venerdì 31 agosto 2012

Serbia: in arrivo i finanziamenti governativi a Fiat per lo stabilimento di Kragujevac


Fiat ha rinegoziato gli accordi con il governo serbo per la joint venture relativa allo stabilimento di Kragujevac, dove viene costruita la 500L. La Serbia pagherà 50 milioni di euro entro il 2012 e i restanti 40 milioni nel 2013: il nuovo governo insediato in luglio ha così trovato una soluzione alle problematiche emerse nei mesi scorsi, che avevano minacciato di rallentare il completamento delle opere e la messa a regime dello stabilimento, che impiegherà 2.400 persone arrivando ad assemblare 200.000 vetture l'anno.
Pagamento in due tranches - Il governo serbo possiede il 33% della joint venture con Fiat (il cui valore complessivo ammonta a un miliardo di euro) che ha portato alla nascita della fabbrica di Kragujevac. Secondo i nuovi termini dell'accordo, il partner pubblico pagherà entro l'anno a Fiat 50 milioni di euro, vale a dire il 55% dei 90 milioni che deve versare in base all'intesa vigente. Il pagamento verrà effettuato dopo la revisione del budget prevista per il mese di settembre, mentre come detto in precedenza la somma rimanente verrà erogata l'anno prossimo: secondo quanto dichiarato da un portavoce dell'esecutivo, il precedente governo non aveva incluso nelle voci di spesa previste per l'anno in corso il pagamento in favore di Fiat.
Nei prossimi giorni Marchionne in Serbia - Belgrado ha rassicurato i vertici del Lingotto circa il completamento della strada a quattro corsie che collega lo stabilimento all'autostrada, con l'obiettivo di evitare ritardi per l'assemblaggio delle vetture: i lavori per la nuova arteria (mancano pochi chilometri al suo completamento) erano stati ritardati dall'incremento dei costi. L'ad Sergio Marchionne si recherà personalmente in Serbia nei prossimi giorni per verificare nel dettaglio i progressi. Per la fabbrica l'obiettivo di produzione è quello di 30.000 esemplari da assemblare entro la fine del 2012. La 500L sarà disponibile già da settembre in Italia a partire da 15.550 euro, con motorizzazioni benzina 1.4 da 95 CV, Twinair 0.9 da 105 CV e diesel 1.3 Mjet da 85 CV.
(Fonte: www.quattroruote.it - 30/8/2012)

giovedì 30 agosto 2012

Grugliasco pronta alla produzione delle berline Maserati, ma gli altri stabilimenti?


ITALIA, FUTURO ANCORA INCERTO - Con la nuova Maserati Quattroporte, che sarà presentata al Salone di Parigi in programma a fine settembre, lo stabilimento ex Bertone di Grugliasco, alle porte di Torino, dove verrà prodotta dal mese di novembre, è pronto a riaprire le porte. Come riportato dall'agenzia di stampa Reuters, i lavori di adeguamento dello stabilimento sono praticamente conclusi e gli operai potranno tornare a lavorare già nel mese di settembre. Se da Grugliasco giungono buone notizie, l'incertezza regna sovrana sugli altri stabilimenti italiani della Fiat. Con il perdurare della crisi del settore auto in Europa, le fabbriche stanno lavorando a ritmi ridotti e non rassicurano le dichiarazioni rilasciate da Sergio Marchionne a luglio durante la presentazione della nuova 500L: “Se le attuali capacità d’assorbimento in Europa resteranno uguali nei prossimi 24-36 mesi, dovremo tagliare uno stabilimento italiano”.
MELFI, LA SALVEZZA ARRIVA DA ORIENTE? - Lo stabilimento di Pomigliano d'Arco, dove viene prodotta la nuova Panda, non verrà toccato dato che è stato recentemente ristrutturato. Difficile che si intervenga su Mirafiori perché legato all'intera storia della Fiat. Esclusi questi due, la spada di Damocle potrebbe abbattersi su quello di Melfi o Cassino. A preoccupare i lavoratori di Melfi, dove oggi viene assemblata la Punto, sarebbero le indiscrezioni su un ennesimo rinvio del nuovo modello: dopo essere slittata al 2014, l'erede della Punto potrebbe non arrivare prima del 2015. Un ritardo che, però, potrebbe spianare la strada a una collaborazione con la Mazda per lo sviluppo congiunto della nuova utilitaria costruita proprio in Italia. 
CASSINO, SI LAVORA "A SINGHIOZZO" - Alla Fiat di Cassino, invece, dove al momento vengono costruite le berline a cinque porte del gruppo torinese, Alfa Romeo Giulietta, Fiat Bravo e Lancia Delta, per tutto l'autunno si andrà avanti con due giorni di stop al mese per far fronte al calo delle vendite. Un problema, la contrazione della domanda di nuove auto, al quale non è rimasta immune neanche la piccola Panda, tanto che la Fiat ha deciso di prolungare il periodo di ferie dello stabilimento di Pomigliano d'Arco fino al 31 agosto. Al momento non sarebbero previsti “tagli” alla produzione durante l'autunno, ma ogni futura decisione verrà presa in base alle vendite che si registreranno a settembre.
MIRAFIORI, ANCORA TUTTO FERMO - Mirafiori, infine, dove oggi viene costruita la sola Alfa Romeo MiTo, vive in uno stato di limbo. Stando ai piani presentati da Marchionne, qui verrà assemblata la cosiddetta Fiat 500X, l'erede dell'attuale Sedici, a partire dalla fine dell'anno prossimo e, nel corso del 2014, una “gemella” per il marchio Jeep. Ad oggi, però, l'installazione delle nuove linee di assemblaggio non è ancora iniziata e il gruppo torinese non avrebbe ancora indicato una data per l'inizio dei lavori. In recenti dichiarazioni, Marchionne ha riferito che ogni decisione sugli impegni ed investimenti della Fiat in Italia verrà comunicata in occasione della presentazione del conto economico del terzo trimestre a fine ottobre. Non resta che aspettare, speranzosi.
(Fonte: www.alvolante.it - 28/8/2012)

mercoledì 29 agosto 2012

Maserati: la nuova Quattroporte sorpresa negli ultimi test


I tecnici la definiscono “sperimentazione su strada” ed è la fase che la nuova Maserati Quattroporte sta attraversando prima di debuttare, verosimilmente, al Salone di Detroit del prossimo gennaio. I test che porteranno alla validazione finale dell’affidabilità e della dinamica del veicolo dell'ammiraglia sono iniziati a Modena e a Maranello, dove i muletti macineranno chilometri per tre mesi. Le sessioni successive si terranno principalmente vicino a Torino, presso il "proving ground" di Balocco (con periodi di test estremi nei climi caldi e freddi, dal Sud Africa alla Lapponia) e in prossimità dello stabilimento ex Bertone di Grugliasco, dove le linee di produzione sono state messe in funzione per assemblare le prime auto di pre-serie. A regime l’impianto dovrebbe sfornare 50.000 vetture all’anno, in cui però sono compresi anche gli esemplari della “baby Quattroporte”, una berlina più piccola dell’ammiraglia che andrà a competere con le principali protagoniste del segmento E: Audi A6 e A7, BMW Serie 5, Mercedes Classe E e CLS, Lexus GS, Infiniti M. Una categoria cui appartiene anche la Lancia Thema, accomunata alla nuova Maserati Quattroporte dalla piattaforma della Chrysler 300, che il Tridente ha adottato per la sua portabandiera come base a cui abbinare sospensioni, motori e trasmissioni all’altezza del comportamento dinamico richiesto ad una Maserati. Al classico V8 di origine Ferrari si aggiungeranno probabilmente un 6 cilindri turbodiesel e un nuovo V6 turbo a benzina accoppiati, a seconda delle versioni, al cambio automatico ad 8 rapporti, alla trazione integrale e all’evoluzione del sistema di sospensioni attive Sky Hook.
(Fonte: www.omniauto.it - 28/8/2012)

martedì 28 agosto 2012

Ferrari F70: esordio al Salone di Parigi?


