«La futura ammiraglia Alfa Romeo verrà costruita nello stabilimento di Grugliasco, ex Bertone, ho già approvato il progetto», anticipa al «Corriere» Sergio Marchionne. Vuol essere la prima testimonianza dell'impegno preso con il governo e una replica a chi avanza riserve e dubbi sulle reali intenzioni del Lingotto. Ma anche una rassicurazione agli operai che chiedono certezza occupazionale, possibile solo con nuovi modelli per gli stabilimenti. Alle porte di Torino (è già iniziata nello stesso sito la costruzione della Maserati Quattroporte, oltre 300 lavoratori sono rientrati) verrà dunque prodotta l'erede della «164», la macchina disegnata da Pininfarina, costruita dal 1987 al 1998 in circa 274 mila esemplari, simbolo dell'eccellenza italiana. La «164» aveva un pianale condiviso con Lancia Thema, Fiat Croma e Saab 9000. Anche questa berlina, alto di gamma, del segmento E, avrà l'architettura in comune con la nuova Maserati Ghibli. Notizie buone, anzi ottime, anche per lo stabilimento di Modena, dove verranno sviluppati, con la competenza ingegneristica della Ferrari, motori a benzina, sospensioni e assetto, credenziali richieste dalla qualità Premium delle future Alfa e Maserati. Ma quali sono le auto che hanno saturato la capacità produttiva degli stabilimenti Chrysler e quindi potrebbero essere costruite in Italia? «Ricordo che in questi ultimi tre anni Fiat ha investito 5 miliardi in Italia, stiamo valutando la situazione dei modelli, voglio essere libero di decidere il portafoglio prodotti - spiega Marchionne - ma certamente favoriti, sono i veicoli Jeep». Altre collaborazioni in atto? «Siamo aperti a ogni tipo di rapporto industriale, per esempio con Suzuki». Prima di sera, Kenichi Madoka, il ceo del gruppo giapponese conferma: «Utilizzeremo un motore diesel 1.6 litri di cilindrata per equipaggiare un nuovo crossover che andrà in produzione nel prossimo anno, per il mercato europeo».
(Fonte: www.corriere.it - 28/9/2012)
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