Fiat ha comunicato sul sito del gruppo le stime di consensus di una ventina di analisti finanziari per il secondo trimestre, in preparazione al consiglio di amministrazione del 26 luglio. L'utile netto previsto è di 110 milioni di euro, in una forchetta che va da un minimo di 80 milioni ad un massimo di 160. Il risultato operativo dovrebbe attestarsi a 485 milioni di euro, mentre l'utile ante imposte è stimato per 290 milioni di euro. Le stime per l'intero 2011 prevedono un utile netto di 570 milioni di euro, un utile operativo di 2,22 miliardi ed indebitamento netto industriale di 4,83 miliardi. La società ha precisato che le stime per il secondo trimestre includono un mese di risultati di Chrysler, le previsioni per il 2011 ne includono 7. Nel 2012, secondo gli analisti, l'utile netto dovrebbe sfiorare gli 1,6 miliardi di euro. Per quanto riguarda Fiat Group Automobiles è stimato un utile di gestione di 175 milioni di euro, di 155 per Chrysler e di 95 per Ferrari e Maserati. Intanto il Lingotto, alle prese con le polemiche sugli investimenti negli stabilimenti italiani, cerca un sito per l'assemblaggio di automobili in Russia. Il ministro dello Sviluppo economico russo, Elvira Nabjullina, ha annunciato nelle scorse settimane accordi con Fiat, lasciando intendere maggiori agevolazioni grazie al rapporto di lunga data tra Torino e Mosca. L'accordo con il gruppo Gaz che avrebbe dovuto portare la produzione a Nizhny Novogord pare sfumato, perchè VW e GM hanno già siglato un'intesa per gli impianti della città sul Volga. La banca russa Sberbank ha così proposto alla casa torinese il sito di Cherkessk, nel Caucaso, dove ha sede la Derways, produttore russo in joint venture con due case cinesi. Il lingotto dovrebbe produrre otto modelli in Russia, in particolare Fiat e Chrysler.
(Fonte: www.firstonline.info - 18/7/2011)
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