Della “Ferrari delle Ferrari” si parla da molto tempo, almeno da quel lontano 2004 che ha visto uscire dai cancelli di Maranello l’ultima delle 399 Ferrari Enzo. Numerosi avvistamenti di muletti in avanzata fase di test e voci sempre più insistenti danno per certa la presenza della nuova Ferrari F70, questo il nome in codice della supercar emiliana “elettrificata”, già al prossimo Salone di Parigi (29 settembre - 14 ottobre 2012). L’ipotesi appare fondata, visto che l’evento parigino è stato già in passato teatro per la presentazione della Enzo e della famosa Testarossa, ma ancor più perché la concorrenza dell’annunciata Porsche 918 comincia a diventare pressante.
V12 + KERS DA OLTRE 900 CV - Già annunciata nel 2010 da Sergio Marchionne, la Ferrari F70 porrà qualche problema di naming, visto che l’appellativo Enzo ha già raggiunto il massimo della rappresentatività per le Rosse. Ma al di là del nome che verrà svelato a Parigi è ormai chiaro che la nuova Enzo sarà una supercar coi fiocchi, degna erede di una tradizione avviata nel 1984 dalla Ferrari 288 GTO, dotata di motore V12 aspirato e sistema ibrido KERS da 120 CV per una potenza complessiva superiore ai 900 CV. Con un peso stimato inferiore ai 1.200 kg la Ferrari F70 potrà quindi entrare in quell’empireo dell’automobilismo fino ad ora riservato alla Bugatti Veyron e poche altre, quello delle hypercar estreme.
IPOTESI DI STILE DALL’AUSTRALIA - A parte qualche foto spia abbondantemente camuffata, nulla è finora trapelato sulle forme della Ferrari F70, che molto probabilmente sarà l’ennesimo capolavoro di design in collaborazione fra Centro Stile Ferrari e Pininfarina. Il mistero che circonda la nuova Enzo ha spinto numerosi designer ad ipotizzarne l’aspetto finale. L’ultimo in ordine di tempo è l’australiano David Williams, che ha proposto la sua interpretazione della supercar italiana. Il risultato è una serie di disegni che ritraggono la Ferrari F70 come un’evoluzione della Enzo con chiare influenze da 458 Italia e dall’esemplare unico P4/5 by Pininfarina.
(Fonte: www.omniauto.it - 27/8/2012)

lunedì 27 agosto 2012

Fiat: rinvio al 2015 per la nuova Punto?


La pessima situazione del mercato dell'auto in Italia e in Europa potrebbe spingere Fiat a rinviare al 2015 la produzione della nuova Punto. Lo riferiscono all'agenzia di stampa Radiocor fonti del settore automotive. Fiat "non conferma" la notizia e rimanda al nuovo piano industriale di prodotti e utilizzo degli impianti che l'ad Sergio Marchionne intende annunciare a fine ottobre, in occasione della trimestrale. Inizialmente la nuova Punto doveva vedere la luce nel 2013, ma già nei mesi scorsi erano circolate indiscrezioni secondo cui sarebbe slittata al 2014. A giugno Marchionne aveva detto che il progetto della nuova Punto "è uno di quelli che stiamo riconsiderando". Le fonti hanno anche indicato, tra gli stabilimenti maggiormente a rischio di Fiat in Italia, quello di Cassino. Le fonti spiegano che la produzione di Cassino, dove vengono assemblate Fiat Bravo, Alfa Romeo Giulietta e Lancia Delta, "è modesta e potrebbe essere accorpata a un altro stabilimento". Pomigliano, invece, "non è in pericolo considerando gli elevati investimenti realizzati dopo che l'impianto è stato scelto per la produzione della nuova Panda, mentre Mirafiori rappresenta un simbolo troppo forte". Le fonti aggiungono che a Melfi è prevista la produzione della nuova Punto e nel sito ex Bertone di Grugliasco un modello Maserati. Soffermandosi sui nuovi prodotti che Fiat intende lanciare nei prossimi anni, le fonti hanno indicato che nel 2013 dovrebbe iniziare la produzione della 500L a 7 porte e, verso fine anno, la 500X, il modello erede della 16, che non sarà comunque sul mercato prima del 2014. Sempre nel 2014 è prevista la Giulia, mentre nel 2015 dovrebbero essere assemblate la nuova Punto e la Mito. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha ribadito che è previsto un incontro con l'ad Marchionne, con data ancora da stabilirsi. Al Lingotto osservano che "la data non è stata ancora fissata" e non si può quindi dire se l'appuntamento potrà verificarsi entro la fine di questo mese. Il manager italo-canadese non è in Italia in questi giorni.
(Fonte: www.repubblica.it - 24/8/2012)

domenica 26 agosto 2012

L'esperienza lo dimostra: rinverdire i fasti di marchi prestigiosi è possibile (e redditizio...)


In un panorama automobilistico globalizzato, dove le sinergie produttive sono d'obbligo per consentire la sopravvivenza anche dei gruppi potenzialmente più forti, i rischi di omologazione e di appiattimento dei contenuti dell'offerta sono evidenti, con difficoltà crescente a differenziare i prodotti e ad attrarre clientele anch'esse tendenti ad atteggiamenti conservatori. I marchi, la loro storia e il loro potenziale d'immagine, rappresentano dunque un valore assolutamente non trascurabile e le tante operazioni di "recupero" e di rilancio alle quali abbiamo assistito negli anni lo stanno a dimostrarlo. Abbandonati da proprietari in crisi o in perenne dissesto economico, tanti nomi blasonati sono riusciti a vivere seconde e terze vite, riportando al successo bandiere gloriose che rischiavano di essere ammainate per sempre. Esempio eclatante, all'inizio degli anni Duemila, il successo del redivivo marchio Mini targato BMW, ma anche la straordinaria campagna acquisti della Volkswagen, iniziata a suo tempo con il recupero di Audi, abbandonata dalla Mercedes, per proseguire in un incredibile crescendo che ha visto conquiste prestigiose, dalla Lamborghini alla Bugatti, dalla Bentley alla stessa Porsche, fino alla Italdesign di Giugiaro. Una politica che ha pagato in contanti un gruppo oggi sparato verso la vetta della leadership mondiale. Ma a rivitalizzare marchi altrimenti destinati alla scomparsa sono scesi in campo negli ultimi anni aziende e costruttori dei paesi asiatici emergenti. In evidenza l'indiana Tata che, nel 2008, a fronte delle difficoltà del colosso Ford, ha acquisito per 2,3 miliardi di dollari Jaguar e Land Rover, come dire un pezzo importante di storia dell'auto e di quell'industria britannica di settore che ha segnato tappe decisive. Oggi le lussuose sportive inglesi e le icone del fuoristrada sono così tornate ad occupare un posto di riguardo nelle rispettive categorie, alla ribalta con modelli come la Range Evoque o la prossima F-Type, erede della mitica E. Colpo grosso anche per i cinesi della Geely che nel 2010 sono riusciti a mettere le mani sulla svedese Volvo, acquistando un potenziale tecnologico che nel prossimo futuro potrà essere riversato anche su modelli più popolari destinati ai mercati in via di sviluppo. Tornando ai marchi britannici, favorevoli i risultati per l'Aston Martin, entrata nell'universo Ford e poi acquistata da una cordata capeggiata da David Richards, mentre più complessa è la vicenda della Lotus, passata più volte di mano per arrivare agli attuali proprietari malesi, ma comunque con interessanti possibilità future se si riuscirà a sviluppare un fitto programma di nuovi prodotti già impostati. E qualche segnale viene anche da MG, il celebre blasone delle più classiche spider d'Oltremanica, che torna a dare segni di vita dopo un lungo oblio seguito all'acquisto da parte della cinese Shanghai Automotive. Tanti, dunque, i "salvataggi" e le nuove prospettive nel segno di una memoria che non vuole arrendersi al confino nei musei ma che, anzi, dimostra come un pedigree illustre è in grado di confrontarsi al meglio con l'attualità. Purtroppo, però, a fronte di una realtà nel complesso positiva, bisogna registrare anche qualche dolorosa sconfitta, come nel caso della svedese Saab, costretta alla chiusura dopo l'insuccesso del tentativo targato Spyker e le tramontate speranze di trovare qualche investitore cinese. Nell'ambito dei grandi gruppi continuano, invece, a svolgere un forte ruolo d'immagine marchi sportivi legati ai prodotti di fascia medio-bassa, come Abarth per Fiat e Gordini per Renault, mentre, per restare in Francia, si parla del ritorno in campo a breve di Alpine, con una compatta granturismo dagli accenti corsaioli.
(Fonte: www.repubblica.it - 24/8/2012)

