A giudicare da quello che è successo al Salone dell'Automobile di Shanghai, viene da chiedersi se sia giusto che la Ferrari paghi per esporre. Il pubblico, davanti al nuovo modello a tiratura limitata in 499 esemplari "LaFerrari", è letteralmente impazzito con fotografi e cameraman che fin dalle prime ore di apertura del salone hanno preso d'assalto lo stand Ferrari, in attesa del momento in cui Amedeo Felisa, Amministratore Delegato della casa di Maranello, avrebbe svelato per la prima volta in Asia la nuova serie speciale limitata. “La Cina ha una grande importanza strategica per noi e continueremo ad investire su questo mercato” – ha ricordato Felisa nel suo intervento – “Ad oggi abbiamo già 25 dealership e vogliamo arrivare a quota 30 entro il 2013, per salire di altre cinque unità l’anno successivo”. Ecco perché poi le vendite volino anche su questo mercato così lontano: "Dopo le ottime performance della regione Grande Cina (Repubblica Popolare Cinese, Hong Kong e Taiwan) - spiegano alla Ferrari - nel 2012, quando si è affermata come secondo mercato mondiale del Cavallino Rampante con quasi 800 vetture, sono positivi anche i risultati ottenuti nel primo trimestre di quest’anno. Particolare enfasi è stata dedicata dall’a.d. di Maranello al grande lavoro fatto dalla Ferrari sulla riduzione dei consumi e delle emissioni della gamma vetture, diminuiti del 40% nell’ultimo quinquennio a fronte di un aumento delle potenze di circa 100 HP. Che ci sia una grande attenzione alle tematiche ambientali in questo grande Paese lo ribadisce dall’adesione della Ferrari al progetto “One Million Tree”: sono stati ben 67.000 gli alberi piantati dall’azienda in una zona desertica della Cina per compensare le emissioni delle sue vetture che hanno circolato sul territorio cinese lo scorso anno".
(Fonte: www.repubblica.it - 21/4/2013)
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