo quindi ogni possibile ipotesi legata a un cambio fatto per scarsa soddisfazione da parte del costruttore. Al di là delle possibili spiegazioni è chiaro che Fiat sta tentando di rinforzare la propria immagine e questa decisione sembra indirizzata proprio a dare una nuova sferzata all'avventura americana, anche perché il gruppo non ha assolutamente voglia di abbassare le proprie ambizioni e sembra invece alla ricerca di un nuovo partner cui affidare la gestione del marketing. D'altronde, rinforzare la percezione del brand presso il pubblico americano è di vitale importanza, anche in funzione delle buone prospettive di mercato di cui la Fiat 500, al momento l'unico modello italiano esportato negli U.S.A., sembra essere capace, sebbene finora la sua avventura americana pare sia stata un po' penalizzata in termini di vendita: il Cinquino a stelle e strisce ha infatti immatricolato circa 11.088 esemplari nei primi sei mesi della commercializzazione a fronte delle stime che ipotizzavano vendite per almeno 40.000 pezzi.
(Fonte: www.motori.it - 28/9/2011)

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