martedì 23 luglio 2013

Fiat 500L Pro: monovolume in tuta da lavoro


Il destino di un modello polivalente come la 500 è di “guardarsi in giro” a 360 gradi e, puntualmente, la nuova “piccola” di casa Fiat è passata per la fase della compatta, della familiare/monovolume e via fino alla 7 posti. Completa il giro la neonata versione commerciale. A questo ha provveduto Fiat Professional, che l’ha sviluppata abbinando il design Made in Italy con le caratteristiche tipiche dei commerciali torinesi: attenzione ai costi di gestione, all’ergonomia, e mantener bassi emissioni e consumi, mentre i progettisti hanno ristudiato la scocca per garantirne la robustezza anche con usi gravosi come quelli cui viene destinato un veicolo commerciale. Modello che strizza l’occhio alle attività commerciali, 500L Pro è omologata N1 in fabbrica ed è disponibile esclusivamente nella configurazione a 4 posti con prezzi che partono da 10.300 euro. Due le motorizzazioni previste, il turbodiesel 1.3 16v MultiJet 2 da 85 Cv e il benzina 1.4 16v Fire da 95. L’elevata efficienza della 500L Pro è la risultante della combinazione di fattori come la lunghezza di 415 cm (e 178 di larghezza) con volumi interni che dedicano al carico una capienza variabile da 400 a 1.310 litri, ribaltando in avanti i sedili posteriori. Abbattendo il sedile anteriore passeggero, inoltre, e un solo sedile posteriore, si possono trasportare carichi fino a 2,4 metri di lunghezza. Le operazioni di carico e scarico, infine, sono agevolate anche dalla soglia di ingresso degli oggetti da trasportare, a soli 670 millimetri dal suolo. La declinazione in veicolo commerciale, inoltre, non ha ridotto la ricchezza delle dotazioni di serie, inclusi equipaggiamenti specifici per la sicurezza di occupanti e carico. Tra questi airbag anteriori e a tendina, cinture a tre punti con doppi pretensionatori e limitatori di carico, poggiatesta anteriori e posteriori regolabili, nonché ABS con B.A.S. (Brake Assist System) ed ESC per il controllo della stabilità, completato da Hill Holder, ASR/ MSR, DST ed ERM.
(Fonte: www.repubblica.it - 15/7/2013)

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