GIAPPONESI IN POLE POSITION? - Sergio Marchionne è tornato a parlare della necessità, per il Lingotto, di scovare un nuovo socio: “Sulle alleanze non chiudo le porte a nessuno. Un nuovo partner potrebbe arrivare anche prima della fusione tra la Fiat e la Chrysler”. Vale a dire, nei prossimi due anni. E se ieri le indiscrezioni parlavano di un possibile interesse della PSA Peugeot-Citroën (ipotesi smentita dagli interessati ma rilanciata dal Corriere della Sera), oggi il nome che circola con insistenza è quello della Suzuki. I conti sembrano tornare: la casa giapponese non solo ha sottoscritto un accordo con la Fiat per la fornitura del turbodiesel 1.6 Multijet, ma è pure ai ferri corti con l’alleata Volkswagen, che possiede una quota del 20% circa nel capitale del gruppo nipponico.
AUMENTARE LA PRESENZA IN ASIA - Un’alleanza con la Suzuki sarebbe particolarmente appetibile per Fiat-Chrysler, poiché rafforzerebbe la presenza del gruppo in un mercato, come quello asiatico, dove certo non brilla quanto a penetrazione. Tanto più che, come ricorda il quotidiano la Repubblica, ieri Marchionne ha annunciato d’aver stretto un accordo con l’indiana Tata per la condivisione delle reti commerciali.
TRA RISPARMI E SINERGIE - L’obiettivo del Lingotto è ambizioso: creare un gruppo automobilistico in grado di rivaleggiare con la Volkswagen e arginare le perdite in un mercato dell’auto che, secondo le previsioni, nei prossimi due anni non si discosterà molto dai livelli, già scarsi, del 2011. Da qui, l’impulso alle sinergie industriali. “In Europa spendiamo tutti troppi soldi per fare le stesse cose”, ha detto il manager italocanadese, ricordando che “sono stati risparmiati 500 milioni di euro dividendo i costi con la Ford per realizzare in comune la piattaforma per la 500 e la Ka”.
AUMENTARE LA PRESENZA IN ASIA - Un’alleanza con la Suzuki sarebbe particolarmente appetibile per Fiat-Chrysler, poiché rafforzerebbe la presenza del gruppo in un mercato, come quello asiatico, dove certo non brilla quanto a penetrazione. Tanto più che, come ricorda il quotidiano la Repubblica, ieri Marchionne ha annunciato d’aver stretto un accordo con l’indiana Tata per la condivisione delle reti commerciali.
TRA RISPARMI E SINERGIE - L’obiettivo del Lingotto è ambizioso: creare un gruppo automobilistico in grado di rivaleggiare con la Volkswagen e arginare le perdite in un mercato dell’auto che, secondo le previsioni, nei prossimi due anni non si discosterà molto dai livelli, già scarsi, del 2011. Da qui, l’impulso alle sinergie industriali. “In Europa spendiamo tutti troppi soldi per fare le stesse cose”, ha detto il manager italocanadese, ricordando che “sono stati risparmiati 500 milioni di euro dividendo i costi con la Ford per realizzare in comune la piattaforma per la 500 e la Ka”.
(Fonte: www.alvolante.it - 11/1/2012)
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