sabato 25 agosto 2012

Prime immagini dei brevetti della Fiat 500XL


La Fiat 500XL dovrebbe debuttare al prossimo Salone di Parigi, in programma tra il 29 settembre ed il 14 ottobre. L'arrivo sul mercato, invece, è previsto per la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Intanto Carscoop ha appena diffuso le prime immagini dei brevetti ufficiali della monovolume, che permettono di avere un’anticipazione del design definitivo della nuova compatta Fiat. La Fiat 500XL è di fatto una versione allungata della 500L, vettura debuttante in marzo al Salone di Ginevra 2012. I tratti in comune saranno numerosi, sia a livello estetico che a livello meccanico: per quanto riguarda lo stile le similitudini sono evidenti dalle immagini dei brevetti, con la 500XL che si distingue per una coda più sporgente rispetto alla L. Grazie alla scelta estetica, la monovolume avrà una maggiore abitabilità interna, con l'aggiunta di una terza fila di sedili. La Fiat 500XL sarà così una delle più compatte vetture a sette posti sul mercato e una capienza del bagagliaio logicamente più ampia rispetto alla versione a cinque posti. Anche a livello meccanico le due vetture saranno molto simili, condividendo lo stesso pianale e la medesima gamma di motorizzazioni. Si tratta dei due benzina 1.4 litri aspirato da 95 cavalli e 0.9 TwinAir bicilindrico turbo da 105 cavalli, a cui si aggiunge il turbodiesel 1.3 litri da 85 cavalli.
(Fonte: http://carscoop.blogspot.com - 12/8/2012)

venerdì 24 agosto 2012

Car and Driver: nuove foto della Fiat 500E


La notizia circola da settimane e ora trova una conferma in più: Fiat sarebbe in procinto di presentare, mettendola su strada, una nuova versione della 500, quella elettrica, entrando con questa versione in una parte del mercato - quello delle auto 100% green - che era stato accantonato se non trascurato dalla casa torinese. Con la 500E, che beneficia dell'esperienza maturata da Chrysler nello sviluppo dei veicoli elettrici, lo scenario starebbe però per cambiare, anche se - come anticipa la rivista specializzata americana «Car and Driver», che pubblica alcune foto di Brian Williams KGP - la commercializzazione dovrebbe essere riservata, almeno per il momento, agli U.S.A. . La strategia commerciale, sempre secondo il magazine U.S.A., potrebbe essere quella di utilizzare la 500E non solo per competere con le altre "piccole" e compatte elettriche in arrivo nelle concessionarie degli Stati Uniti, ma anche quella di imprimere una svolta alla mission dell'intera famiglia 500 che, sempre secondo gli analisti di «Car and Driver», diventerebbe una vettura ancora più funzionale e molto competitiva sul fronte di emissioni e consumi. La 500E, che potrebbe debuttare in occasione del Salone di Detroit agli inizi del 2013, diventerebbe così una delle ambasciatrici del «nuovo corso» del Gruppo Fiat-Chrysler anche sul fronte ambientale e dell'innovazione tecnologica, permettendo di attirare fasce di clientela oltre a quelle che già hanno fatto diventare la Fiat 500 un modello «cool» negli Stati Uniti. La certezza della fase ormai conclusiva dei collaudi e del fatto che la vettura fotografata corrisponde alla vettura definitiva è data dalla completezza degli interni, in cui spicca il logo 500E sulla plancia e in cui la normale leva del cambio è stata sostituita da una pulsantiera per la selezione delle modalità di marcia. «Car and Driver» precisa anche che gli scudi paraurti definitivi della nuova elettrica Fiat corrisponderanno (fatta salva la finitura estetica) a quelli del prototipo fotografato, con una specifica foratura destinata al raffreddamento delle batterie e dell'unità elettrica di trazione. Il magazine U.S.A. ha, infine, anticipato che sotto la carrozzeria della 500E «pulseranno» batterie agli ioni di litio per il motore da 100 cavalli.
(Fonte: www.caranddriver.com - 11/8/2012)

giovedì 23 agosto 2012

Alfa Romeo 4C (2): l'esordio a Detroit 2013?


Nel bel mezzo di questo agosto torrido le voci sul suo conto sono tornate a infittirsi, segno che qualcosa si sta muovendo intorno all'Alfa Romeo 4C. Nei giorni scorsi è stato il turno delle indiscrezioni sulla variante scoperta della sportiva, che dovrebbe avere una carrozzeria targa. Oggi torniamo sull'argomento, perché ci sono (finalmente) novità anche per il modello di serie: la sua anteprima mondiale sembra essere in programma per gennaio, al Salone di Detroit.
In vendita a fine primavera - Presentata come prototipo al Salone di Ginevra nel 2011, la 4C tornerà dunque alla rassegna elvetica del prossimo marzo in veste di serie, celebrando così il debutto europeo nelle sue forme definitive. La due posti a motore centrale del Biscione diventerà una realtà commerciale nei mesi successivi: il lancio sui mercati internazionali dovrebbe avvenire nella tarda primavera del 2013.
Indicativo il debutto americano - La scelta di Detroit come sede della presentazione non è certo una circostanza casuale. Al contrario, il debutto americano è un chiaro indizio di quello che sarà il baricentro commerciale per un modello del genere, tutto spostato sull'altra sponda dell'Atlantico. Sia la versione coupé che l'ipotetica scoperta, attesa a circa un anno e mezzo di distanza dalla prima, troveranno negli Stati Uniti il loro mercato di riferimento.
(Fonte: www.quattroruote.it - 22/8/2012)

mercoledì 22 agosto 2012

Alfa Romeo 4C (1): la variante scoperta sarà una "targa"?


