venerdì 24 febbraio 2012

Chrysler rinuncia al prestito agevolato del Dipartimento dell'Energia U.S.A.


Chrysler Group ha deciso di ritirare la domanda per ottenere dal Dipartimento dell'Energia statunitense un prestito legato al programma Advanced Technology Vehicles Manufacturing. La società statunitense del gruppo Fiat "resta comunque fiduciosa nella sua strategia volta a lanciare sul mercato tecnologie e veicoli competitivi ed efficienti nei tempi previsti. La decisione non avrà alcun impatto sulla capacità di Chrysler di raggiungere gli obiettivi del piano industriale". La casa di Auburn Hills aveva presentato la domanda per ottenere 3,5 miliardi di dollari con un prestito erogato a bassi tassi di interesse dal Dipartimento dell'Energia nell'ambito di un programma federale finalizzato allo sviluppo di tecnologie automobilistiche a basso consumo di carburante. "I termini proposti dal DoE erano molto restrittivi e il loro rispetto avrebbe influenzato negativamente la nostra flessibilità operativa", ha spiegato il portavoce di Chrysler Shawn Morgan. La decisione di cancellare la richiesta segue la chiusura da parte di Chrysler di un esercizio 2011 caratterizzato da solidi risultati finanziari e arriva in un momento di forti critiche espresse contro l'amministrazione Obama per aver avviato un programma finora di scarso successo. La casa statunitense ha infatti chiuso il 2011 con il suo primo utile netto dall'uscita dalla bancarotta nel 2009 grazie all'aumento delle vendite globali e della propria quota di mercato negli Stati Uniti. L'utile netto di 193 milioni di dollari del 2011 è stato inoltre conseguito nonostante il rimborso dei prestiti governativi concessi da U.S.A. e Canada nell'ambito del piano di ristrutturazione elaborato dalla Fiat. Il programma del DoE, dal valore complessivo di 24 miliardi, ha finora compiuto diversi passi falsi. Solyndra, produttore di pannelli solari, ha ricevuto 528 milioni ma ha presentato istanza di bancarotta lo scorso autunno, mentre Fisker Automotive ha mancato diverse scadenze del suo progetto di auto ibrida. "Siamo lieti che Chrysler sia in grado di raggiungere i suoi obiettivi di business senza il supporto del DoE", ha dichiarato il portavoce del dipartimento Damien Lavera. "La decisione della società di andare avanti senza il prestito riflette il tremendo turnaround finanziario che Chrysler e i suoi dipendenti hanno effettuato negli ultimi tre anni". La cancellazione della domanda da parte di Chrysler segue quella di General Motors, che ha ritirato una richiesta per ottenere 14,4 miliardi dal DoE dopo aver deciso di non aver bisogno del prestito. Ford Motor Chrysler Group ha deciso di ritirare la domanda per ottenere dal Dipartimento dell'Energia statunitense un prestito legato al programma Advanced Technology Vehicles Manufacturing. La società statunitense del gruppo Fiat "resta comunque fiduciosa nella sua strategia volta a lanciare sul mercato tecnologie e veicoli competitivi ed efficienti nei tempi previsti. La decisione non avrà alcun impatto sulla capacità di Chrysler di raggiungere gli obiettivi del piano industriale". La casa di Auburn Hills aveva presentato la domanda rimane l'unica casa automobilistica degli Stati Uniti ad aver ricevuto fondi dal DoE. Nel 2009 la casa di Dearborn ha ottenuto complessivamente 5,9 miliardi.
(Fonte: www.milanofinanza.it - 17/2/2012)

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