martedì 7 dicembre 2010

Motor Trend diffonde in anteprima le foto ufficiali della Chrysler 300C


Il debutto della Chrysler 300C si avvicina, essendo previsto per il Salone di Detroit a gennaio, e iniziano a circolare le prime immagini del modello definitivo che, curiosamente, non arrivano dalla stessa Chrysler, ma sono state divulgate in anteprima dal sito Motor Trend. Ormai, la nuova Chrysler 300C non ha quasi più segreti: nell'ultimo periodo è stata sorpresa durante delle riprese per un video promozionale e da un nostro lettore in Italia che ne avevamo mostrato anche gli interni. La grossa berlina americana sarà in vendita negli U.S.A. nei primi mesi del 2011 con due motori, il 3.6 V6 Pentastar da 284 CV e il 5.7 V8 Hemi, abbinati a un nuovo cambio automatico e alla trazione posteriore. Per il mercato nordamericano, inoltre, sarà disponibile anche una versione a quattro ruote motrici. Secondo Motor Trend, diversamente da quanto avviene per la serie attuale, per la nuova generazione non sarebbe prevista una versione familiare della Chrysler 300C. Con un aspetto massiccio, evoluzione di quello dell'attuale modello, la nuova Chrysler 300C arriverà anche in Italia con il marchio Lancia. Secondo le indiscrezioni, l'erede della Thesis si differenzierà solo per la mascherina con il classico scudo della Lancia e pochi altri dettagli. Affianco al motore 3.6 V6 a benzina ci saranno anche i più potenti motori turbodiesel del gruppo Fiat. La nuova berlina Lancia sarà in vendita dal prossimo autunno.
(Fonte: www.motortrend.com - 3/12/2010)

1 commento:

  1. Veramente i motori turbodiesel saranno di VM: un 3 litri V6 da 250cv.
    Purtroppo la decisione di non modificare adeguatamente la 300 in versione Lancia comporterà vendite molto basse anche per via della mancanza di una versione station wagon. Ciò è ancor più grave se si pensa che tale auto non sarà realizzata sulla medesima linea produttiva di 300C in america (dove sarebbe costata molto meno), bensì nell'impianto torinese di Grugliasco dove sarà allestita una linea produttiva fotocopia di quella americana con il risultato di avere una forte componente di rischio e un costo decisamente superiore.

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