Una carrozzeria "targa": questa sarebbe la soluzione a cui si pensa per la variante scoperta dell'Alfa Romeo 4C, prototipo che ha scaldato i cuori degli alfisti al Salone di Ginevra del 2011 e che ancora non è stato tradotto in una variante di serie.
Gli U.S.A. nel mirino - Secondo indiscrezioni, la derivata della sportiva compatta potrebbe puntare proprio sulla suddetta soluzione per il tetto. L'ipotetica "4C Targa", qualora dovesse prendere corpo, è attesa per il 2015 e avrà negli Stati Uniti il suo bacino commerciale di riferimento.
Solo voci, per ora - Il modello, dati i suoi obiettivi di vendita non certo in grado di spostare le sorti della Casa, avrà il compito di contribuire essenzialmente sul piano dell'immagine al futuro dell'Alfa Romeo. Proprio per questa ragione bisogna prendere le voci in questione con tutte le cautele del caso: negli ultimi tempi i cambiamenti di programma sono all'ordine del giorno per il marchio del Biscione.
L'idea non è nuova - Non è del resto la prima volta che si parla di una proposta di sportiva con analoghe caratteristiche tecniche in riferimento al Gruppo Fiat. In tempi recenti si era parlato della possibilità di vedere una spider simile con il marchio Abarth, ma poi il progetto venne abbandonato: la 4C targa raccoglierebbe in un certo senso il testimone di questo modello dello Scorpione che non ha mai visto la luce.
(Fonte: www.quattroruote.it - 21/8/2012)

martedì 21 agosto 2012

U.S.A.: in autunno arriverà la Fiat 500 Turbo


Negli Stati Uniti la gamma Fiat si allarga con l'introduzione della 500 Turbo, una variante dall'intonazione sportiveggiante equipaggiata con il quattro cilindri di 1.4 litri MultiAir Turbo da 135 cavalli e 200 Nm di coppia massima, abbinato al cambio manuale a cinque marce e a semiassi maggiorati. La nuova 500 si distingue per l'inedito scudo paracolpi anteriore, più pronunciato e con prese d'aria maggiorate, per i fari con la parte interna nera, le minigonne specifiche, i fanali posteriori con le cornici nere, il paraurti e lo spoiler posteriore e per il terminale di scarico sportivo.
In vendita quest'autunno - La Fiat 500 Turbo monta un impianto frenante maggiorato con dischi anteriori autoventilanti da 280 mm di diametro e pinze dipinte di rosso. I cerchi di lega leggera hanno un diametro di 16 pollici. Naturalmente sono state adeguate alle rinnovate prestazioni anche le sospensioni e lo sterzo, derivati da quelli della 500 Sport. La Fiat 500 Turbo arriverà nelle concessionarie Fiat nordamericane il prossimo autunno a un prezzo suggerito dal Costruttore di 19.500 dollari, escluse le eventuali spese di trasporto (700 dollari).
(Fonte: www.quattroruote.it - 18/8/2012)

lunedì 20 agosto 2012

Kragujevac, al via l'export della Fiat 500L


A Kragujevac, 150 chilometri a sud di Belgrado, sede del nuovissimo stabilimento serbo di Fiat, ormai si serve un buon caffè espresso ma la pausa di Ferragosto, all’italiana, qui non è stata sdoganata. Anzi, nella settimana in cui l'Italia è ferma la cittadina serba è in gran fermento per l'avvio dell'esportazione della nuova «500L», la monovolume che il Lingotto ha appena iniziato a produrre nel Paese balcanico. Scortato dalla polizia, è partito il primo treno composto da sedici vagoni con a bordo 206 vetture «Made in Serbia» alla volta del porto montenegrino di Bar. Qui le «500L» saranno caricate su navi italiane che le porteranno fino a Salerno, da dove in futuro le auto saranno smistate anche per l’America. Presto al porto di Bar arriveranno 14 treni a settimana. Questa è la prima tappa reale di un viaggio ideale iniziato oltre tre anni fa, quando il governo di Belgrado e Sergio Marchionne, l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, si unirono in matrimonio. Ma, come talvolta accade anche alle coppie più solide, l'arrivo del primo figlio rischia di incrinare gli equilibri tra i due genitori. Così la stampa locale ha scoperto che, proprio quando il nuovo stabilimento di Kragujevac - un investimento da circa un miliardo di euro - inizia a sfornare la sua creatura, gli italiani sarebbero «irritati» per il comportamento del governo serbo che di Fiat Srbija è socio al 33%. Il Lingotto si è astenuto da dichiarazioni ufficiali, ma il malcontento italiano è stato confermato dal sindaco di Kragujevac, Veroljub Stevanovic: «Fiat ha tutto il diritto di essere irritata con il nostro Paese», ha detto. La cittadina rischia il tilt poiché non sono state ancora realizzate le due nuove strade concepite per servire la maxi-fabbrica destinata ad essere raggiunta ogni giorno da decine di Tir carichi di componenti, provenienti soprattutto dall’Italia. Non solo: Belgrado - che secondo i patti dovrebbe contribuire con 200 milioni di euro - non ha pagato la tranche di 60 milioni prevista per il 2011. E il neo-ministro dell'Economia, Mladjan Dinkic, ha dichiarato che questi soldi «non sono stati nemmeno messi a budget». D'altra parte Fiat ha di che rallegrarsi della buona volontà dimostrata dai sindacati serbi, i quali hanno accettato di sperimentare, per sei mesi, il nuovo orario di lavoro suddiviso in due turni giornalieri più lunghi - da dieci ore di cui una di pausa, invece che otto -, ma con tre giorni di riposo settimanale invece che due. Per Fiat si tratta di un'innovazione cruciale in termini di produttività. Zoran Mihajlovic, vicepresidente della Confederazione serba dei sindacati autonomi, si aspetta però «più che una rivoluzione, diversi problemi». Al momento la fabbrica sforna 50 vetture al giorno, che dovrebbero arrivare a 550 entro fine anno. Allora «avremo problemi: i nostri operai sono giovani, ma i turni in dieci ore sono molto faticosi», spiega Mihajlovic. Ciononostante, «dovevamo provare: oggi il primo problema della Serbia è il lavoro», ha decretato il sindacalista.
(Fonte: www.ilmessaggero.it - 17/8/2012)

domenica 19 agosto 2012

Ralph Gilles (SRT) su Twitter: la "toy car" di Marchionne è una Dodge Challenger SRT


Sergio Marchionne, non è una novità, da anni è impegnato sui due lati dell'Atlantico. Fiat e Chrysler dipendono dalle sue decisioni e il manager che deve pensare sempre in italiano ed in inglese da tempo è sotto pressione. Ma evidentemente si toglie degli sfizi. L'ultimo rumor è trapelato da Twitter, dove Ralph Gilles, presidente della divisione SRT e responsabile del design del gruppo Chrysler, ha cinguettato: "@driveSRT ever wonder what Sergio Marchionne Drives on the weekends...". Marchionne quindi quando è a Detroit, come vedete nelle foto, guiderebbe una poderosa Dodge Challenger SRT, la muscle car di punta del marchio americano. Forte di un carisma vintage e di un V8 Hemi di 6.4 litri da 470 cavalli, capace di coprire lo 0-100 km/h in 4". Una scelta originale, strizzando anche l'occhio al mercato. Marchionne negli U.S.A. è molto apprezzato, risultando quindi un ottimo testimonial "casalingo".
(Fonte: www.auto.it - 16/8/2012)

