mercoledì 1 dicembre 2010

Fiat e Opel, alleanza per il Doblò


Fiat e Opel hanno sottoscritto un accordo per la fornitura di veicoli, nello specifico van. Le vetture, basate sulla stessa piattaforma dei modelli Fiat Doblò, verranno prodotte in Turchia, nello stabilimento Tofas, a Bursa, lo stesso dove viene prodotto il Doblò, e vendute dai concessionari Vauxhall e Opel in Europa e in altri mercati al di fuori dell’area Nafta da gennaio 2012. Il modello in cantiere sostituirà il veicolo commerciale Combo della Opel e rappresenta un’alleanza industriale di grande impatto mediatico, visti i precedenti contrattuali e finanziari tra Fiat e General Motors, con la seconda costretta tempo fa a liquidare la casa torinese per il mancato esercizio dell’opzione sulla sua acquisizione. Per la nuova gamma di veicoli Vauxhall ed Opel conserveranno il nome Combo, che comprenderà anche tutta una serie di derivati come le versioni Combi e Cargo ed altri veicoli da trasformazione. Fiat prevede una fornitura iniziale di circa 6.000 veicoli nel 2011, per arrivare gradualmente ad almeno 250.000 unità. Nel solo stabilimento Tofas, joint-venture tra Fiat e Koc Holding, il numero complessivo di veicoli prodotti raggiungerà circa 1,3 milioni di unità. Il team di progettazione di Opel-Vauxhall a Rüsselsheim, Germania, sta partecipando attivamente allo sviluppo dei nuovi modelli insieme al gruppo di progettazione e design di Fiat Group Automobiles a Torino. Dopo l’ingresso nel segmento dei Suv con l’acquisita Chrysler, il Lingotto è pronto a rafforzare la sua presenza in quello dei van, grazie ad un’alleanza con un marchio considerato uno dei suoi maggiori competitor europei. Che quella dichiarazione “tutti si alleano con tutti” di Marchionne sottendesse questa od occorre aspettarsi altre sorprese?
(Fonte: www.newnotizie.it - 29/11/2010)

1 commento:

  1. Ottima notizia, questo accordo che è probabilmente più utile a Opel potrebbe anche significare che Fiat e Opel stiano pensando di continuare nello sviluppo congiunto per il pianale SCSS di Grande Punto (e la Evo) e di Corsa.
    Questo permetterebbe di mantenere bassi i costi di sviluppo e di continuare con le evidenti e vantaggiose economie di scala.

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