Il mese scorso ho percorso quasi 3.000 miglia tra California, Nevada, Arizona e Utah su un veicolo virtuale, la Lancia Durango. Perché virtuale? Perché il Durango esiste in Nord America con il marchio Dodge ed è il fratello maggiore e civilizzato, sette posti e meno fuoristrada, della nuova Jeep Grand Cherokee. La Lancia, nel piano presentato dalla Fiat nell’aprile 2010, prevede di lanciare nel 2013 un D-crossover prodotto dalla Chrysler in Nord America. Ho quindi provato a immaginare se il Durango potrebbe diventare l’ipotetico D-crossover Lancia di cui al momento non si sa molto. E, fattami la domanda da solo, mi sono anche auto-risposto: si, e per tre buone ragioni.
1) In Europa i grandi monovolume stanno progressivamente scomparendo. Veicoli più crossover, che all’occorrenza diventano anche dei sette posti, hanno un successo crescente, come ha dimostrato il primo rebagde di casa Fiat, il Dodge Journey diventato Fiat Freemont.
2) Le marche generaliste offrono dei monovolume tradizionali, come farà anche Lancia che in Europa continentale da ottobre sostituirà il dimenticabile Phedra con il Voyager di Chrysler. Solo le marche premium hanno veicoli più crossover, a partire dalla BMW X5, anch’essa che diventa un sette posti alla bisogna. Prodotto in dollari e venduto in euro il Lancia Durango sarebbe perfetto anche come posizionamento di prezzo near premium, cioè a metà strada tra i tradizionali monovolume dei generalisti e i più costosi crossover davvero premium.
3) Inutile importare il Durango come è offerto ora in America, con il V6 3,6 litri Pentastar o il V8 5,7 litri Hemi, due benzina abbastanza costosi da mantenere in un paese dove un litro di super costa attorno ai 90 centesimi di euro, ma improponibili in Europa. Tuttavia la piattaforma del Durango è quella del Grand Cherokee, già equipaggiato dell’ottimo V6 3 litri diesel della VM, quindi l’installazione motore è già pronta.
Come andrà a finire? Lo scopriremo tra un paio d’anni, ma personalmente rimango convinto che la Lancia Durango potrebbe avere un futuro interessante in Europa.
1) In Europa i grandi monovolume stanno progressivamente scomparendo. Veicoli più crossover, che all’occorrenza diventano anche dei sette posti, hanno un successo crescente, come ha dimostrato il primo rebagde di casa Fiat, il Dodge Journey diventato Fiat Freemont.
2) Le marche generaliste offrono dei monovolume tradizionali, come farà anche Lancia che in Europa continentale da ottobre sostituirà il dimenticabile Phedra con il Voyager di Chrysler. Solo le marche premium hanno veicoli più crossover, a partire dalla BMW X5, anch’essa che diventa un sette posti alla bisogna. Prodotto in dollari e venduto in euro il Lancia Durango sarebbe perfetto anche come posizionamento di prezzo near premium, cioè a metà strada tra i tradizionali monovolume dei generalisti e i più costosi crossover davvero premium.
3) Inutile importare il Durango come è offerto ora in America, con il V6 3,6 litri Pentastar o il V8 5,7 litri Hemi, due benzina abbastanza costosi da mantenere in un paese dove un litro di super costa attorno ai 90 centesimi di euro, ma improponibili in Europa. Tuttavia la piattaforma del Durango è quella del Grand Cherokee, già equipaggiato dell’ottimo V6 3 litri diesel della VM, quindi l’installazione motore è già pronta.
Come andrà a finire? Lo scopriremo tra un paio d’anni, ma personalmente rimango convinto che la Lancia Durango potrebbe avere un futuro interessante in Europa.
(Fonte: www.crisalidepress.it - 2/9/2011)
Il Durango è gigantesco, non è un Suv di segmento D!
RispondiEliminaEnzo Ceroni
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