Un musetto sottile sottile, con una parte centrale più grande che
sostiene gli alettoni: guardare l'erede della Ferrari Enzo e pensare
alla F1 di Alonso è un tutt'uno: d'altra parte per la Rossa più veloce
di sempre è chiaro che il riferimento sarà proprio la Formula uno. Le
prime foto della macchina - di cui ancora non si conosce il nome -
compaiono a sorpresa sull'annuario ufficiale Ferrari di inizio anno. Un
colpo di scena inaspettato e di gran classe perché mettere sulla
copertina della rivista/libro la supercar più attesa degli ultimi anni
non è certo facile viste le possibilità che fra bozze e tipografie
qualche immagine finisca in rete. E invece nulla, il "santuario di
Maranello" è rimasto inviolato. Ma torniamo alla macchina: anche
stavolta la Ferrari sorprende. E già perché invece di dissimulare la
monoscocca della F1 con una parte in rialzo sul cofano il centro stile
più famoso del mondo ottiene lo stesso effetto con una tecnica
contraria, ossia realizzando un "buco" per la presa d'aria. Davvero
geniale. Il muso poi sfoggia gli stessi fari (più o meno) della 458 e
della FF, proprio per creare quel family feeling che alla Ferrari
mancava da anni (spesso le macchine erano tutte diverse fra loro, almeno
di muso). Sulla coda poi compare una sorta di alettone mobile
che sovrasta una specie di nervatura centrale che finisce nella luce che
in F1 si usa in caso di pioggia: anche questo un riferimento alla
massima categoria automobilistica perché qui l'idea è quella di dissimulare il perno che regge
l'alettone. Per il resto mistero perché la fiancata non si vede. Si sa
comunque che la macchina avrà porte ad apertura a "farfalla" (con lo
sportello si solleva anche una parte di tetto). Il piatto forte
dell'erede della Enzo (che si comprerà su "invito", costerà circa 1,5
milioni di euro) saranno le prestazioni. Si parla di uno 0-100 inferiore
ai tre secondi, il tutto e grazie all'ausilio di tre motori, due
elettrici e un V12 aspirato. Con tante idee riprese pari pari dalla
monoposto di Alonso, dal Kers alla monoscocca in carbonio. Non
solo, questa macchina regalerà "il 10 per cento in meno di accelerazione
- spiega l'a.d. Ferrari - Amedeo Felisa - e il 40 per cento in meno in
fatto di emissioni". Il secondo motore elettrico anteriore alimenta solo
servosterzo e aria condizionata, grazie ad un convertitore di potenza. E
per bilanciare al meglio i pesi le batterie agli ioni di litio sono
piazzate sotto la scocca. "Abbiamo ricercato con dovizia il posto
migliore per posizionare queste masse aggiuntive - spiega Felisa - in
modo tale che non influissero negativamente sulla dinamica della
vettura". Ma non si tratta, ovvio, di una Ferrari elettrica- "Una
delle caratteristiche principali - svela per fortuna Felisa - delle
nostre vetture è il sound del motore. Immaginiamo che il sistema
prevederà sempre una costante miscelazione delle due fonti di potenza".
La 'voce' delle Rosse è quindi salva. Kers a parte però le
meraviglie di questa Ferrari non finiscono qui. La scocca è un pezzo
monolitico in fibra di carbonio, realizzata proprio come quelle di F1.
Solo che qui i posti sono due e c'è spazio per tanti accessori
immancabili su una vettura stradale. E sono stati sperimentati anche
altri materiali visto che il fondo della vettura è in Kevlar e le porte
sono in Carbonio T1000. Il risultato di tanta tecnologia è che la
macchina ha una rigidità torsionale superiore del 30% rispetto ad
analoghe vetture. L'abitacolo poi è costruito su misura, con
pedaliera, volante e sedili realizzato apposta per il cliente, proprio
come avviene in F1, mentre i flussi aerodinamici sono stati oggetti di
studi avanzatissimi per migliorare il carico alle alte e basse velocità e
per raffreddare al meglio i radiatori laterali, assicurando la dovuta
dose d'aria al possente V12 aspirato. Certo, di questa macchina molte
cose sono ancora avvolte nel più totale segreto - dal design alla
potenza finale passando per il peso - ma non si sbaglia se si ipotizza
una cavalleria di 1000 Cv, un peso inferiore ai 1200 Kg e il
raggiungimento di un peso/potenza da record (quello della Enzo era di
2,07 kg/Cv...).
(Fonte: www.repubblica.it - 20/12/2012)
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