Fiat e Chrysler siglano nuovi accordi con le banche. L'azienda americana (controllata al 58,5% dal Lingotto) ha annnunciato un'intesa con i creditori per modificare le condizioni delle Senior Credit Facilities ottenute nel maggio 2011: il prestito da 3 miliardi di dollari e la linea di credito da 1,3 miliardi di dollari; Fiat, dal canto suo, ha firmato il rinnovo della linea di credito a tre anni con un pool di nove banche italiane e straniere.
Fiat rinnova la linea di credito da 2 miliardi - «Nell'ambito della normale attività di finanziamento», come spiega il comunicato del Lingotto, Fiat ha firmato ieri il rinnovo di una linea di credito revolving triennale per 2 miliardi di euro. La linea è «disponibile per le generali esigenze aziendali e per i fabbisogni legati al capitale di funzionamento ed è destinata a sostituire la linea di credito revolving da 1,95 miliardi a 3 anni originariamente firmata a luglio 2011. I nove istituti di credito sono Intesa Sanpaolo, UniCredit e Mediobanca fra gli italiani; Barclays, BNP Paribas, Citigroup, Crédit Agricole, Royal Bank of Scotland e Société Générale tra gli stranieri.
Chrysler riduce il costo del debito - Chrysler, riduce il costo del debito e allenta i vincoli alla distribuzione di fondi ai soci. Gli emendamenti all'accordo del 2011 vedono una riduzione dell'1,5% degli spread sul prestito (dal 3,75% al 2,25%) e un taglio dello 0,25% del tasso minimo applicabile (dal 2,25% al 2%). L'azienda stima una minore spesa per interessi pari a circa 50 milioni annui, compensata in parte da un premio una tantum di 29,5 milioni pagato agli investitori. Le clausole restrittive sui pagamenti sono invece state adeguate a quelle sui bond emessi nel 2011: in particolare, la restrizione ai pagamenti è stata alzata fino a un limite pari al 50% dell'utile netto consolidato cumulato a partire dal 1° gennaio 2012.
Fiat rinnova la linea di credito da 2 miliardi - «Nell'ambito della normale attività di finanziamento», come spiega il comunicato del Lingotto, Fiat ha firmato ieri il rinnovo di una linea di credito revolving triennale per 2 miliardi di euro. La linea è «disponibile per le generali esigenze aziendali e per i fabbisogni legati al capitale di funzionamento ed è destinata a sostituire la linea di credito revolving da 1,95 miliardi a 3 anni originariamente firmata a luglio 2011. I nove istituti di credito sono Intesa Sanpaolo, UniCredit e Mediobanca fra gli italiani; Barclays, BNP Paribas, Citigroup, Crédit Agricole, Royal Bank of Scotland e Société Générale tra gli stranieri.
Chrysler riduce il costo del debito - Chrysler, riduce il costo del debito e allenta i vincoli alla distribuzione di fondi ai soci. Gli emendamenti all'accordo del 2011 vedono una riduzione dell'1,5% degli spread sul prestito (dal 3,75% al 2,25%) e un taglio dello 0,25% del tasso minimo applicabile (dal 2,25% al 2%). L'azienda stima una minore spesa per interessi pari a circa 50 milioni annui, compensata in parte da un premio una tantum di 29,5 milioni pagato agli investitori. Le clausole restrittive sui pagamenti sono invece state adeguate a quelle sui bond emessi nel 2011: in particolare, la restrizione ai pagamenti è stata alzata fino a un limite pari al 50% dell'utile netto consolidato cumulato a partire dal 1° gennaio 2012.
(Fonte: www.ilsole24ore.com - 21/6/2013)
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