sabato 18 agosto 2012

Chrysler: lo stabilimento di Dundee respinge la proposta di contratto aziendale


I dipendenti dello stabilimento Chrysler di Dundee, in Michigan, hanno respinto la proposta di contratto specifico per l'impianto, ma la casa di Auburn Hills controllata da Fiat ha garantito che non ci sarà alcun impatto sulle attività produttive. E' quanto si legge sulla Detroit Free Press, dove si ricorda che l'impianto è dedicato alla produzione di propulsori per diversi modelli Chrysler. In particolare, dalle linee produttive escono il motore da due litri di cilindrata Tigershark per la Dodge Dart, primo modello frutto della piena collaborazione tra Fiat e Chrysler, e il propulsore da 1,4 litri per la Fiat 500 prodotta a Toluca, in Messico. A Dundee, dove sono impiegati 688 dipendenti, di cui 581 iscritti allo United Auto Workers, vengono anche assemblati i motori da 2 e 2,4 litri montati su Jeep Compass e Patriot, Dodge Avenger e Journey, Chrysler 200 e 200 Convertibile. "Non abbiamo intenzione di riaprire i negoziati. Avevamo raggiunto un accordo con i sindacati e ci aspettavamo venisse ratificato. Ora spetta al sindacato locale capire cosa fare", ha dichiarato il portavoce di Chrysler Group, Jodi Tinson, al quoditiano di Detroit. "Non ci sarà nessun impatto sulla produzione", ha inoltre aggiunto il portavoce, fugando ogni ipotesi di problemi soprattutto per la Dodge Dart, in piena fase di lancio negli Stati Uniti, visto che la sua produzione è stata avviata il 7 maggio e ora sono in atto le consegne ai concessionari. Il Detroit News, secondo cui il 73% dei lavoratori ha votato contro il contratto, ha sottolineato come gli stabilimenti rappresentati dal sindacato UAW abbiano contratti di lavoro specifici, che coprono alcune questioni e integrano il contratto nazionale di quattro anni, approvato lo scorso autunno. Lo stabilimento di Dundee è sottoposto al contratto nazionale solo dallo scorso settembre, quando l'organizzazione Local 723 ha prima votato a favore di uno sciopero, situazione esclusa categoricamente dall'accordo di salvataggio del 2009 approntato da Fiat e amministrazione Obama, e poi a favore del coinvolgimento nelle trattative per il rinnovo contrattuale a livello nazionale. In precedenza la fabbrica godeva di un accordo separato, concepito appositamente per riflettere gli elevati standard della sua forza lavoro. La produzione è stata avviata solo nell'ottobre del 2005 nella parte nord del complesso industriale, seguita successivamente dalla parte sud. Da quando l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, ha siglato l'accordo di alleanza tra il Lingotto e Chrysler, nell'impianto sono stati investiti 179 milioni di dollari per avviare la produzione del motore da 1,4 litri per la Fiat 500 a partire da novembre 2010 e aggiungere nel corso di questo mese un secondo turno lavorativo. Nell'ottobre del 2010 sono stati poi investiti ulteriori 150 milioni di dollari per aumentare la capacità produttiva e realizzare nuovi motori, tra cui il Tigershark destinato alla Dart. Lo stabilimento, che figurava tra le fabbriche destinate alla chiusura prima della decisione di Marchionne di continuare a investire risorse, è stato ridenominato lo scorso gennaio Dundee Engine Plant. In precedenza era noto con il nome Global Engine Manufacturing Alliance (GEMA), in quanto frutto di una joint venture tra Chrysler, Hyundai e Mitsubishi.
(Fonte: http://borsaitaliana.it - 17/8/2012)

venerdì 17 agosto 2012

Elogi dal Giappone alla produzione snella "Made in Chrysler"


Fa piacere che su Japan Today, sito di notizie giapponese, un articolo elogi la tecniche produttive di Chrysler e, di conseguenza, di Fiat. La rinascita della società americana parte da tanti piccoli aggiustamenti nel modo di produrre, secondo le tecniche dei maestri giapponesi della "lean manufacturing", adattate alla realtà americana. La WCM Academy (dove WCM sta per World Class Manufacturing) non ha per stella polare la tecnologia e l’automazione, ma i lavoratori, l’ambiente di lavoro, le motivazioni. La fabbrica Chrysler Jefferson North è molto diversa da quello che era prima: è luminosa, pulita, con colori riposanti e immagini sorridenti. É diventata una fabbrica dove, dicono gli operai, fa piacere lavorare. E questo malgrado i salari siano di molto inferiori a quello che erano prima del fallimento della vecchia Chrysler. Le vendite vanno bene e tre anni dopo la crisi la quota di mercato è andata risalendo, aiutata non solo dai nuovi modelli, ma anche da una rivoluzione interna alla fabbrica che ha innalzato la qualità e la "job satisfaction".
(Fonte: www.japantoday.com - 16/8/2012)

giovedì 16 agosto 2012

Anche Lancia avrà un SUV su base Jeep?


Nel programma industriale del matrimonio tra Fiat S.p.A. e Gruppo Chrysler c’è spazio per un SUV Lancia? Secondo alcune chiacchiere, il management della società potrebbe approvare uno Sport Utility Vehicle con il marchio della prestigiosa azienda torinese nata nel 1906 ed oggi diventata quasi completamente la succursale europea del brand Chrysler. A quanto pare, per dare vita alla vettura potrebbe essere utilizzato lo stesso progetto della nuova generazione di Jeep Liberty (Jeep Cherokee, in Europa), che come abbiamo già anticipato sarà svelata in occasione del Salone di Detroit 2013, durante il prossimo gennaio. La questione merita un breve riassunto: la nuova generazione di Jeep Cherokee, che sarà commercializzata anche in Europa, nascerà sulla piattaforma CUSW (Compact U.S. Wide) di Dodge Dart, variante rivista della piattaforma Compact che viene utilizzata da Alfa Romeo Giulietta. Su questo pianale nascerà anche il primo SUV di Alfa Romeo, che verrà svelato poco dopo la nascita di Jeep Cherokee. Per questi due modelli sono già iniziati i test su strada guarda caso con la carrozzeria di Alfa Romeo Giulietta, quasi a simboleggiare lo stretto rapporto di cooperazione tra Jeep ed il Biscione in questo progetto. Da questa base comune potrebbe nascere un SUV firmato Lancia, probabilmente destinato a rappresentare la parte più raffinata e signorile della famiglia. Alfa Romeo, invece, rappresenterà la parte sportiva, mentre Jeep quella più virile e coraggiosa. Secondo le indiscrezioni, le tre vetture saranno dotate di trazione anteriore e di trazione integrale e di trasmissioni manuale ed automatica sequenziale ad otto o forse nove rapporti. Le motorizzazioni saranno ovviamente scelte in base ai mercati di commercializzazione, attingendo dallo scaffale del Gruppo Chrysler e da quello di Fiat S.p.A. (per il Nord America saranno preferiti i propulsori benzina, mentre per l’Europa saranno scelti soprattutto motori diesel). Qualcuno suppone che il SUV Alfa Romeo ed il SUV Lancia prodotti da questo progetto in comune con Jeep saranno svelati al Salone di Ginevra 2013. La produzione? Molto probabilmente nello stesso stabilimento di Toledo, in Ohio, dove verrà costruita Jeep Cherokee.
(Fonte: www.motorionline.com - 14/8/2012)

mercoledì 15 agosto 2012

Bloomberg: trattativa da 6 miliardi di dollari per la quota di Chrysler nelle mani del Veba


Nei prossimi mesi l'amministratore  delegato di Chrysler e Fiat Sergio Marchionne dovrà continuare a lavorare per dirimere la  questione della quota di Chrysler ancora in mano al Veba, fondo pensione affiliato con United Auto Workers (Uaw), il maggiore sindacato americano del settore auto. Secondo Bloomberg, uno dei suoi interlocutori dovrebbe essere Erickson Perkins, consulente del presidente dello Uaw Bob King e rappresentante del fondo pensione nel consiglio di amministrazione di Chrysler. Entrambi, dice l'agenzia, sono pronti alla trattativa: Marchionne ha bisogno della quota in mano al fondo per avere pieno controllo di Chrysler, mentre il Veba ha in mano una quota legata a titoli attualmente non quotati e non vedrebbe di cattivo occhio la vendita. In ballo, dice Bloomberg, ci sono circa 6 miliardi di dollari. "Sarà comunque un negoziato duro. Marchionne è un acquirente giudizioso e dovrà vedersela con un esperto delle trattative", ha detto Eric Selle, analista di JpMorgan Chase. Fiat, che attualmente detiene il 61,8% della casa americana, può esercitare l'opzione di acquisto sul resto di Chrysler dal fondo Veba in varie tappe dal 1° luglio 2012 al 30 giugno 2016.
(Fonte: www.bloomberg.com - 13/8/2012)

martedì 14 agosto 2012

Stampa sudcoreana: nel 2013 esordio di Fiat nel mercato locale con 500 e Freemont


