Che lo stabilimento polacco di Tychy fosse un impianto modello era già noto da tempo. E l’attenzione e la cura che il gruppo Fiat ha riversato nella struttura della cittadina situata a circa 300 chilometri da Varsavia - gemellata con lo stabilimento di Cassino - sono state premiate con la medaglia d’oro nella classifica mondiale del World Class Manufacturing. L’importante riconoscimento è stato attribuito alla fabbrica polacca grazie alla metodologia di organizzazione del ciclo produttivo nella gestione degli stabilimenti secondo i migliori standard a livello mondiale, considerando fattori come la sicurezza l’ambiente, la manutenzione, la logistica e la qualità. “L’impianto di Tychy - ricordano alla Fiat - è entrato in funzione nel 1975 e nel corso degli anni ha ricevuto importanti investimenti che l’hanno reso una delle più moderne realtà produttive automobilistiche a livello internazionale. Attualmente sono in produzione la Fiat 500, la Abarth 500, la Lancia Ypsilon e la Ford Ka. Oltre a Tychy, in Polonia è presente un altro impianto con la medaglia d’oro del WCM: è quello di Bielsko-Biala, dove si producono i motori diesel 1.3 Multijet e benzina 0.9 Twin Air, che ha ottenuto l’importante riconoscimento lo scorso anno. Dal 2006 ad oggi la quasi totalità degli stabilimenti Fiat è stata coinvolta nel World Class Manufacturing e 58 di essi hanno ricevuto, nel corso di questi anni, almeno un riconoscimento dalla WCM Association, a dimostrazione che la struttura produttiva del Gruppo è costantemente migliorata e ha raggiunto sempre di più una dimensione competitiva di assoluto rilievo”. Il sistema di attribuzione del riconoscimento prevede una serie di valutazioni periodiche da parte di auditor certificati per verificare i risultati ottenuti dallo stabilimento, al termine delle quali viene assegnato un punteggio tra 0 e 100, con tre step intermedi (Bronze, Silver e Gold), prima del conseguimento finale del World Class Level. E sempre con la medaglia d’oro del WCM erano stati premiati recentemente gli stabilimenti della Tofas a Bursa, in Turchia, e quello napoletano di Pomigliano d’Arco.
(Fonte: www.repubblica.it - 13/12/2013)
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