«La crisi dell'economia internazionale e le difficoltà del mercato automobilistico europeo non consentono al momento di fornire indicazioni su futuri investimenti». E' quanto è stato diffuso dal Lingotto in una nota della Fiat, al termine dell'incontro tra Sergio Marchionne e i sindacati sul futuro del Gruppo. «Informazioni sul piano prodotti/stabilimenti saranno comunicati in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2012» e quindi a fine ottobre. «La delicatezza di questo periodo di cui è impossibile prevedere l'evoluzione impone a tutti la massima cautela nella programmazione degli investimenti» si legge ancora nel comunicato. L'azienda «pur nei ristretti limiti di manovra concessi dalla situazione economica ha confermato la scelta di contenere gli effetti sociali della congiuntura favorevole attraverso l'utilizzo della cassintegrazione evitando interventi strutturali sulla forza lavoro». Marchionne ha poi ribadito ai sindacati che non ha intenzione di «mollare»: «Se pensassi che l'Italia fosse una battaglia persa non sarei qui», ha ripetuto. Tuttavia, «per confrontarsi con la concorrenza internazionale è indispensabile che venga garantito il rispetto e la condivisone, da parte di tutti, delle condizioni a suo tempo concordate tra l'azienda e i sindacati nel contratto collettivo di lavoro di gruppo», ha sottolineato ancora precisando che «oggi è quasi impossibile lavorare in una situazione di assoluta incertezza per quanto riguarda l'applicazione di norme di legge e di contratto». In attesa di conoscere i prossimi investimenti del Lingotto, di sicuro c’è che lo Fiat di Piedimonte San Germano, vicino a Cassino, nel frusinate, è salvo: non chiude e non sarà accorpato con Pomigliano. Lo ha garantito Marchionne all'incontro tra azienda e sindacati che hanno chiesto lumi sul futuro, sottolineando che tra poco Delta uscirà di produzione e Giulietta è l'unico modello che si sta fabbricando ormai da tre anni.
(Fonte: www3.lastampa.it - 1/8/2012)
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