Nel 2009 Barack Obama fu l'unico a credere nella possibilità di far resuscitare Chrysler grazie alla Fiat di Sergio Marchionne. Infatti, a dispetto di quanto sostenevano tutti i suoi consiglieri, il presidente U.S.A. decise di salvare Chrysler, scegliendo di destinare anche alla casa di Auburn Hills (ora controllata da Fiat) e non solo a General Motors, i fondi governativi destinati dal Tesoro al settore automobilistico. La decisione di Obama non fu decisiva solo per Chrysler, ma anche per il Lingotto. Con la crisi di vendite che ha colpito il settore automobilistico europeo negli anni successivi, Chrysler è infatti passata in pochi anni da azienda da risanare a vera e propria stampella dell'intero gruppo Fiat. Tanto che, senza il contributo della controllata americana, il Lingotto ora si troverebbe ora in una condizione molto complicata, al limite della sopravvivenza.
(Fonte: www.milanofinanza.it - 6/9/2012)
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