UN MERCATO IN FERMENTO - Lasciato alle spalle il 2010, che ha visto la Toyota confermarsi il primo costruttore al mondo con oltre 8,4 milioni di auto vendute, per quest'anno gli analisti del settore prevedono scossoni alla “top ten”. In seguito al terremoto e al relativo tsunami che ha messo in ginocchio l'economica giapponese, la General Motors dovrebbe riappropriarsi di una leadership che ha conservato per molti anni prima di essere superata dalla Toyota a partire dal 2007. Ma anche gli altri gruppi sembrano avere grandi ambizioni per l'acquisizione di maggiori quote di mercato: non è un mistero che la Volkswagen voglia diventare entro il 2018 la numero uno con 10 milioni di auto vendute, la Ford preveda di raddoppiare le vendite e raggiungere quota 8 milioni nel 2015, senza dimenticare la coreana Hyundai-Kia che negli ultimi anni ha registrato i maggiori incrementi.
PAROLA D'ORDINE: VENDERE DI PIÙ - Una corsa al titolo che ha portato più di un costruttore a compiere passi falsi. La General Motors, pronta a ridurre i profitti pur di incrementare le vendite, complice la recessione economica, ha rischiato la bancarotta. Mentre la Toyota ha visto minata la proverbiale qualità dei suoi modelli in una corsa al rialzo della produzione e del numero di nuovi modelli. D'altra parte, come ha più volte dichiarato Sergio Marchionne, la "massa critica" delle vendite è un elemento essenziale per la sopravvivenza di un costruttore: secondo l'amministratore delegato del gruppo Fiat/Chrysler bisogna vendere almeno 5-6 milioni di auto l'anno per sopravvivere e generare profitti.
TOYOTA - Ma quali sono le previsioni per i principali costruttori? La Toyota resta sicuramente la casa da battere: ha il sistema produttivo più efficiente, la capacità di produrre auto di qualità e una clientela fidelizzata. Detto questo, tra la fine del 2009 e il 2010 la sua reputazione è stata messa a dura prova dai problemi all'acceleratore di diversi modelli venduti negli U.S.A. e la sua presenza è forte in mercati in espansione come la Thailandia, ma non altrettanto in Cina, dove viene superata da Volkswagen, General Motors e Hyundai.
GENERAL MOTORS - A mettere sotto pressione la Toyota c'è la General Motors che ha annunciato progetti ambiziosi. In Cina prevede di investire 7 miliardi di dollari e raddoppiare le vendite entro il 2015, grazie al lancio di circa 30 nuovi modelli con i marchi Buick e Chevrolet. Inoltre, nei programmi del colosso americano c'è il “rilancio” della Cadillac, fino a farla diventare il secondo marchio del gruppo dopo la Chevrolet. Oggi la Cadillac può contare solo una gamma ristretta di modelli che rende difficile la concorrenza con Audi, BMW e Mercedes anche negli U.S.A. .
VOLKSWAGEN - Nei prossimi 5 anni il gruppo tedesco investirà circa 71 miliardi di dollari per raggiungere i 10 milioni di auto vendute entro il 2018. Un obiettivo che stima di raggiungere vendendo maggiormente nei mercati emergenti come Cina e India, dove può sfruttare l'alleanza con la Suzuki, primo costruttore per numero di auto vendute, e incrementare i profitti, producendo maggiormente fuori dalla Germania dove il costo del lavoro è molto alto.
HYUNDAI-KIA - Negli ultimi dieci anni, il gruppo coreano è passato dalla decima alla quarta posizione, con 5,7 milioni di auto vendute nel 2010. Una crescita dovuta in larga parte ad auto robuste ed economiche che hanno saputo convincere sempre più automobilisti non solo americani (gli U.S.A. restano il secondo maggiore mercato dopo la Cina). A questo bisogna aggiungere che le vendite della Hyundai-Kia vanno a gonfie vele in India e continuano a crescere anche in Europa: nel 2010, nonostante il mercato in calo del 5,5%, le immatricolazioni sono aumentate del 4,2%.
FORD - Unico dei grandi costruttori americani a non aver ricevuto aiuti dall'amministrazione Obama, secondo gli esperti del settore, la Ford ha la tecnologia per colmare il “gap” che la separa dalla General Motors negli U.S.A. e “sottrarre” clienti alla Toyota e ad altri costruttori. Da sempre tra le prime in Europa, la Ford ha annunciato che per rafforzare la sua presenza in Cina entro il 2015 lancerà 15 novità tra nuovi modelli e restyling. L'obiettivo è quello di raggiungere complessivamente 8 milioni di auto vendute l'anno.
GENERAL MOTORS - A mettere sotto pressione la Toyota c'è la General Motors che ha annunciato progetti ambiziosi. In Cina prevede di investire 7 miliardi di dollari e raddoppiare le vendite entro il 2015, grazie al lancio di circa 30 nuovi modelli con i marchi Buick e Chevrolet. Inoltre, nei programmi del colosso americano c'è il “rilancio” della Cadillac, fino a farla diventare il secondo marchio del gruppo dopo la Chevrolet. Oggi la Cadillac può contare solo una gamma ristretta di modelli che rende difficile la concorrenza con Audi, BMW e Mercedes anche negli U.S.A. .
VOLKSWAGEN - Nei prossimi 5 anni il gruppo tedesco investirà circa 71 miliardi di dollari per raggiungere i 10 milioni di auto vendute entro il 2018. Un obiettivo che stima di raggiungere vendendo maggiormente nei mercati emergenti come Cina e India, dove può sfruttare l'alleanza con la Suzuki, primo costruttore per numero di auto vendute, e incrementare i profitti, producendo maggiormente fuori dalla Germania dove il costo del lavoro è molto alto.
HYUNDAI-KIA - Negli ultimi dieci anni, il gruppo coreano è passato dalla decima alla quarta posizione, con 5,7 milioni di auto vendute nel 2010. Una crescita dovuta in larga parte ad auto robuste ed economiche che hanno saputo convincere sempre più automobilisti non solo americani (gli U.S.A. restano il secondo maggiore mercato dopo la Cina). A questo bisogna aggiungere che le vendite della Hyundai-Kia vanno a gonfie vele in India e continuano a crescere anche in Europa: nel 2010, nonostante il mercato in calo del 5,5%, le immatricolazioni sono aumentate del 4,2%.
FORD - Unico dei grandi costruttori americani a non aver ricevuto aiuti dall'amministrazione Obama, secondo gli esperti del settore, la Ford ha la tecnologia per colmare il “gap” che la separa dalla General Motors negli U.S.A. e “sottrarre” clienti alla Toyota e ad altri costruttori. Da sempre tra le prime in Europa, la Ford ha annunciato che per rafforzare la sua presenza in Cina entro il 2015 lancerà 15 novità tra nuovi modelli e restyling. L'obiettivo è quello di raggiungere complessivamente 8 milioni di auto vendute l'anno.
(Fonte: www.alvolante.it - 14/6/2011)
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