giovedì 29 novembre 2012

Fiat Viaggio: vendite sopra le attese in Cina


L'andamento delle immatricolazioni della Fiat Viaggio in Cina non lascia adito a dubbi: "Abbiamo consegnato 6.000 esemplari dalla metà di settembre a oggi, da quando abbiamo lanciato l'auto", afferma con mal celato entusiasmo Jack Chang, managing director della joint venture GAC-Fiat. "Adesso speriamo di arrivare a 15.000 auto per la fine dell'anno. Attualmente produciamo 200 vetture al giorno".
La querelle col Giappone - E su questo successo pare non abbia influito il crollo delle vendite delle concorrenti giapponesi dopo la querelle sulle isole contese tra i due stati orientali: "Se analizziamo i dati - precisa Chang - la quota di diminuzione di vendite giapponesi non è stata presa da altri. Stiamo costruendo ottime auto con grande qualità. I nostri clienti vogliono il marchio Fiat, i valori e tutto ciò che porta d'italiano. Stiamo traducendo in realtà lo slogan che abbiamo coniato: La vita è bella".
Marchio in crescita - Chang sottolinea anche quanto sia in crescita l'apprezzamento del marchio Fiat. "Chi compra auto giapponesi è normalmente un tradizionalista, un impiegato. I nostri attuali clienti sono giovani smart, che riconoscono l'italianità del brand e vogliono un'auto agevole, per il lavoro e il tempo libero". Sulla scia del successo della Viaggio sono in crescita anche le vendite della Freemont che, insieme alla 500 e alla Bravo, vengono importate e vendute in Cina.
110 concessionarie - Il Lingotto in Cina può contare su 110 dealer, ma prevede di aumentarli presto. "A Guangzhou la Fiat ha presentato un servizio di assistenza, Elite Service, che sarà vicino 24h su 24h – spiega Chang – ai nostri clienti con servizi riservati, call center sempre attivo, assistenza sulla strada per terze parti, una assistenza in dieci punti per le nuove auto oltre alla regolare garanzia di tre anni o 100.000 km. Ma Elite sarà presto anche un club, un'associazione per proprietari di Fiat in Cina".
La Viaggio non sarà esportata - Per ora, tuttavia, l'impianto di Changsha, non sarà ampliato, almeno in tempi brevi, né si pensa di esportare la Viaggio nonostante la fabbrica sia molto duttile e quindi suscettibile di espansione. "Noi adesso pensiamo solo a localizzare, che poi è la chiave del nostro successo in Cina", conclude Chang.
(Fonte: www.quattroruote.it - 22/11/2012)

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