lunedì 28 marzo 2011

Andrea Formica: per Fiat Freemont obiettivi ambiziosi (40.000 unità l’anno)


L'obiettivo di Fiat è di vendere 40.000 unità della Freemont ogni anno, nello specifico 20.000 in Italia e 20.000 nel resto d'Europa. Ad annunciare questo ambizioso target è stato Andrea Formica, capo vendite e marketing del Lingotto, che si dice molto ottimista per il futuro del nuovo crossover sette posti marchiato Fiat e realizzato sulla base dell'americanissimo Dodge Journey. La produzione della Freemont partirà questa estate nello stabilimento messicano Chrysler di Toluca, dove viene prodotta anche la Fiat 500 destinata al mercato americano. L'obiettivo delle 40.000 unità non sembra in realtà neanche così irraggiungibile, visto che la Croma, uscita di scena senza troppi rimpianti qualche mese fa, nonostante non fosse stato un modello troppo apprezzato ed elogiato in tutto l'arco della sua produzione, vendeva circa 65.000 unità ogni anno. Inoltre per Formica, l'utilizzo di una piattaforma americana per il nuovo modello Fiat non sarà né nascosta, né verrà sottolineata in una eventuale strategia di marketing. La Freemont potrebbe comunque avere le carte giuste per conquistare una fetta importante della clientela. Tra le caratteristiche che in questo momento sembrano interessare di più il pubblico ci sono l'impostazione alta, da crossover, e l'abbondante spazio offerto dalle importanti misure (4,89 metri di lunghezza, 1,88 m di larghezza e 1,72 m di altezza). Da non sottovalutarre anche la modularità dei 7 posti, con la terza fila di sedili che in caso di necessità scompare a filo sul pavimento, creando così un vano regolare che nelle sua capienza massima può raggiungere i 1.461 litri di ampiezza. Inoltre la seconda fila di seduta può contare anche sul dispositivo "child booster" dotato di un sistema di rialzo dei sedili che permette una seduta comoda e corretta per i più piccoli e nello stesso tempo ottimizza la posizione delle cintura di sicurezza garantendo la massima sicurezza e comodità. Una iniezione di "italianità" arriverà invece dalla gamma dei propulsori turbodiesel, tutti rigorosamente "made in Fiat". La gamma dei propulsori sarà infatti sviluppata dal comparto Fiat PowerTrain (FPT) che metterà a punto per il multi spazio italo-americano i propulsori 2.0 litri turbodiesel della famiglia Multijet, disponibili nelle declinazioni da 140 e 170 CV. La gamma a benzina invece adotterà il motore V6 di origine Chrysler appartenente alla famiglia Pentastar da 3.6 litri e 276 CV, abbinato al cambio automatico del costruttore americano.
(Fonte: www.motori.it - 15/3/2011)

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