domenica 29 dicembre 2013

Ron Arad "In Reverse": la vecchia Fiat 500 "schiacciata" diventa un'opera d'arte


Le migliaia di fan del mitico “cinquino” grideranno allo scandalo. L’amata 500 finita sotto una pressa e ridotta come una “sottiletta” è un sacrilegio. Ma anche l’arte richiede i suoi sacrifici poiché le “povere” 500 pressate sono parte del lavoro realizzato da Ron Arad, designer e architetto di fama internazionale ed appartengono a un progetto presentato per la prima volta quest’anno al Design Museum di Holon. La mostra, intitolata “In Reverse”, attraverso esperimenti fisici e simulazioni digitali, esplora il modo in cui le carrozzerie delle automobili (soprattutto Fiat 500), si comportano sotto compressione. L’esposizione, di cui Fiat è main sponsor, potrà essere ammirata fino al prossimo 30 marzo presso la Pinacoteca Agnelli di Torino dove troneggia sulle pareti bianche e pulite degli spazi disegnati da Renzo Piano, al IV piano, al livello della pista del Lingotto dove in passato i collaudatori provavano le auto Fiat tra anche cui le 500. “Quando ho conosciuto Ron Arad – ha dichiarato John Elkann, Presidente della Fiat – ho pensato a quanto sarebbe stato suggestivo ospitare questa mostra proprio alla Pinacoteca. L’ex fabbrica Fiat del Lingotto aggiunge ulteriore fascino e rende davvero unica questa esposizione”. “La realizzazione di ‘In Reverse’ – ha aggiunto Ron Arad – è stato un affascinante viaggio con mille incognite e numerosi alti e bassi. Pensavamo che il viaggio si fosse concluso con l’apertura della mostra nel Museo che abbiamo progettato a Holon. Ma ecco un’altra sorpresa: le 500 se ne ritornano a casa”. “Ho incontrato Ron a Londra in ottobre e mi ha parlato del suo meraviglioso lavoro legato alla 500 – ha spiegato Ginevra Elkann, presidente della Pinacoteca Agnelli – Il suo lavoro è un mix di forza, tecnologia e poesia. Lui usa il linguaggio della botanica e della conservazione della natura su un elemento di design e tecnologia; un linguaggio contemporaneo e nostalgico. Ron è un uomo ispirato, creativo, e sempre in perenne rinnovamento. Con un team meraviglioso. È stato un vero regalo lavorare con tutti loro. Come dice Ron questa mostra è come tornare a casa”. La mostra ospita quindi le “Pressed Flowers” ovvero sei Fiat 500 “schiacciate e appiattite in modo da togliere il senso della profondità come in un cartone animato o nel disegno di un bambino. I veicoli schiacciati circondano un telaio di formatura in legno ricurvo: si tratta del modello utilizzato per sagomare e adattare i pannelli metallici della 500 realizzato nel 1956 dal team di Dante Giacosa e preso in prestito dall’Archivio Storico e Museo Fiat. In mostra anche ‘Roddy Giacosa’ (2013), una nuova scultura creata posizionando centinaia di barre in acciaio inox lucido su un’armatura metallica con la forma di una Fiat 500. Ogni sezione sagomata riprende la linea dei pannelli della vettura e i componenti si integrano per formarne la carrozzeria. Esposto pure ‘Blame the Tools’, lo stampo reticolato in acciaio inox tagliato a laser e utilizzato per quest’opera”. Insieme alle “500-sottiletta” sono esposte opere e oggetti che aiutano il visitatore a comprendere il percorso di sperimentazione intrapreso dall’artista “dai suoi primi lavori negli anni 80 alle sedute in acciaio, dai numerosi oggetti schiacciati, come un’automobilina della polizia che Ron Arad trovò quarant’anni fa in una strada di Tel Aviv, ad altri studi e prove tra i quali un portabottiglie appiattito da un rullo compressore. La mostra ‘In Reverse’ presenta anche ‘Slow Outburst’ (2013), la simulazione digitale dell’artista del processo di schiacciamento del modello più recente della Fiat 500, così come una scultura ricavata da un fotogramma del film ‘Drop’ (2013) realizzato con una tecnica di stampa in 3D. Infine, stampe digitali su carta – ‘Lets Drop It, OK?’ (2013) – catturano i risultati di compressioni digitali simulate di Roddy Giacosa”. Insomma anche se la “materia prima” utilizzata da Ron Arad potrà far rabbrividire gli afficionados della mamma ti tutte le citycar (per come è stata ridotta...), la mostra merita sicuramente di essere visitata per l’unicità e l’originalità delle opere esposte e per saperne di più basta visitare il sito web della sede espositiva http://pinacoteca-agnelli.it.
(Fonte: www.repubblica.it - 23/12/2013)

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