L'integrazione tra Fiat e Chrysler è oggi al 20% e si prevede che possa arrivare al 50% entro fine 2012. È quanto è emerso da una presentazione agli investitori in un seminario organizzato da Bank am Bellevue nel fine settimana in Svizzera, al quale ha partecipato l'Ad del gruppo, Sergio Marchionne. Il management ha anche confermato la guidance 2011 per Fiat: ricavi oltre 58 miliardi di euro, utile netto di 1,7 miliardi, utile della gestione ordinaria superiore a 2,1 miliardi, debito netto industriale tra 5 e 5,5 miliardi e una liquidità complessiva di oltre 18 miliardi di euro. Sono stati confermati anche i target di Fiat Industrial: i ricavi attesi per quest'anno si attestano a 24 miliardi, mentre l'utile della gestione ordinaria tra 1,9 e i 2,1 miliardi. Per quanto riguarda, in particolare, Cnh, il 2012 sarà l'anno in cui saranno perfezionati investimenti iniziali in diversi stabilimenti in giro per il mondo, a cominciare dallo quello argentino di Cordova. Attraverso la joint venture con il partner russo Kamaz sono previsti altri investimenti in Russia, mentre a Sorocaba e Curitiba (Brasile) gli stabilimenti Cnh miglioreranno le loro capacità. Target a parte, oltre alla partnership con Chrysler, si guarda a quella con il conglomerato turco Koc Holding. Fiat e il suo partner di joint-venture in Turchia (Tofas) potrebbero, infatti, produrre un'auto destinata esclusivamente al mercato automobilistico turco. Lo riferisce il quotidiano turco Vatan. In particolare, Fiat fornirebbe l'infrastruttura tecnologica per il veicolo, mentre la produzione iniziale di 200.000 unità è già stata programmata presso lo stabilimento della Tofas nel nord-ovest della Turchia. Secondo il quotidiano, proprio Marchionne ha riferito in occasione del Salone dell'Auto di Detroit come siano stati compiuti dei progressi nell'ambito dei colloqui avviati con il primo ministro, Tayyip Erdogan, che sta spingendo per una vettura prodotta al 100% in Turchia. Fiat ha a quanto pare pianificato la produzione sulla base del modello Albea. Per ora conferme ufficiali in merito non sono arrivate, tuttavia sono state subito smentite le voci sul costo del progetto intorno a 2-3 miliardi di dollari così come l'obiettivo di produrre un'automobile con un prezzo inferiore a 20-25mila lire turche, ossia 8.500-10.600 euro. L'auto prodotta interamente in Turchia è un sogno da tempo accarezzato dal premier turco Erdogan che lo scorso anno proprio a gennaio aveva lanciato il progetto per "un'automobile nazionale", incontrando sulle prime perplessità fra i produttori del Paese, fra cui la stessa Koç Holding. La possibilità di procedere in collaborazione con un partner internazionale, evidentemente, rende il piano più realistico.
(Fonte: www.milanofinanza.it - 16/1/2012)
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