giovedì 6 febbraio 2014

Maserati: a Modena arrivano i "rinforzi"


Ormai è ufficiale: non FIAD (Fabbrica Italiana Automobili Detroit) come qualcuno aveva ironicamente ipotizzato, ma FCA, Fiat Chrysler Automobiles. Il gruppo converge sempre più verso gli Stati Uniti, ma non solo. FCA, infatti, è il nuovo gruppo nato dall'unione della casa torinese e la Chrysler di Detroit. E le novità non finiscono qui, perché la sede sarà in Olanda, quella fiscale a Londra (la cui tassazione sui dividendi è più vantaggiosa) e la quotazione a New York. Una piccola rivoluzione, per quanto annunciata. In attesa di capire se e cosa cambierà, a Modena qualche novità emerge, in particolare per lo stabilimento Maserati di Viale Ciro Menotti, dove si prevede l'aumento dei volumi produttivi e anche l'arrivo di un centinaio di lavoratori da Melfi, Torino e Cassino. «Non importa dove sia la sede, ma che vengano mantenute le attività produttive in Italia – è il commento di Claudio Mattiello, segretario provinciale della Fim/Cisl di Modena – La nuova società crediamo porti opportunità di sviluppo e ripresa per la realtà italiane, perché se Fiat non avesse fatto operazioni internazionali sarebbe stata condannata al declino. Quello che chiediamo è la conferma dei nuovi modelli annunciati». I nuovi modelli di vetture sono il punto cruciale, anche per Modena. Nel piano proposto da Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo, si prevedono entro il 2016 quattro nuovi modelli Maserati e altri sette modelli Alfa Romeo. «Questo – prosegue Mattiello – ci tranquillizza ancora di più riguardo il mantenimento produttivo e occupazionale su Modena». Nello stabilimento di Viale Ciro Menotti, infatti, oggi vengono prodotte le Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo e l'Alfa 4C. E l'incontro avvenuto lo scorso 17 gennaio tra la dirigenza aziendale e i sindacati lascia ben sperare. «L'azienda – spiega Mattiello – ha prospettato un piano di lavoro che passa da un turno giornaliero di otto ore alla turnazione su due turni di 7 ore e mezza, pagate otto. Questo è per noi un aspetto positivo, perché il motivo di questo cambio è dovuto al fatto che aumenteranno i volumi della Alfa 4C e anche una macchina al giorno per quanto riguarda Maserati». E le novità non finiscono qui. Nel primo semestre di quest'anno è previsto l'arrivo di un centinaio di lavoratori in cassa integrazione degli stabilimenti Fiat di Melfi, Cassino e Torino, proprio per fare fronte a questo aumento dei volumi produttivi.
(Fonte: http://gazzettadimodena.gelocal.it - 31/1/2014)

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