Per l'annuncio si aspettava solo la chiusura della Borsa: PSA (Peugeot-Citroën) e General Motors hanno ufficializzato la loro alleanza. Il gigante americano dell'automobile ha acquistato il 7% del capitale sociale di PSA diventando, in questo modo, il secondo azionista del più grande gruppo francese dell'auto.
PRODUZIONE DELLA COMPONENTISTICA - Sul modello Fiat-Chrysler, il binomio franco- americano prevede, da qui alla fine del 2012, di produrre insieme alcune componenti dei veicoli. Per farlo il nuovo asse prevede di investire due miliardi di euro su cinque anni. Secondo alcune indiscrezioni confermate da figure vicine all'accordo, la collaborazione dovrebbe limitarsi, per il momento, alla sola messa in comune di alcune piattaforme di produzione legate «alle componenti non visibili» e a una «rete di fornitori comuni».
PRODUZIONE DELLA COMPONENTISTICA - Sul modello Fiat-Chrysler, il binomio franco- americano prevede, da qui alla fine del 2012, di produrre insieme alcune componenti dei veicoli. Per farlo il nuovo asse prevede di investire due miliardi di euro su cinque anni. Secondo alcune indiscrezioni confermate da figure vicine all'accordo, la collaborazione dovrebbe limitarsi, per il momento, alla sola messa in comune di alcune piattaforme di produzione legate «alle componenti non visibili» e a una «rete di fornitori comuni».
PER ORA NESSUN VEICOLO A MARCHIO UNICO - Per vedere le due compagnie vendere le macchine con lo stesso marchio ci sarà, invece, da aspettare: «Intendiamo continuare a vendere i nostri prodotti in maniera indipendente e in concorrenza», hanno informato tramite un comunicato ufficiale GM e PSA.
IL PROGETTO DI VETTURE ECOSOSTENIBILI - Mentre il riavvicinamento in capitale resterà limitato, GM e PSA stringeranno i rapporti di collaborazione per quanto riguarda le medie e piccole vetture per poi, una volta consolidato il rapporto, lanciarsi in un progetto comune di produzione «di veicoli a bassa emissione di CO2». Per partire con la marcia giusta PSA aumenterà, grazie all'aiuto delle banche e la volontà della famiglia Peugeot, il suo capitale di circa 1 miliardo, portando così il totale delle azioni a 4,5 miliardi. A questo si aggiungeranno circa 300 milioni di euro che GM verserà annualmente nelle casse di PSA. Buone notizie, quindi, per l'industria dell'automobile francese, se non fosse che le due compagnie non hanno fatto minimamente riferimento a eventuali piani sociali. Preoccupazioni ancora più legittime in Francia se si pensa che Oltreoceano corre voce di una possibile «riduzione massiva degli effettivi GM in Europa», dove il colosso mondiale possiede anche la tedesca Opel. Secondo qualcuno, però, General Motors «non è certo il partner ideale per Peugeot». La Tribune ha, infatti, fatto notare come «ora più che mai, PSA ha bisogno di qualcuno che l’aiuti a uscire dalla profonda crisi che sta attraversando». GM è un gruppo «deficitario in Europa da quasi 10 anni», e questo «nonostante infiniti piani di ristrutturazione» che «non hanno dato nessun profitto». Anche perché Opel «continua a essere il costruttore malato dell’Europa» e la politica di «concorrenza» voluta da GM «rischia di fare sbattere PSA direttamente contro Opel».
LE SOFFERENZE FINANZIARIE COMUNI - Secondo La Tribune «è solo per motivi elettorali che il comunicato congiunto delle due aziende non ha accennato a programmi di ridimensionamento». Non è un segreto, infatti, che PSA «ha un grosso problema di sovrapproduzione», lo stesso che hanno in Germania in casa Opel. Certamente la nuova alleanza non si farà sotto il segno di una congiuntura positiva. Le Figaro, infatti, ha rivelato come le due compagnie europee di General Motors «soffrano di gravi problemi finanziari».
LA CHANCE PER LANCIARSI IN NUOVI PROGETTI - «Le vendite di Peugeot e Citroën continuano a perdere mercato (-1,5%), mentre il settore è in piena crescita (+3%)», ha scritto Le Figaro, «e, per quanto riguarda Opel, la situazione non è certamente migliore». In ogni caso, Le Figaro si è detto ottimista: «Grazie all'operazione, la marca francese potrà godere di maggiori disponibilità finanziarie» e «lanciarsi in nuovi progetti», tra cui quello di una gamma più di lusso e di posizionarsi sul mercato indiano». In poche parole, come ha detto perfino il ministro dell'industria, Eric Besson: «L'accordo sarà sicuramente vantaggioso per l'occupazione e la crescita», ha scritto Le Figaro. A fare il punto è stato Le Monde: definendo il brand americano «gigante dai piedi d'argilla», ha spiegato come «GM si sia salvata recentemente da un fallimento» e, ha insistito il quotidiano di centrosinistra, la situazione in Europa di GM è «completamente in rosso». In poche parole «con PSA i problemi del gigante americano non sono certo risolti».
LE SOFFERENZE FINANZIARIE COMUNI - Secondo La Tribune «è solo per motivi elettorali che il comunicato congiunto delle due aziende non ha accennato a programmi di ridimensionamento». Non è un segreto, infatti, che PSA «ha un grosso problema di sovrapproduzione», lo stesso che hanno in Germania in casa Opel. Certamente la nuova alleanza non si farà sotto il segno di una congiuntura positiva. Le Figaro, infatti, ha rivelato come le due compagnie europee di General Motors «soffrano di gravi problemi finanziari».
LA CHANCE PER LANCIARSI IN NUOVI PROGETTI - «Le vendite di Peugeot e Citroën continuano a perdere mercato (-1,5%), mentre il settore è in piena crescita (+3%)», ha scritto Le Figaro, «e, per quanto riguarda Opel, la situazione non è certamente migliore». In ogni caso, Le Figaro si è detto ottimista: «Grazie all'operazione, la marca francese potrà godere di maggiori disponibilità finanziarie» e «lanciarsi in nuovi progetti», tra cui quello di una gamma più di lusso e di posizionarsi sul mercato indiano». In poche parole, come ha detto perfino il ministro dell'industria, Eric Besson: «L'accordo sarà sicuramente vantaggioso per l'occupazione e la crescita», ha scritto Le Figaro. A fare il punto è stato Le Monde: definendo il brand americano «gigante dai piedi d'argilla», ha spiegato come «GM si sia salvata recentemente da un fallimento» e, ha insistito il quotidiano di centrosinistra, la situazione in Europa di GM è «completamente in rosso». In poche parole «con PSA i problemi del gigante americano non sono certo risolti».
(Fonte: www.lettera43.it - 1/3/2012)
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