Il gruppo Fiat lancia la sfida alla Corea del Sud: a gennaio del prossimo anno, nella patria delle case automobilistiche Kia e Hyundai, faranno il loro ingresso - secondo il quotidiano sudcoreano Dong-a Ilbo - la 500, anche nella versione Cabrio e il suv Freemont. La rete di vendita sarà messa a punto dalla Chrysler Korea, importatore ufficiale dei modelli del Lingotto, che svolgerà anche attività di marketing e promozione. Nel mercato sud-coreano la casa di Detroit è già radicata, mentre Torino affida per ora la sua presenza ai brand di lusso Ferrari e Maserati. Il marchio Fiat manca invece dal 1997, anno in cui si scatenò la gravissima crisi asiatica. Di un nuovo sbarco a Seul si parla da più di un anno e mezzo, dalla firma dell'accordo di libero scambio tra la UE e la Corea del Sud, con l'abolizione dei dazi dell'8% sull'importazione di auto straniere. La crisi del mercato in Europa avrebbe quindi spinto Sergio Marchionne ad accelerare lo sbarco dei modelli Fiat. La regione dell'Asia-Pacifico gode nel complesso di buona salute e nel secondo trimestre 2012 le consegne dei veicoli del gruppo Fiat-Chrysler sono state circa 26.000, in crescita del 73% rispetto all'anno precedente. In Corea del Sud, mercato da sempre molto chiuso alla presenza di brand esteri, l'incremento registrato dalle vetture del Lingotto, finora marchi Chrysler, è stato pari al 54%, con ricavi per 763 milioni di euro, in crescita dell'87% rispetto al secondo trimestre 2011. Nei mesi scorsi l'amministratore delegato di Fiat-Chrysler ha spesso polemizzato, nella veste di presidente dell'ACEA, l'associazione dei costruttori dell'auto europei sulle ripercussioni dell'accordo commerciale tra UE e Corea del Sud. Marchionne ha invitato i commissari UE a effettuare maggiori controlli: 'il mercato europeo - ha ricordato - è al ribasso da cinque anni consecutivi e le esportazioni della Corea sono aumentate in modo sproporzionato rispetto alle nostre esportazioni in quel Paese'. Il gruppo torinese ha annunciato di recente la costituzione di una società per la gestione della rete commerciale e della distribuzione in India, mentre in Cina è stata avviata la produzione della Viaggio, primo modello Fiat realizzato nel Paese.
(Fonte: http://english.donga.com - 9/8/2012)

lunedì 13 agosto 2012

Chrysler ancora "fredda" sulle elettriche


Chrysler conferma la propria politica in merito ai modelli elettrici e ibridi. Nel corso del seminario CAR 2012 in Michigan, il vice-presidente Bob Lee ha ribadito quando dichiarato a più riprese da Sergio Marchionne circa la reale opportunità di introdurre a listino questa tipologia di veicoli.
Tradizionalisti - Il gruppo italo-americano è convinto che ci sia ancora margine per ottimizzare i motori tradizionali prima di passare alla propulsione elettrica. Inoltre, c'è la convinzione che la tecnologia sia applicabile solo a specifiche tipologie di veicoli, in base al loro utilizzo e alla reale convenienza economica per il produttore e per i clienti.
Timidi tentativi - Chrysler proporrà nel 2013 una versione elettrica della Fiat 500 negli Stati Uniti e ha già realizzato flotte di prototipi ibridi del monovolume Town&Country. Sono allo studio anche versioni plug-in hybrid del pick up Dodge Ram, ma niente per il momento fa pensare a un ingresso in massa nei listini di versioni simili, come invece previsto dai concorrenti internazionali spinti anche dagli incentivi offerti dal governo U.S.A.
(Fonte: www.quattroruote.it - 8/8/2012)

domenica 12 agosto 2012

Fiat è Partner Ufficiale della Nazionale italiana di Basket

 

Per il biennio 2012-2013 Fiat sarà Partner Ufficiale della Nazionale italiana di Basket, squadre maschile, femminile e giovanili. Per i trasferimenti in occasione delle partite ufficiali, amichevoli e ritiri, lo staff della Nazionale avrà a disposizione la nuova Fiat Freemont, il primo veicolo Fiat frutto della partnership con Chrysler Group che già dal nome evoca il senso di libertà e la possibilità di affrontare qualsiasi situazione che si presenta nel vivere quotidiano. Prosegue quindi la collaborazione tra Fiat e il basket italiano iniziato quest'anno con la sponsorizzazione di tre prestigiosi eventi di Lega Basket Serie A: "Final Eight", "All Star Game" e Supercoppa Italiana. La sponsorizzazione della Nazionale di pallacanestro, così come alle altre iniziative per il mondo del basket italiano, conferma l'impegno e l'attenzione di Fiat Group Automobiles verso molte discipline sportive praticate a qualunque livello: dal calcio all'atletica, dal basket al motociclismo, oltre alla partecipazione diretta all'attività agonistica più ovvia, quella automobilistica. Del resto sia lo sport sia i brand sono animati dallo stesso principio: lavorare ogni giorno con determinazione per arrivare a livelli di prestazione ottimali e per esprimere il potenziale del singolo o della squadra. Così è per la Nazionale italiana di basket che quest'anno disputerà le qualificazione per gli Europei 2013 in Slovenia, così accade con la squadra Fiat che ogni giorno scende "in campo" insieme ai propri clienti.
(Fonte: www.julienews.it - 3/8/2012)

sabato 11 agosto 2012

Fornitori Fiat del Sud consorziati contro la crisi: parla Paolo Scudieri (Adler Plastic)


