mercoledì 12 dicembre 2012

Yamanouchi (Mazda): "L'ampliamento della partnership con Fiat è possibile"


Fiat resta sotto i riflettori a Piazza Affari dopo che il CEO di Mazda, Yamanouchi, ha dichiarato che, a seguito dell'accordo per la piattaforma in comune per la nuova spider siglato lo scorso aprile (in produzione dal 2015), la partnership con il Lingotto potrebbe allargarsi nei prossimi mesi. In particolare Mazda sta valutando se utilizzare o meno gli impianti europei di Fiat per vendere in Europa: "Bisogna vedere se è fattibile". Se confermata, la notizia sarebbe positiva in quanto permetterebbe un miglioramento della saturazione degli impianti europei (quelli italiani sono stimati sotto il 50%). "Una nuova intesa potrebbe portare Mazda a utilizzare gli impianti di Fiat in Europa consentendo al gruppo italiano di saturare meglio la consistente capacità inutilizzata degli impianti europei", sostengono gli analisti di Mediobanca che vedono quindi sviluppi positivi per Fiat sia perché può aumentare la sua capacità in Europa sia perché può allargare l'offerta. Per gli analisti di Equita e di Mediobanca è meno probabile, invece, un legame azionario in quanto Mazda vorrebbe restare indipendente. Come previsto, a novembre il mercato auto italiano è risultato ancora debole. Il gruppo Fiat-Chrysler ha performato leggermente meglio, scendendo del 17% anno su anno (-6mila unità). Anche la raccolta ordini a livello di mercato è rimasta debole: -14% anno su anno (-20% da inizio anno). L'Unrae prevede un mercato auto italiano nel 2013 ancora in lieve calo (-3% anno su anno a 1,36 milioni). Invece in Brasile (il 20% dei volumi di Fiat-Chrysler) il mercato ha sostanzialmente confermato il trend della prima metà del mese, con le auto stabili a 232mila unità (+8% da inizio anno) e i veicoli commerciali leggeri in calo dell'11% anno su anno a 65mila unità (+2% da inizio anno). Fiat ha nettamente sovraperformato sia nell'auto (+10% anno su anno, portando il dato da inizio anno a +14%) sia negli LCV (-3% anno su anno, portando il dato da inizio anno a stabile). Quanto a Chrysler in U.S.A. (70% dei volumi Chrysler, oltre il 40% del gruppo Fiat), ha registrato vendite in crescita del 14% anno su anno a 123mila unità (+22% da inizio anno), di cui auto +27% anno su anno (+42% da inizio anno) e truck +10% anno su anno (+15% da inizio anno), performando sostanzialmente in linea col mercato (+14.5% anno su anno). Lo scorso mese però Chrysler non ha beneficiato della nuova Dodge Dart che è ancora in fase di ramp-up. Gli analisti continuano quindi a ritenere che i target di fine anno della controllata U.S.A. di Fiat siano raggiungibili: volumi totali a 2,3-2,4 milioni (+14-19% anno su anno) e trading profit oltre 3 miliardi di dollari in US GAAP, che dovrebbe equivalere a 3,4 miliardi secondo IFRS, pari al 90% del trading profit del gruppo senza considerare le minorities. Tutto sommato, quindi, "indicazioni in linea con le attese in U.S.A., migliori in Brasile e sostanzialmente in linea in Europa", commentano gli analisti di Intermonte. "La buona tenuta in Nord e Sud America compensa il calo in Europa. Al momento confermiamo le nostre stime 2012 e la raccomandazione neutral sul titolo Fiat" che in borsa sale dell'1,25% a 3,57 euro. Anche Equita ha confermato il rating hold e il target price a 5 euro, come Mediobanca (target a 4,7 euro), invece Banca Akros mantiene un rating accumulate e un prezzo obiettivo a 5,50 euro.
(Fonte: http://finanza.tiscali.it - 4/12/2012)

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