domenica 8 gennaio 2012

Uno sguardo oltralpe (2): Germania, aumenti in busta paga per i metalmeccanici


Natale di aumenti retributivi per i metalmeccanici tedeschi. Con l’accordo-pilota concluso tra la controparte imprenditoriale (Gesamtmetall) la IgMetall, cioè il sindacato dei metalmeccanici tedeschi ritenuto la più forte centrale operaia del mondo, ha strappato aumenti retributivi del 3,8 per cento a partire dal primo dicembre, L’accordo sarà valido fino al febbraio 2013. L’intesa nella vertenza metalmeccanici è importante non solo come sostegno alla domanda interna nella prima economia europea, ma soprattutto perché conferma l’indirizzo strategico della politica di concertazione tra imprenditori e sindacati, indirizzo che dal dopoguerra, come è noto, costituisce un perno e un valore costitutivo per il sistema Germania. E al tempo stesso, l’accordo apre la strada e fa indirettamente da modello alla serie di rinnovi contrattuali alle viste per un totale di 9 milioni di operai dei vari comparti dell’industria tedesca. L’accordo è stato raggiunto con un compromesso tra le richieste di moderazione salariale avanzate da Gesamtmetall, l’organizzazione imprenditoriale appunto, e la IgMetall che chiedeva, ovviamente come punto di partenza nella tattica negoziale, aumenti del 7 per cento. L’intesa, come è tradizione in Germania, è stata negoziata in una zona-pilota, cioè in soli tre dei sedici Stati della Repubblica federale (nel caso si tratta di Nordreno-Westfalia, Bassa Sassonia e Brema) e per 75mila addetti del comparto metalmeccanico, ma è considerata automaticamente valida per tutti i circa tre milioni di operai metalmeccanici impiegati e residenti nel paese. La IgMetall può dunque vantare un nuovo successo, a conferma della giustezza della sua strategia. Il fortissimo sindacato dei “Cipputi di Germania” ha sempre puntato (come gli imprenditori, d’altra parte) su concertazione e dialogo e mai su contrapposizione frontale. Al negoziato questa volta IgMetall ha ricordato di aver contribuito alla forte ripresa dell’economia tedesca e al suo rafforzamento come global player, con anni di moderazione salariale. Specie durante la crisi finanziaria ed economica del 2008-2009, garantendo anche al massimo possibile flessibilità e aumento di produttività. Visti gli ottimi dati economici dell’anno in corso e del precedente, “adesso gli operai non vogliono perdere l’autobus della ripresa”, hanno insistito i sindacalisti. Gli imprenditori hanno concesso gli aumenti, avvertendo comunque che “la ripresa sta finendo e la congiuntura mondiale ci imporrà di tornare tutti alla politica della moderazione salariale”. IgMetall e controparte imprenditoriale hanno concordato anche nuove regole, più vantaggiose per i lavoratori, per l’assunzione di apprendisti e per il complesso sistema delle pensioni aziendali integrative. La locomotiva d’Europa insomma affronta la crisi internazionale nei suoi comparti di punta senza (o senza ancora) chiedere sacrifici ai lavoratori.
(Fonte: www.repubblica.it - 22/11/2011)

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