venerdì 15 luglio 2011

Sistino: "In Cina abbiamo sprecato 3 anni"


Si chiama “First Edition” ed è l’edizione della Fiat 500 con cui il marchio torinese entra sul mercato automobilistico più grande al mondo, la Cina. In occasione del lancio della vettura, l’ad di Fiat Automobiles, Lorenzo Sistino, è stato intervistato dal sito cinese Auto163, che riporta la strategia del Lingotto per il Paese asiatico e una frase del manager italiano, secondo cui la mancanza di un partner industriale negli ultimi tre anni ha determinato per Fiat un ritardo nella presenza del marchio in Cina.
DOPO LO STOP DEL 2007, SI RIPARTE NEL 2012 - La causa di questo empasse risale proprio al 2007, quando saltò l'alleanza tra Fiat e Nanjing e non venne più portato avanti lo sviluppo industriale sul territorio cinese, dove non fu perciò più costruito nessuno stabilimento produttivo. Il CEO di Fiat Automobiles, tuttavia, ritiene che la crescita del mercato in Cina continuerà ancora per molto tempo e che il Gruppo Fiat-Chrysler abbia ancora un grande potenziale da sfruttare. Le basi della strategia industriale e commerciale si basa in primis su una nuova alleanza con GAC (Guangzhou Automobile Group), partner autoctono con cui verrà lanciata nel 2012 una nuova berlina, prodotta interamente nello stabilimento di Changsha.
CHRYSLER DA SOLIDITA’, LA 500 L’IMMAGINE - D’altro canto, i vertici Fiat ritengono anche che l’assetto attuale, finanziario e industriale, dell’alleanza con Chrysler sia più solido rispetto allo scenario di tre anni fa. Ciò alimenta la fiducia per penetrare efficacemente nel mercato cinese, grazie al know-how della Casa torinese nelle auto piccole e alla disponibilità di tecnologie green a livello di powertrain, con riferimento alla gamma Natural Power e ai motori TwinAir. L’introduzione della 500, infine, servirà per far conoscere agli automobilisti cinesi il marchio Fiat, in previsione dell’arrivo di nuovi modelli, capitanati proprio dalla berlina costruita con GAC nel 2012. D’altro canto, lo stabilimento messicano in cui è prodotta 500 per gli U.S.A. è già attrezzato per esportare la citycar in Asia, creando una sorta di ponte tra Oceano Atlantico e Pacifico per far sbarcare Fiat in Estremo Oriente.
(Fonte: www.omniauto.it - 13/7/2011)

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