Ridotte all’osso dalla crisi del 2008, le aziende campane fornitrici del gruppo Fiat si mettono in rete e puntano alla riduzione dei costi di produzione per diventare competitive sul mercato internazionale. Oltre la Fiat. Una sorta di chiamata alle armi in Campania e Basilicata per la filiera dell’automotive. Nelle due regioni meridionali, le imprese dell’indotto che hanno retto allo tsunami causato dal crollo delle vendite Fiat non sono rimaste a leccarsi le ferite, ma si sono consorziate per misurarsi con nuovi mercati. A capo del consorzio di salute pubblica c’è Paolo Scudieri, patron dell’Adler Plastic S.p.A., leader nella insonorizzazione di auto, sede a Ottaviano con altri 57 stabilimenti tra Stati Uniti e Europa. Tra i clienti, Scudieri ha i maggiori players mondiali: oltre Fiat, Ferrari, Maserati, Porsche, Bmw, Citroen, Chrysler, Ford, Renault, Toyota, Volkswagen e Volvo. Fan convinto di Sergio Marchionne e forte di un fatturato che supera gli 800 milioni di euro, guida i piccoli e medi industriali del distretto automobilistico verso la ripresa. «Panda è soltanto l’inizio, un trampolino di lancio - sottolinea Scudieri - Ci sono aziende sane e vitali che sono viste con attenzione dai carmakers internazionali, a cominciare dalle tedesche BMW, Volkswagen, Daimler. L’automobile è un prodotto dalla complessità estrema; vi entrano almeno tre mila componenti, bisogna giocare la partita della convenienza economica». I numeri della scommessa sono questi: tra Campania e Basilicata trenta fornitori di primo livello, di cui una ventina nel napoletano con un fatturato complessivo di quattro miliardi di euro e cinquemila addetti. I finanziamenti, 200 milioni di euro provenienti da Bruxelles, vengono messi in campo dalla Regione Campania come contributi a fondo perduto per innovazione e impianti ad uso industriale, istruzione di nuove professionalità, ad esempio, per gli esperti di fibre di carbonio, competenze richiestissime all’estero. Già tutto deliberato. La quota coperta dai fondi europei spazia dal 30% per la grande impresa fino al 65% per le piccole. Come presidente dell’SRM, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, Scudieri ha preparato un’analisi sui settori automotive e aeronautico. “Un Sud che innova e produce”, questo il titolo, parla di eccellenze, potenzialità, antidoti alla crisi. Strategie grazie a cui il sistema industriale riprende fiato e la Regione diventa territorio di attrattività. L’indotto automotive in Campania, secondo la ricerca SRM, genera un valore aggiunto di 766,5 milioni di euro pari al 10% del valore aggiunto manifatturiero. È la terza regione italiana dopo Piemonte e Lombardia per fatturato regionalizzato con 5.013 milioni di euro. Le aziende sono 106, pari al 4,7% dell’Italia, in prevalenza di piccola dimensione da 1 a 9 addetti. In Basilicata le imprese di fornitura, esclusa la Sata (Fiat), nel 2009 hanno fatturato circa 1,15 miliardi di euro e il valore delle esportazioni dell’automotive nel 2011 è stato di 961 milioni di euro, -9,2% rispetto a cinque anni prima quando era a pieno regime la produzione del modello Grande Punto. L’analisi dell’SRM parla di «settori ormai fortemente radicati nei territori di insediamento ove hanno contribuito a consolidare - insieme a qualificati rapporti di collaborazione con Università e altri Centri di ricerca - supply chain di varia consistenza che andranno ulteriormente rafforzate sotto il profilo patrimoniale, tecnologico, gestionale ed economico - finanziario e sganciate progressivamente da una mono committenza ancora prevalente e collocate su mercati internazionali ormai globalizzati». «La Nuova Panda è stata una scelta di Marchionne - dice Scudieri - con la decisione coraggiosa di farla qui a Pomigliano invece che a Tichy in Polonia. I numeri ci confermano che è una grande opportunità, ma la nostra sfida è diventare più concorrenziali sul mercato internazionale. Nel mondo siamo circa 50 aziende che condividono in modo molto stretto la produzione Fiat. Bisogna fare efficienza continua per ridurre il costo di produzione ». E Scudieri spiega come: «E’ necessario creare sinergia tra i diversi sistemi di forniture, tagliare i costi che il cliente non vede, dalla logistica all’innovazione, dal re-engineering del sistema fino al rispetto dell’ambiente. Con tecniche innovative di costruzione, componenti pronte, centri di pre-montaggio». Innovazione, formazione, internazionalizzazione. «Il risparmio vero - chiarisce il patron di Adler - è nella creatività e nell’utilizzo virtuoso dei materiali per vincere quei gap tremendi che altrove non esistono».
(Fonte: www.repubblica.it - 23/7/2012)

venerdì 10 agosto 2012

Passera: "Fiat chiarisca in tempi brevi le proprie intenzioni sugli stabilimenti italiani"


Il governo chiede chiarezza a Fiat. Il ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha infatti affermato che il Gruppo torinese dovrà fornire chiarimenti "in tempi brevi" sulla situazione degli stabilimenti italiani del Lingotto. Sottolineando che l'attenzione del Governo su tale questione "è fortissima", Passera ha ribadito che sulla presenza di Fiat in Italia l'esecutivo si aspetta "un chiarimento in tempi brevi". Il ministro ha detto che c'è un collegamento costante con l'a.d. dell'Azienda, Sergio Marchionne, e ha spiegato: "Dobbiamo e possiamo pretendere a questo punto chiarezza perché c'era un progetto di Fabbrica Italia molto impegnativo che, chiaramente, nel tempo è stato modificato e le dichiarazioni che si sono susseguite lo dimostrano". "Siccome nell'auto non si programma a un mese ma ad anni, - ha aggiunto Passera - noi responsabilmente ci aspettiamo da parte dell'azienda maggiore chiarezza su quello che sarà l'Italia all'interno di un gruppo che è diventato globale".
(Fonte: http://torino.ogginotizie.it - 7/8/2012)

giovedì 9 agosto 2012

J.D. Power: in Brasile cresce la "customer satisfaction" per Fiat


J.D. Power ha pubblicato i risultati di una ricerca su marchi e i modelli più apprezzati dal mercato brasiliano, confermando il primato dei costruttori giapponesi e la crescita della Fiat. La Toyota conquista la vetta per il secondo anno consecutivo a quota 829 punti, seguiti da Hyundai (815), Kia (812), Mitsubishi (811), Nissan (784), Honda (782), Citroën (764) e Fiat (754), con il valore medio complessivo calcolato a quota 751.
Tre su cinque sono Fiat - Il costruttore italiano è quello che ha fatto il balzo in avanti più evidente rispetto al 2011, guadagnando 26 punti e segnando il record di punteggio per un singolo modello. La classifica infatti, oltre ai Costruttori, prende in esame anche le vetture dei vari segmenti, dove tre delle cinque classifiche sono state vinte proprio da modelli Fiat. Tra le subcompact domina la Fiat Mille (766 punti) seguita dalla Uno (756), mentre tra le entry compact vince la Fiat Siena Fire (866 punti) seguita dalla Volkswagen Voyage (776). Tra le upper compact il premio viene assegnato alla Fiat Punto (771) seguita dalla Volkswagen Polo (769), mentre tra le monocab vince la Honda Fit (795) davanti alla Nissan Livina (784). Nella categoria midsize car, infine il primato va alla Toyota Corolla (829), mentre al secondo posto si posiziona la Kia Cerato (823).
Parametri di valutazione - Il sondaggio è stato condotto intervistando utenti e concessionari e prendendo in considerazione un ampio spettro di parametri. I costi di gestione, che includono consumi, assicurazione, svalutazione e manutenzione pesano per il 46%, mentre gli altri elementi sono la soddisfazione in merito ai servizi offerti dalla rete di assistenza (20%), la qualità generale del veicolo (12%) e l'appeal della vettura stessa (22%), che comprende prestazioni, design, comfort e dotazione di accessori.
Qualità in crescita - La sfida sul mercato brasiliano è particolarmente importante per i costruttori, che hanno visto crescere le vendite in maniera significativa e hanno quindi investito per produrre in loco un sempre maggior numero di modelli. La maggiore concorrenza tra le marche è evidenziata dalla crescita generale della qualità dei nuovi modeli, che si traduce in un aumento medio di otto punti rispetto al 2011 nell'indice di qualità di ogni marchio. I clienti brasiliani hanno messo al primo posto nelle loro interviste la robustezza e la fruibilità delle vetture (51%), seguiti dai consumi, come elemento determinante per un nuovo acquisto.
(Fonte: www.quattroruote.it - 6/8/2012)

