domenica 28 luglio 2013

Fiat-Chrysler avrà la sede in Olanda?


Nel giorno in cui l'assemblea degli azionisti di Cnh ha approvato la fusione con Fiat Industrial per dare vita alla nuova Cnh-Industrial, Sergio Marchionne ha rotto gli indugi e ha spiegato che anche la futura Fiat-Chrysler, come la consorella attiva nel settore dei camion, potrà avere sede nei Paesi Bassi. E' quanto si legge in un articolo di MF, nel quale si precisa che sarebbe naturale che anche Fiat-Chrysler seguisse lo stesso percorso nei prossimi mesi. "La fusione tra Industrial e Cnh è una delle prove tecniche per le future nozze tra Fiat S.p.A. e Chrysler", ha spiegato ieri Sergio Marchionne ad Amsterdam al termine del'assemblea Cnh. "E quindi" la sede del nuovo gruppo auto in Olanda "è una possibilita'". La similitudine nei percorsi, d'altronde, non si ferma qua. Tra agosto e settembre Cnh-Industrial verrà quotata a Wall Street, così come la borsa americana sarà la casa della nuova Fiat-Chrysler. Sergio Marchionne ha spiegato i vantaggi della quotazione a New York. Gli Stati Uniti sono il mercato di capitali più grande del mondo e quindi non solo i titoli dei nuovi gruppi saranno più liquidi ma sarà anche più facile trovare finanziamenti a un costo inferiore. Le nuove società avranno il vantaggio di essere percepite come statunitensi e quindi sul mercato obbligazionario non sconteranno il premio che invece pagano gli emittenti italiani a causa dello spread sovrano. La fusione Cnh-Fiat Industrial, scrive MF, è sempre stata considerata il battistrada di una strategia applicabile anche all'auto e con la decisione dei soci Cnh di ieri è ormai evidente come la nuova Cnh-Industrial avrà ben poco a che fare con Torino. La sede fiscale sarà con tutta probabilità nel Regno Unito e quella legale nei Paesi Bassi. Un escamotage non da poco se si considera che una legge olandese, molto utilizzata anche da un gran numero di gruppi francesi, consente il voto doppio agli azionisti che rispondono ad alcuni requisiti. E, quindi, in ultima istanza permetterà a Exor, che avrà il 27% di Cnh Industrial, di mantenere ben saldo il controllo sul nuovo gruppo, nonostante la diluizione. Sarebbe naturale, quindi, che anche Fiat-Chrysler seguisse lo stesso percorso nei prossimi mesi.
(Fonte: www.italiaoggi.it - 24/7/2013)

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