«Abbiamo dato tutte le garanzie occupazionali». Ad affermarlo è Harald Wester, responsabile del marchio Maserati, in un incontro con la stampa a Francoforte dove il marchio ha presentato la Quattroporte Ermenegildo Zegna, in serie limitata. Il riferimento di Wester è allo stabilimento modenese di via Ciro Menotti, che da anni attende risposte concrete rispetto alle prospettive future, divenute ancora più incerte dopo che è stata ufficializzata la produzione, non solo della nuova Quattroporte e della Ghibli nello stabilimento torinese di Grugliasco, ma anche del nuovo Suv Maserati in quel di Mirafiori, sempre nel capoluogo piemontese. Per quanto riguarda lo stabilimento Maserati di Modena, Harald Wester ha detto infatti che non c'è nulla di cui preoccuparsi. «Le macchine che abbiamo lì in produzione - ha affermato - Gran Turismo e Gran Cabrio, vendono benissimo, stiamo facendo di tutto per mantenere i volumi e nel 2013 saranno leggermente più elevati di quelli dell'anno scorso. Abbiamo dato tutte le garanzie occupazionali». A Modena la produzione su cui si spera è quella dell'Alfa 4C, che si affianca a quelle della vecchia gamma (Gran Turismo e Gran Cabrio) i cui ordini si attestano a poco meno di 4500. Mentre si parla di 9500 per la nuova Quattroporte e circa 6400 per la Ghibli, entrambe prodotte a Grugliasco. «La produzione a Grugliasco sta procedendo in linea con le attese - ha spiegato Wester - e la capacità giornaliera tra i due modelli è di circa 135 unità al giorno, con un mix variabile tra Quattroporte e Ghibli. Maserati sta allargando la rete di vendita per raggiungere il target di 50.000 pezzi nel 2015: da 250 dealers di fine 2011 passerà a oltre 420 nel 2015». Ma si parla anche di investimenti, e importanti. Ma nessuno di questi riguarda Modena. «Maserati – ha spiegato Wester a Francoforte – investirà 1,5 miliardi di euro fino al 2014, di cui 600 milioni il prossimo anno», precisando che nella cifra è compreso solo in parte l'investimento da un miliardo previsto per Mirafiori, dove verrà prodotto il Suv Maserati, destinato ai mercati americano e cinese e la cui produzione dovrebbe iniziare dal secondo trimestre 2015. «È un sito storico – ha precisato il numero uno della casa del Tridente – per riavviarlo e dare lavoro alle persone c'è bisogno di un investimento strutturale che va al di là del prodotto». Ma non è tutto perché non si esclude che un secondo Suv Maserati possa essere prodotto nello stabilimento di Mirafiori. «Mirafiori – ha aggiunto Wester – ha prodotto un po’ di tutto e così ipoteticamente ci potrebbero essere due Suv a Mirafiori». La preoccupazione modenese è che gli investimenti su Torino possano in qualche modo disincentivare quelli su Modena, lasciando gradualmente (in assenza di annunci formali) morire il Tridente che domina in via Ciro Menotti. Ciò ancor di più dopo l'accordo firmato tra Fiat e sindacati nelle scorse settimane, al cui tavolo si era persino ipotizzato l'unificazione degli stabilimenti Maserati di Grugliasco e Mirafiori. «Portando alla nascita – sono state le parole di Roberto Di Maulo, segretario Fismic – a Torino del polo del lusso».
(Fonte: http://gazzettadimodena.gelocal.it - 12/9/2013)
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