martedì 3 luglio 2012

Barron's: Fiat ha impresso a Chrysler una svolta "impressionante"


I conti di Chrysler nel secondo trimestre «sono in linea con i target. Sento che faremo bene». Così l'a.d. Sergio Marchionne in un'intervista al settimanale finanziario Barron's. Marchionne aggiunge che il gruppo è stato «molto disciplinato» nell'attaccare i costi e mantenere i prezzi. Quest'anno il mercato dell'auto americano è stimato da Marchionne in rialzo a 13,8 milioni di unità, da 12,8 milioni nel 2011, per arrivare a 14,5 milioni nel 2014. Il potenziale globale di Chrysler e la sua dimensione in Nord America, grazie all'appeal internazionale di Jeep, «daranno molta sostanza» a Fiat-Chrysler, ha aggiunto Marchionne. La quota di Chrysler in Nord America è salita all'11,4% nel primo trimestre di quest'anno, dal 9,7% di un anno prima. «Sarei contento se la quota arrivasse al 13-15%», ha detto Marchionne, che prevede margini operativi in crescita, dall'attuale 4,7%, al 7 o al 7,5% entro il 2014. Barron's definisce «impressionante» la svolta impressa a Chrysler da parte di Fiat. La Casa americana, afferma Barron's, venderà quest'anno più della metà delle vendite combinate di Fiat-Chrysler, stimate intorno a 4 milioni di unità, e genererà la maggior parte dell'utile netto. Barron's indica anche che, nonostante i suoi grandi problemi in Europa, Fiat è un'azione che dovrebbe essere considerata dagli investitori che amano il rischio. Le difficoltà del Lingotto in Europa Occidentale, il suo secondo maggiore mercato per fatturato, non dovrebbero oscurare infatti tre importanti generatori di profitti per Fiat, vale a dire le sue divisioni in Brasile e Nord America e la sua quota del 90% nella Ferrari. Se Chrysler e Ferrari fossero unità indipendenti e autonome, le quote di Fiat nella Casa americana e in quella di Maranello potrebbero valere 6 miliardi di euro (7,5 miliardi di dollari). Questo, conclude Barron's, «significa che la capogruppo è sottovalutata di circa il 25% se le vendite di auto in Europa andranno avanti alla meno peggio invece di precipitare come paventato dal mercato. Per un investitore disposto ad assumersi il rischio, le azioni Fiat potrebbero essere quelle più attraenti nel settore automotive».
(Fonte: http://online.barrons.com - 30/6/2012)

Nessun commento:

Posta un commento