domenica 8 settembre 2013

Il bello della crisi (e del successo dei marchi "low cost"...): giù i prezzi delle auto nuove


"In periodi di crisi come questo le case automobilistiche gettano la spugna e abbandonano l'atavica abitudine di ritoccare verso l'alto i listini dei propri modelli". Così la Dat-Italia, azienda leader nel settore dell'analisi dei listini, analizza il difficile momento che sta vivendo il mondo dell'auto, dando un taglio molto particolare all'analisi. “Non si può continuare a 'misurare la febbre' del mondo dell'auto – spiega infatti l'ingegner Antonio Coppola, Direttore Generale Dat Italia – solo con l'andamento delle immatricolazioni, anche perché ovviamente sappiamo tutti come questi dati vengono immancabilmente falsati del fenomeno dei "Km 0". Da qui la necessità di avere analisi più approfondite come quelle che la Dat Italia propone mese dopo mese”. Ma cosa dice nel dettaglio l'analisi? Da gennaio a luglio 2013 gli aumenti sono stati pochissimi, con appena cinque modelli che hanno subito variazioni superiori al 2 per cento (Kia Cee'd SW 4,3%, Kia Cee'd 4,3%, Nissan Note 2,7%, Ford KA 2,3%, Renault Laguna III Grandtour 2%). "Ci sono poi altre due modelli - spiegano alla Dat-Italia - peraltro già con prezzi molto concorrenziali (Chevrolet Orlando e Ford Fiesta) che hanno aumentato i listini dell'1,7% e per il resto solo piccoli aggiustamenti di prezzi, spesso compensati da un notevole arricchimento della dotazione di serie come spiegato in tabella. E, per finire, nel periodo gennaio-luglio 2013 non sono neanche mancate clamorose riduzioni di listino come il taglio dell'1,1% del prezzo della Dacia Duster, del 2,2% della Volvo V40 Wagon (che diventa del 2,4% nel caso della V40 Cross Country), del 2,6 della Yaris, del 3,9 della Twingo e di tante altre. Fino ad arrivare al clamoroso meno 10,6% sul listino della Ford Mondeo, sia pure giustificato dal fatto che la vettura è a fine serie".
(Fonte: www.repubblica.it - 4/9/2013)

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