Spot per Fiat? Meglio di no. Maurizio Crozza si sottrae al corteggiamento di Marchionne. Non è bastata una cena tra il comico e l'amministratore delegato per trovare un accordo. Cordiale richiesta, cordiale rifiuto. Dunque non vedremo Crozza volto e sponsor per Fiat, lui che dell'imitazione di Marchionne, golfino girocollo d'ordinanza, ha fatto uno dei suoi pezzi migliori. Sui motivi della rinuncia poco si sa. Si sussurrano pochi dettagli. L'incontro, la cena, la richiesta, il rifiuto. Ci sono conferme, ma anche smentite. In primis, quella dell'agente del comico, Beppe Caschetto: «Crozza non ha mai ricevuto, dunque nemmeno rifiutato questa proposta». Al netto delle posizioni, si possono immaginare le ragioni del diniego. Forse proprio il fatto che Marchionne sia stato uno dei suoi bersagli preferiti ha spinto Crozza a decidere per il no. Un modo soprattutto per sentirsi battitore libero, lui che sullo sberleffo e sull'ironia verso i potenti - politici in testa - ha costruito il successo di una carriera. Del resto il comico non ha mai fatto sconti a Marchionne e Fiat, e spesso ha ironizzato su quelle auto a cui avrebbe dovuto fare pubblicità: «Abbiamo la Panda base, la sport, quella con due ruote motrici a destra, quella con una sola ruota motrice dietro, penne Panda prosciutto e piselli, fragole con Panda, Panda montata...». Non sarebbe la prima volta che Fiat ingaggia nomi dello spettacolo per sponsorizzare le vetture del gruppo. A partire da Abatantuono formato pupazzo, che ha prestato la sua voce alle ultime promozioni di Fiat Professional («So' Dieco, ti spieco» è la fortunata battuta dello spot) per il Fiat Doblò. Prima invece era stato Fiorello a fare da testimonial per la Casa torinese. Fiorello, nel suo contesto più naturale, il palco di un teatro, mette in scena gli spot come se appartenessero tutti ad un unico grande spettacolo, il Fiat Show. Come quando, poeta di nero vestito con un francese volutamente maccheronico e con un'aria esageratamente drammatica esalta le virtù del metano o i vantaggi del finanziamento Fiat.
(Fonte: www.corriere.it - 4/4/2013)
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