Un confronto sullo stato complessivo del gruppo a livello mondiale: lo chiedono a Sergio Marchionne tutti i sindacati europei e americani della rete Fiat-Chrysler, che per tre giorni hanno fatto il punto, a Torino, sulla situazione nei diversi siti produttivi e sulle strategie comuni. All'incontro, che si è concluso con l'approvazione di un documento, ha partecipato una delegazione del sindacato americano UAW, guidata dal vicepresidente generale General Holiefield, per l'Italia erano presenti Fim, Fiom e Uilm. In tutto un'ottantina di persone da 12 Paesi del mondo. Tutti i sindacati - spiega Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim - concordano sugli effetti positivi dell'introduzione del nuovo sistema di produzione per il miglioramento della competitività, il cosiddetto WCM (World Class Manufacturing), già adottato in tutti gli stabilimenti italiani. Secondo i sindacati, è questo "un presupposto importante per la sicurezza dei posti di lavoro", ma "aumento della produttività e miglioramento delle condizioni di lavoro devono essere obiettivi di pari dignità e importanza". Per questo devono essere rispettati contratti e accordi collettivi e "i lavoratori devono essere coinvolti attivamente nei processi e nelle decisioni". I sindacati chiedono "informazioni aperte e trasparenti su tutte le questioni che riguardano il futuro delle realtà produttive e dell'occupazione". In particolare a Fiat-Chrysler vengono sollecitate "informazioni esaurienti sulla situazione economica dell'impresa, sugli investimenti e l'andamento dell'occupazione nei singoli siti produttivi, sui piani di ristrutturazione, con la consultazione effettiva dei rappresentanti dei lavoratori preventivamente all'assunzione di decisioni operative". Viene inoltre invitato il management a fornire informazioni in una riunione del CAE di Fiat S.p.A. e l'istituzione di un analogo organismo per Fiat Industrial. A sostegno di queste richieste su scala mondiale dall'8 aprile è prevista una settimana di iniziative diversificate in tutte le realtà produttive.
(Fonte: www.conquistedellavoro.it - 21/3/2013)
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