mercoledì 26 febbraio 2014

Jeep B-SUV: si chiamerà Renegade?


Al Salone di Ginevra, il 4 marzo, si vedrà il primo «Small SUV» di Jeep, la più piccola e compatta della serie. E sarà la prima Jeep progettata negli Stati Uniti ma prodotta fuori dal continente americano: sarà costruita in Italia, nello stabilimento di Melfi, e distribuita in più di 100 nazioni nel mondo dal gruppo guidato da Sergio Marchionne. La nuova vettura amplia la gamma del marchio statunitense e porta, per la prima volta, il brand nel crescente segmento B dei SUV. Una fascia di mercato sempre più eterogenea, che si posiziona al terzo posto dopo le citycar e le utilitarie, superando le berline compatte. Nel 2013 il suo mercato è aumentato, in Europa, di circa l’85% rispetto al 2012, raggiungendo le 519.000 unità immatricolate. E si prevede che la crescita continuerà nei prossimi anni, superando nel 2014 la quota di 600.000 vendite, fino a raggiungere le 800.000 unità nel 2017. Anche in Italia, nonostante la difficile situazione economica, nel 2013 il segmento «I0» (così è chiamato nel mondo) ha registrato una crescita del 72% rispetto al 2012, assestandosi a 63.000 nuove consegne. Per il futuro dovrebbe seguire un’evoluzione simile a quella del resto d’Europa, con importanti sviluppi, anno su anno, fino al 2017. Tutti i costruttori stanno cercando di inserirsi in questa categoria. Anche i coreani di Hyundai potrebbero lanciare una nuova serie di SUV compatti, uno dei quali pensato per l’Europa. Allan Rushforth, il capo di Hyundai Europa, ha confermato che il gruppo sta valutando un progetto di SUV ultracompatto, costruito in Brasile su un nuovo pianale, che potrebbe diversificarsi molto rispetto all’attuale concetto di prodotto. Chi ha dato il via a questa tendenza è stata Fiat che nel 2009 aveva lanciato la Sedici, elaborata in collaborazione con Suzuki che aveva presentato, a sua volta , la SX4. Un filone consolidato dalla Nissan Juke e dalla Mini Countryman, a cui sono subentrate la Renault Captur, la Peugeot 2008, la Chevrolet Trax, sorella della Opel Mokka. Si tratta di piccole auto derivate da utilitarie. Oggi sul mercato si inseriscono anche le «world car» come la Ford EcoSport prodotta in Cina, in Brasile, in Thailandia e in India: un panorama affollato anche dalla Mitsubishi ASX, dalla Mazda CX-5, dalla Citroen C4 Aircross , dalla Suzuki S-Cross, per arrivare alla Mercedes GLA, versione SUV della Classe A. Questo è il campo di battaglia che affronta la Small SUV Jeep. Tra le sue caratteristiche ci sono un dispositivo che disconnette la trazione posteriore e il cambio automatico a nove rapporti. I motori saranno italiani, i diesel MultiJet II costruiti a Pratola Serra ed i benzina MultiAir a Termoli. Questa Jeep non ha ancora un nome ufficiale. Tre le opzioni sul tavolo: Jeepster, Laredo e Renegade. Il primo è stato scartato da Sergio Marchionne, il secondo ricorda troppo le serie limitate prodotte negli anni bui del brand. Non resta che il terzo, nome storico della Casa.
(Fonte: www.corriere.it - 20/2/2014)

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