venerdì 21 dicembre 2012

Melfi: Monti "benedice" il piano Fiat in Italia


A Melfi si respira aria di ottimismo. Il rilancio dell'impianto, dato per spacciato dopo l'addio alla nuova Punto (almeno per il momento) risorge sulla scia del successo dei piccoli Suv. Ed è qui, tra le montagne lucane, che dal 2014 la Fiat sfornerà le prime due sport utility, una a marchio Jeep, mentre l'altra sarà la 500X, per un investimento complessivo di circa un miliardo di euro.
Piano coraggioso - "Una scelta non facile – spiega Sergio Marchionne dal palco di Melfi - ma vogliamo essere coraggiosi in un momento di crisi. Abbiamo deciso di toglierci dalla mischia dei marchi generalisti e andare a competere nella parte alta del mercato. Ne abbiamo tutte le possibilità e i mezzi per farlo. In 3-4 anni raggiungeremo il pareggio delle attività in Italia e in Europa". "Il nostro è un piano coraggioso, non per deboli di cuore – continua Marchionne - L'evento di oggi è il primo passo concreto". L'amministratore delegato della Fiat, con accanto il presidente del Consiglio, Mario Monti, e il presidente di Fiat, John Elkann, parla di una "giornata molto importante" e conferma gli obiettivi del Gruppo per il 2012: "Avremo un utile della gestione ordinaria di circa 3,8 miliardi e un utile netto di 1,2 miliardi", precisa Marchionne.
Decisiva l'alleanza con Chrysler - Melfi dunque sarà la nuova scommessa della Fiat, dopo Pomigliano: fra due anni dalle catene di montaggio usciranno 1600 vetture al giorno con una produzione organizzata su tre turni: "In uno stabilimento che sarà all'avanguardia mondiale – tiene a sottolineare con orgoglio Marchionne – colgo anche l'occasione per ringraziare il premier Monti per ciò che ha fatto alla guida del Paese con un'agenda che dimostra coraggio e lungimiranza". Fa eco all'amministratore delegato della Fiat il presidente Elkann: "Si dice che l'alleanza con Chrysler ha tolto qualcosa all'Italia. Qui dimostriamo il contrario. Senza questa alleanza l'investimento di Melfi non sarebbe stato possibile". "Il governo si appresta a chiudere una pagina politica – aggiunge Elkann - auspichiamo che la rinnovata stabilità non venga meno".
Irresponsabile dissipare i sacrifici - E Monti? Per qualcuno è la prima scesa in campo come candidato. Il premier davanti alla platea di operai e sindacalisti - i leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti e ovviamente assente il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso - ha accennato a un discorso dai toni in effetti più politici che economici: "Penso che sarebbe irresponsabile dissipare i tanti sacrifici che gli italiani si sono assunti", afferma Monti rivolgendosi agli operai. "Tredici mesi fa l'Italia aveva la febbre alta e non bastava un'aspirina, ma una medicina amara non facile da digerire ma assolutamente necessaria per estirpare la malattia". E ancora: "Siamo solo all'inizio delle riforme strutturali". Insomma un lavoro che è parte adesso e che non potrà avere altri testimoni: "Oggi, da Melfi, parte un'operazione che non è per i deboli di cuore, ma noi sappiamo che può emergere un'Italia forte di cuore", conclude Monti.
La mappa delle fabbriche Fiat - Sei gli impianti Fiat in Italia, inclusa la Sevel di Val di Sangro, che produce veicoli commerciali, con un totale di circa 24.400 dipendenti. Di Melfi e Grugliasco si sa che cosa faranno, confermata la Sevel, restano incognite per Mirafiori e Cassino. Melfi (Potenza). Al via l'investimento per produrre due piccoli suv, uno Jeep e l'altro Fiat. I lavoratori sono 5.500. Pomigliano (Napoli) Nello stabilimento campano si produce la nuova Panda, commercializzata da fine 2011. L'investimento è stato di 800 milioni di euro. Finora la newco Fabbrica Italia Pomigliano ha assunto circa 2.150 lavoratori e altri 1.000 di Fiat Group Automobiles. Mirafiori (Torino) Nella fabbrica torinese, che ha 5.000 dipendenti, si produce oggi solo l'Alfa Romeo Mito che continuerà con aggiornamenti e nuove versioni; in cantiere anche vetture di alta gamma come il suv Maserati Levante. Grugliasco (Torino) Nella nuova sede delle Officine Maserati Grugliasco, dove il Lingotto ha iniziato l'investimento da 1,2 miliardi di euro, viene prodotta la nuova Maserati Quattroporte che vedremo al Salone di Detroit a gennaio. Poi arriverà la nuova Maserati del segmento E, Ghibli. I lavoratori arriveranno a 1.500. Cassino (Frosinone) Si producono le Fiat Bravo, la Lancia Delta e l'Alfa Romeo Giulietta. Si faranno modelli con Chrysler destinati all'export. I dipendenti sono 4.500. Val di Sangro (Chieti) L'accordo per i veicoli commerciali con Psa è destinato al Ducato nelle sue varie versioni. I dipendenti sono 6.200.
(Fonte: www.quattroruote.it - 20/12/2012)

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