giovedì 14 luglio 2011

Elkann e Marchionne da Fassino: "Fiat manterrà una presenza strategica a Torino"


La Fiat vuole mantenere «una presenza strategica» a Torino. E anche assicurare «il suo contributo all’interno del tessuto economico cittadino». Lo hanno ripetuto al sindaco John Elkann e Sergio Marchionne, presidente e ad Fiat, nel corso di un incontro di un’ora organizzato all’improvviso ieri a Palazzo Civico. Fassino e Marchionne avevano deciso di incontrarsi subito dopo le elezioni di metà maggio. Ma il turbine di impegni nazionali e internazionali dell’ad Fiat e del sindaco aveva fatto slittare la riunione. Però nella notte di festa di San Giovanni, durante i fuochi d’artificio in riva al Po, i due si erano rivisti e avevano deciso di accelerare i tempi. Così ieri mattina, appena atterrato, di ritorno dagli U.S.A., Marchionne ci ha provato. Un lavoro attento di agenda tra le segreterie ha consentito di trovare il luogo e l’ora giusta: le 14,30. Marchionne ed Elkann sono arrivati entrambi in Grand Cherokee, l’auto che viene usata nelle ultime settimane - insieme al Freemont - per le uscite pubbliche. Fassino, accompagnato dal vice sindaco Tom Dealessandri, lo ha detto subito chiaro: c’è l’impegno dell’amministrazione comunale al «mantenimento degli attuali livelli produttivi e direzionali Fiat a Torino e la piena collaborazione istituzionale con un’azienda che è parte irrinunciabile dell’identità e della storia della città». In sostanza, è il tormentone che agita da anni la vita economica torinese: il futuro di Mirafiori, della testa del gruppo e da due anni anche della ex Bertone. I due manager hanno rassicurato il sindaco, informandolo sulle strategie e sugli sviluppi di partnership con la Chrysler. E probabilmente si è parlato anche dell’imminente sentenza - prevista per sabato - della causa intentata dalla Fiom contro la newco di Pomigliano. Fassino ha risposto illustrando il documento sulle linee di indirizzo programmatico presentato lunedì al Consiglio comunale, che dovrebbe essere approvato oggi. Non è ancora, ovviamente, l’amicizia cameratesca consumata giocando accanitamente a scopa che legava Marchionne e Chiamparino, ma sicuramente l’inizio di una collaborazione che in tempi recenti ha avuto il suo punto più alto nel 2004. Allora, dopo la spaventosa crisi aziendale, Regione, Provincia e Comune avevano rilevato aree dismesse per garantire una produzione a Torino. Quelle aree affidate a una società mista, Tne, sono ora al centro di un contenzioso tra Fiat e città. A fianco del nuovo centro del design del Politecnico, che ospiterà i corsi di Ingegneria per l’auto, dovrebbe sorgere una cittadella commerciale per fornire servizi agli studenti. L’azienda, però, teme che l’insediamento interferisca con le attività industriali che restano a Mirafiori e si è rivolta al Tar impugnando la variante urbanistica approvata dal Consiglio comunale pochi giorni prima delle elezioni. Il vertice di ieri è servito anche per tentare di ricucire senza dover attendere il pronunciamento dei giudici.
(Fonte: www3.lastampa.it - 13/7/2011)

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