mercoledì 2 marzo 2011

Salone di Ginevra 2011: Marchionne a tutto campo sulle prospettive di Fiat-Chrysler


"Quest'anno venderemo oltre 4 milioni di auto e dovremmo farcela nel 2014 a raggiungere l'obiettivo di 6 milioni". Lo ha detto l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, rispondendo ai giornalisti al Salone dell'auto in corso a Ginevra. Il Ceo del gruppo ha parlato un po' di tutto, dallo sbarco in Russia all'integrazione con Chrysler, fino alla nuova Ferrari FF: "Mi piace molto - ha detto Marchionne - . Ne ho già ordinato una bianca. E' una vettura bellissima, con quattro ruote motrici ed è un simbolo sul mercato U.S.A.". Il presidente Fiat, John Elkann, dal canto suo ha detto che "i nuovi modelli che presentiamo a Ginevra, realizzati grazie all'alleanza con Chrysler, ci danno ottimismo e carica".
Fiat all'estero - Il fallimento delle trattative con Sollers (che poi ha trovato un'intesa con Ford) non sembra aver cambiato i piani Fiat per la Russia. Ora si parla di una trattativa in corso con Tangaz, ma i programmi di espansione restano confermati con l'obiettivo di produrre 300mila veicoli nel 2014 e soprattutto di potenziare la rete di assistenza e vendita: "In Russia ci stiamo guardando attorno - ha detto Sergio Marchionne - , parliamo con vari partner, ma non c'è ancora nulla di deciso". Quanto al mercato indiano, "non ci sono problemi, ma solo opportunità". A proposito dell'abbassamento del rating di Fiat S.p.A., deciso dall'agenzia Standard & Poor's, Marchionne ha detto che "era totalmente in linea con le previsioni" e che "non avrà nessun impatto sulla capacità finanziaria del Gruppo".
Vendite 2011 - Buone notizie per il Lingotto sono arrivate dalla Francia, dove il mercato dell'auto è ripartito in maniera decisa con le vendite salite +13,7% e a 204.486 unità a febbraio. Il gruppo Fiat è cresciuto del 9,9% a 7.694 unità vendute. Tale aumento è stato però trainato soprattutto dai marchi controllati, mentre il marchio Fiat si è dovuto accontentare di un +0,5%. Sul futuro a breve, Marchionne ritiene che nel 2011 il mercato italiano dell'auto "andrà peggio rispetto alla nostra previsione di un calo del 5%", mentre per l'Europa dovrebbe essere confermata la flessione stimata intorno al 3%. "I dati di febbraio sono totalmente in linea con quello che mi aspettavo. A marzo - ha aggiunto - il confronto sarà con un periodo in cui c'era ancora la scia degli incentivi. Da aprile invece ci confronteremo con un mercato normale".
Fusione Chrysler e caso Lancia - Marchionne ha detto di non aver cambiato l'auspicio espresso a Natale, di portare la quota della Fiat in Chrysler al 51% entro la fine del 2011. All'"amico americano" il ceo attribuisce il merito del salvataggio di Lancia: "Ormai il problema della Lancia è risolto, le abbiamo dato la sostanza di cui aveva bisogno da anni. Abbiamo avuto la grandissima fortuna con Chrysler di trovare per Lancia una sorella maggiore in Europa. E' sbagliato - ha aggiunto Marchionne - continuare a ragionare in termini di auto italiana e auto americana: questa distinzione sta scomparendo. Dal punto di vista tecnologico c'è una convergenza assoluta di architettura e motorizzazione, quindi parliamo più di stile che di altro. Chrysler ha sempre avuto la fortuna di avere uno stile europeo nonostante abbia origini americane, si tratta di affinarlo. Abbiamo lavorato molto sulla Thema per creare uno stile di guida totalmente europeo. Quella tra Chrysler e Lancia - ha concluso - è la prima di una serie di collaborazioni, di sviluppi di architetture e di scambi di modelli. E' l'unico modo per gestire questo business. Continueremo a sviluppare questi marchi in maniera parallela e congiunta".
Gli obiettivi e Fabbrica Italia - Parlando delle vendite, Marchionne conferma i target: "Quest'anno venderemo oltre 4 milioni di vetture, dovremmo farcela nel 2014 a raggiungere l'obiettivo di 6 milioni". Sull'incidenza negli obiettivi del progetto Fabbrica Italia, che prevede la produzione di 1,4 milioni di vetture, l'Ad Fiat rimanda agli accordi col sindacato: "I progetti sono partiti sia su Mirafiori che su Pomigliano - dice Marchionne -. C'è la partita che si è aperta adesso su Bertone e bisognerà chiudere anche quella per vedere se riusciamo a trovare un accordo. Se riusciamo a farlo andiamo avanti con Fabbrica Italia, se no si ferma tutto". In particolare, sulla trattativa per la ex Bertone (ora Oag) ha aggiunto che la possibilità di portare un nuovo modello Maserati a Grugliasco "è una grandissima opportunità da non perdere per portare avanti il discorso di Fabbrica Italia. C'è però il grandissimo rischio che rimanga tutto insabbiato: è necessario che entrambi le parti lo evitino".
Contratti, da Mirafiori a Melfi - In un'intervista all'inviato del programma Report, Marchionne ha affermato che la Fiat sta valutando la possibilità di esterndere anche a Cassino, Melfi e all'ex Bertone gli accordi già raggiunti a Mirafiori e Pomigliano. Alla domanda se nell'imprenditoria conti solo la testa, il manager italo-canadese ha detto che sta cercando di "mettere assieme testa e cuore". Sollecitato da altri giornalisti presenti, Marchionne ha aggiunto: "I principi che hanno governato gli accordi di Pomigliano e di Mirafiori sono qualcosa che importa alla Fiat e a tutta la realtà industriale italiana. Con ciò è inutile cercare di allargare il discorso a Melfi o a Cassino. Il problema adesso non c'è, non andiamo a crearlo".
Ferrari da record - A Ginevra con Marchionne e John Elkann c'è anche Luca Cordero di Montezemolo per presentare la nuova Ferrari FF, la prima "rossa" a 4 ruote motrici: "Prima della presentazione di oggi a Ginevra abbiamo già venduto tutte le 800 vetture FF che prevedevamo per l'anno 2011", ha detto il presidente di casa Ferrari. In risposta una domanda, Montezemolo ha detto che per la Casa di Maranello non c'è all'orizzonte alcun progetto di quotazione in Borsa. "Il 2010 è stato un anno straordinario - ha aggiunto il presidente - , malgrado la crisi mondiale soprattutto in alcuni mercati. La Ferrari ha registrato un Roe del 16% sul fatturato nonostante gli elevati investimenti in Formula 1, ed ha generato cassa per 600 milioni di euro. Ci siamo autofinanziati su tutto. Anche il 2011 si prospetta bene, malgrado le forti preoccupazioni legate alla situazione geopolitica che influenzeranno il Medioriente".
Montezemolo ha sottolineato "la forte crescita in Cina, dove le vendite di Ferrari erano pari a 300 unità. Il 19 aprile - ha detto - sarò al Salone di Shanghai dove presenteremo la Ferrari FF. L'obiettivo è che diventi in due-tre anni per noi il terzo mercato più importante, dopo gli U.S.A. e l'Europa. Quest'anno apriamo in India. Saremo così in 58 Paesi, eccetto alcuni dell'Africa Centrale siamo presenti dappertutto".
(Fonte: www.repubblica.it - 1/3/2011)

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