sabato 28 settembre 2013

Alfa Romeo (1): 4C, passione italiana


Per un’auto sportiva è come per una donna, vince la passione. Il resto sono tutte chiacchiere. Se davanti alle curve sinuose della carrozzeria si avverte un tuffo al cuore allora è fatta, il sacro fuoco della passione ha colpito ancora, è amore a prima vista. Un’auto sportiva può essere la più performante e tecnologica ma se non ci si “emoziona” al suo cospetto, non c’è niente da fare è una “partita persa” fin dall’inizio e non c’è scatto da fermo da appiccicare al sedile o velocità massima supersonica che tengano, se non scatta la molla meglio lasciar perdere. Se un’auto sportiva piace veramente allora si è disposti a fare follie per lei, come per una bella donna, e il cuore prevale sempre sulla mente. Così l’Alfa rossa riaccende la passione, e non solo degli alfisti (che noteranno subito la similitudine con l’Alfa Romeo 33 Stradale), grazie alla nuova coupé sportiva 4C che con i suoi umani quattro metri di lunghezza, che ne fanno una supercar “tascabile”, sembra un giocattolo fatto apposta per far tornare tutti bambini. Ma con la 4C c’è poco da scherzare perché sotto le curve in materiale composito della carrozzeria “Sheet Moulding Compound”, c’è tanta sostanza. Il motore centrale “a vista”, ad esempio, è l’evoluzione del performante 1.750 cc turbo benzina con iniezione diretta e basamento in alluminio, abbinato al cambio a doppia frizione “Tct” (6 rapporti, paddle al volante e launch control), e al selettore Dna che oltre ai settaggi Dynamic, Natural e All Weather, dispone della nuova modalità “Race”. Grazie poi alla maniacale attenzione riservata dai progettisti in tema di riduzione del peso (sulla bilancia sono 895 kg), e all’uso dei materiali “nobili” già impiegati per la ben più costosa 8C Competizione, ne deriva un rapporto peso/potenza da sportiva di razza (meno di 4 Kg/Cv), che permette alla 4C di partire come un missile e raggiungere i 100 km/h in 4,5 secondi mentre la velocità massima è di 258 km/h, segnalata con chiarezza sull’avveniristico display digitale multifunzione. In pista, al pilota esperto, l’Alfa Romeo 4C si rivela in tutte le sue potenzialità mettendo in risalto le doti di sportività che questo modello “2 posti secchi” a trazione posteriore e senza servosterzo, riesce ad offrire e come ben dimostrato dal pilota della scuderia Ferrari, Giancarlo Fisichella, che l’ha provata a lungo qui a Balocco lodandola senza mezzi termini. Certo anche noi comuni mortali, seppure ben lontani dalle performance del pilota delle monoposto di Maranello (dove la 4C è di casa perché esce dallo stabilimento modenese Maserati), possiamo apprezzare il magnifico sound dello scarico (con basse frequenze enfatizzate), lo sprint, l’agilità e la maneggevolezza della vettura, ma al tempo stesso proviamo a immaginare il suo comportamento nel traffico cittadino dell’ora di punta o nelle avvilenti file chilometriche sul Grande Raccordo Anulare, dove forse sarebbe meglio poter contare su una paciosa citycar. Però come precedentemente anticipato per la vera passione si è disposti a sopportare questo e molto altro ancora, basta avere a disposizione i 53.000 euro richiesti per portarsi via l’Alfa Romeo 4C, rossa, nera, bianca o grigia, in configurazione standard (selettore Dna evoluto, display Tft e indicatore pressione turbo, temperatura olio e Gmeter, sedili sportivi in tessuto, volante in pelle con “shift paddles”, cerchi in lega da 17” all’anteriore e 18” al posteriore, pinze freno grigie e doppio terminale di scarico). Chi però verrà colpito dal dardo di Cupido-Alfa 4C dovrà fare in fretta perché di questa coupé sportiva ne verranno prodotti 3.500 esemplari l’anno di cui soltanto 1.000 destinati al mercato europeo con le ordinazioni al via dal prossimo mese di ottobre per i primi 500 pezzi in “limited edition”.
(Fonte: www.repubblica.it - 19/9/2013)

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