Non è rimasto lettera morta - e non poteva essere altrimenti - lo spot della Maserati Ghibli per il Super Bowl 2014. La pubblicità che ha di fatto portato per la prima volta il marchio del Tridente nelle case degli americani, a ben vedere, conteneva una vera e propria dichiarazione d'intenti: la Casa, questo era il messaggio dello spot, punta a un rilancio negli U.S.A. che passerà per la sfida diretta ai giganti del lusso, Mercedes-Benz e BMW in testa.
Vendite da triplicare entro fine 2015 - "Ci siamo preparati, ora colpiremo": una vera e propria minaccia all'establishment del settore premium negli U.S.A. . Che tradotta in termini concreti significa due cose ben precise: ramificare drasticamente la rete di vendita e moltiplicare i numeri attuali del marchio. Due numeri, per inquadrare la questione: secondo le informazioni raccolte da Automotive News, gli showroom americani Maserati dovranno passare da 75 a 125 entro la fine dell'anno e le vendite - negli obiettivi della dirigenza - dovranno triplicare nel giro di due anni.
Americani al timone - Gli uomini scelti da Sergio Marchionne per guidare il piano d'espansione hanno un passato in Chrysler e (soprattutto) esperienza diretta del mercato locale. Due saranno le figure chiave per raggiungere gli obiettivi: la prima è quella di Peter Grady, a lungo responsabile dell'espansione della rete di vendita Chrysler, e da novembre al vertice delle operazioni Maserati nelle Americhe; la seconda è quella di Saad Chehab, ex-numero uno del marchio Chrysler e attualmente responsabile globale del marketing del Tridente.
Una Maserati su due negli U.S.A. - Il target della nuova "squadra", in sostanza, è quello di condurre la Maserati (che l'anno scorso ha venduto 4.981 auto negli U.S.A., contando su Quattroporte, GranTurismo e GranCabrio) ben oltre i suoi attuali volumi, fino a raggiungere all'incirca le 22.500 unità l'anno. In altri termini, a fine 2015 gli U.S.A. rappresenteranno il 45% della domanda globale per la Maserati, che negli obiettivi di Marchionne dovrà raggiungere i 50.000 ordini al termine dell'anno venturo.
Lo scatto bruciante della Ghibli - Il grosso del lavoro, naturalmente, ricadrà sulle spalle della Ghibli, ordinabile negli U.S.A. da ottobre, ma di fatto disponibile solo dalla fine di dicembre (come ha spiegato Peter Grady), e consegnata in quantità significative a partire dallo scorso mese di gennaio. Nel periodo in questione è risultato subito lampante il contributo che la nuova berlina potrà dare alla causa: nel gennaio 2013 la Maserati aveva venduto 172 auto negli U.S.A. . Quest'anno la sola Ghibli ha totalizzato 335 unità, portando il totale del marchio a quota 567 pezzi in un mese.
Sud e Midwest nel mirino - Peter Grady, parlando con Automotive News, ha reso nota la sua intenzione di ampliare la rete di vendita in quelle aree del Paese dove la Maserati non è ancora presente: i 75 showroom attuali si concentrano sostanzialmente lungo le coste atlantica e pacifica, mentre quasi non coprono il sud e il Midwest, dove pure sorgono aree metropolitane importanti (quali ad esempio quelle di Chicago e Houston, ndr).
Un programma già partito - "In alcune aree dove il marchio intende espandersi", ha spiegato Grady "ci sono grandi città con uno o due punti vendita, mentre ce ne servirebbero quattro o cinque". Il programma di ampliamento è già partito: i nuovi concessionari Maserati hanno iniziato a seguire il programma di training presso la Chrysler Dealer Academy, e il management ha aperto le trattative con Santander Consumer U.S.A. per aprire la controllata Maserati Capital, struttura finanziaria che sarà parallela a quella di Chrysler Capital.
Vendite da triplicare entro fine 2015 - "Ci siamo preparati, ora colpiremo": una vera e propria minaccia all'establishment del settore premium negli U.S.A. . Che tradotta in termini concreti significa due cose ben precise: ramificare drasticamente la rete di vendita e moltiplicare i numeri attuali del marchio. Due numeri, per inquadrare la questione: secondo le informazioni raccolte da Automotive News, gli showroom americani Maserati dovranno passare da 75 a 125 entro la fine dell'anno e le vendite - negli obiettivi della dirigenza - dovranno triplicare nel giro di due anni.
Americani al timone - Gli uomini scelti da Sergio Marchionne per guidare il piano d'espansione hanno un passato in Chrysler e (soprattutto) esperienza diretta del mercato locale. Due saranno le figure chiave per raggiungere gli obiettivi: la prima è quella di Peter Grady, a lungo responsabile dell'espansione della rete di vendita Chrysler, e da novembre al vertice delle operazioni Maserati nelle Americhe; la seconda è quella di Saad Chehab, ex-numero uno del marchio Chrysler e attualmente responsabile globale del marketing del Tridente.
Una Maserati su due negli U.S.A. - Il target della nuova "squadra", in sostanza, è quello di condurre la Maserati (che l'anno scorso ha venduto 4.981 auto negli U.S.A., contando su Quattroporte, GranTurismo e GranCabrio) ben oltre i suoi attuali volumi, fino a raggiungere all'incirca le 22.500 unità l'anno. In altri termini, a fine 2015 gli U.S.A. rappresenteranno il 45% della domanda globale per la Maserati, che negli obiettivi di Marchionne dovrà raggiungere i 50.000 ordini al termine dell'anno venturo.
Lo scatto bruciante della Ghibli - Il grosso del lavoro, naturalmente, ricadrà sulle spalle della Ghibli, ordinabile negli U.S.A. da ottobre, ma di fatto disponibile solo dalla fine di dicembre (come ha spiegato Peter Grady), e consegnata in quantità significative a partire dallo scorso mese di gennaio. Nel periodo in questione è risultato subito lampante il contributo che la nuova berlina potrà dare alla causa: nel gennaio 2013 la Maserati aveva venduto 172 auto negli U.S.A. . Quest'anno la sola Ghibli ha totalizzato 335 unità, portando il totale del marchio a quota 567 pezzi in un mese.
Sud e Midwest nel mirino - Peter Grady, parlando con Automotive News, ha reso nota la sua intenzione di ampliare la rete di vendita in quelle aree del Paese dove la Maserati non è ancora presente: i 75 showroom attuali si concentrano sostanzialmente lungo le coste atlantica e pacifica, mentre quasi non coprono il sud e il Midwest, dove pure sorgono aree metropolitane importanti (quali ad esempio quelle di Chicago e Houston, ndr).
Un programma già partito - "In alcune aree dove il marchio intende espandersi", ha spiegato Grady "ci sono grandi città con uno o due punti vendita, mentre ce ne servirebbero quattro o cinque". Il programma di ampliamento è già partito: i nuovi concessionari Maserati hanno iniziato a seguire il programma di training presso la Chrysler Dealer Academy, e il management ha aperto le trattative con Santander Consumer U.S.A. per aprire la controllata Maserati Capital, struttura finanziaria che sarà parallela a quella di Chrysler Capital.
(Fonte: www.quattroruote.it - 10/2/2014)
Nessun commento:
Posta un commento