mercoledì 8 agosto 2012

Fiat-Chrysler e Torino: intervista a tutto campo al sindaco Fassino


Sindaco Fassino, qual è la più probabile Torino del futuro? Con la Fiat, senza la Fiat o con la Fiat e un altro costruttore di auto?
"Torino ha già conosciuto una grande trasformazione. Per un secolo è stata città fabbrica. E questa è stata la cifra fondamentale ed esclusiva. Dall'80 ad oggi ha vissuto una grande trasformazione. È una città che non ha più una sola vocazione, è diventata plurale. Continua ad essere una città industriale e noi vogliamo che lo sia. E un pezzo essenziale della sua identità industriale è l'auto. Però è anche una grande città finanziaria, Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno qui due presenze importanti, è una città universitaria e una delle prime capitali di cultura in Italia e questo ha fatto sì che sia diventata una città turistica. Insomma, a Torino oggi esiste una complementarietà di vocazioni. In questo scenario l'industria è fondamentale. Dobbiamo dunque batterci perché continui ad essere forte. Torino è uno dei più grandi distretti mondiali dell'automobile tanto che l'industria dei componenti non è più solo fornitrice Fiat. Per questo quando Marchionne dice "Io non mollo l'Italia" lo prendo in parola e dico che non mollare l'Italia vuol dire non mollare prima di tutto Torino, perché la Fiat qui è nata e se la Fiat non fosse a Torino non sarebbe più la Fiat".
Qual è il suo rapporto con Marchionne? Quando vi siete sentiti l'ultima volta? Oggi che cosa gli chiederebbe?
"Ci sentiamo con una certa periodicità com'è giusto che sia tra l'ad della principale azienda della città e il sindaco. Abbiamo un confronto che definirei franco. In ogni occasione di colloquio ho insistito che noi vogliamo che la Fiat continui a considerare Torino quello che Torino è stata nella storia dell'azienda, che continui ad avere un ruolo strategico e fondamentale per il gruppo. Non sfugge a nessuno che quando Fiat si è sposata con Chrysler è nato un gruppo più grande e anche noi dobbiamo fare i conti con uno scenario più grande. Google ha comperato Motorola, e non rimarranno certo come prima, quando erano due aziende separate. Vale anche per la Fiat. Non tutto deve rimanere com'era, ma il matrimonio si è anche fatto per dare alla Fiat un nuovo slancio. Il mio ruolo come sindaco non è quello di alzare ogni giorno il ditino accusatorio contro Marchionne, ma creare le condizioni perché la Fiat consideri conveniente, importante e strategico stare a Torino e in Italia".
Cosa intende per colloquio franco?
"In tutte le occasioni in cui ho avuto un contatto sia con Marchionne sia con John Elkann, ho avuto la netta sensazione che entrambi considerino fondamentale il valore economico e identitario della permanenza di Fiat in Italia e a Torino. Considero poi positivo l'investimento confermato alla Bertone. É un buon primo passo. Per questo mi aspetto che in autunno venga dato il via al progetto produttivo previsto a Mirafiori".
In una recente intervista a Repubblica, Carlo Callieri ha attribuito la responsabilità della mancanza di modelli agli Elkann che non mettono soldi. Ha ragione Callieri? Qual è il suo giudizio?
"Non è compito di un sindaco dare giudizi o fare pagelle. Gli Agnelli hanno una responsabilità verso Torino e verso la comunità torinese e sono sicuro che abbiano consapevolezza di questa responsabilità ".
Un nuovo patto con la Fiat è possibile? Contrattare la testa di Fiat Europa a Torino?
"Ricordo le dichiarazioni di Elkann e Marchionne alcuni mesi dopo il matrimonio con Chrysler rispetto alle diverse funzioni all'interno del gruppo. Elkann parlava di quattro poli nel mondo e di una funzione di direzione per Torino in ambito europeo. Uno schema che mi sembra interessante e su cui si deve scommettere".
La città cosa può fare di concreto per favorire questo processo?
"Ci sono una serie di strategie rispetto alle esigenze di Fiat che si possono mettere in campo. E faremo tutto ciò che è necessario e possibile fare. Ad esempio trovo interessante il modo con cui le amministrazioni pubbliche incentivano lo sviluppo dell'auto elettrica negli Stati Uniti: ci sono Stati, come la California, che ha introdotto degli obblighi severi sulla circolazione in città. Torino, nel campo della distribuzione delle merci e nel trasporto pubblico nel centro, può diventare la città in Italia dove sperimentare l'uso dei mezzi elettrici. Abbiamo già diversi progetti sul tema e ci sono stati contatti con l'Iveco e con Fiat Auto".
In tutti i Paesi in cui ha stabilimenti, la Fiat ha patti vincolanti con i governi locali. In Italia questo non accade. Non crede che il governo Monti dovrebbe pretendere più chiarezza sul futuro dell'Italia?
"Fino a qualche mese fa avevamo un governo che non si interessava di Fiat e che, anzi, lanciava segnali nella direzione opposta. Tutti forse ricordiamo quando il presidente del Consiglio Berlusconi ha ricevuto i vertici della Fiat non a Palazzo Chigi ma nella sua residenza di Arcore arrivando in ritardo a bordo di un'auto tedesca. Oggi non siamo certo in quella situazione. Penso che il governo debba però pretendere che la Fiat si assuma le sue responsabilità e che rispetti gli impegni presi. Attenzione, però. La Fiat deve avere lo stesso trattamento delle altre aziende, quindi non si può essere concessivi o generosi con altri gruppi ed essere diffidenti quando si tratta di Fiat. Perché la diffidenza non aiuta".
Due anni fa, in occasione del referendum sul futuro di Mirafiori lei disse: "Se fossi un operaio voterei sì?". Ha cambiato opinione?
"No, per due ragioni. La prima è che la crisi è sotto gli occhi di tutti, ed è più violenta e pesante di quello che si poteva immaginare due anni fa. Tutte le case costruttrici, da Gm a Renault alla Toyota, segnano perdite a doppia cifra, talvolta superiori a quelle registrate da Fiat. E poi c'è un secondo motivo. Non c'è nessuno che possa dimostrarmi che Mirafiori sarebbe stata più al sicuro se al referendum avesse vinto il "no". Anzi, credo che avrebbe chiuso. So bene che per i lavoratori è stata una scelta difficile, onerosa, ma è stato un passaggio per avere una prospettiva non appena si uscirà dalla fase di crisi acuta".
È d'accordo con Bersani che ha chiesto a Monti di incontrare i vertici Fiat?
"È utile e opportuno. Non solo per capire quali sono le intenzioni e le scelte del Lingotto, ma per comprendere cosa il governo può fare per la Fiat. Nessuna impresa può farcela da sola".
Lei come sindaco si impegna a non modificare la destinazione industriale dell'area di Mirafiori?
"Noi dobbiamo batterci perché rimangano a Torino non solo la progettazione e l'ideazione delle auto, ma anche gli impianti produttivi".
(Fonte: http://torino.repubblica.it - 3/8/2012)

martedì 7 agosto 2012

Novità Alfa Romeo e Maserati: gli sviluppi


Elencare le novità del gruppo Fiat non è mai facile. In questi ultimi anni abbiamo visto nuovi modelli congelati, ritardi di diversi anni e vetture annunciate ma mai arrivate nelle concessionarie. Sicuramente la crisi economica che ha colpito il settore dell'automotive ha contribuito a questi ritardi, ma per sopravvivere un gruppo automobilistico come Fiat ha bisogno di presentare nuovi modelli per resistere alla concorrenza dei rivali tedeschi, francesi e asiatici. Grazie a diverse informazioni raccolte tra gli addetti ai lavori e alle foto spia dei prototipi, possiamo individuare i nuovi modelli in arrivo e dove saranno prodotti.
Alfa Romeo Giulia: avrà la trazione posteriore - La nuova Alfa Romeo Giulia è tra i modelli più attesi dalla clientela del marchio milanese. Il ritardo nella presentazione della berlina del Biscione deriva principalmente da un fattore estetico. Sergio Marchionne, dopo aver visto la vettura completata e pronta per essere lanciata, bocciò il design perché secondo lui non adatto ai gusti della clientela americana. Ripartiti da un foglio bianco, i progettisti hanno realizzato un'estetica approvata dall'amministratore delegato. La novità più interessante si nasconde sotto la carrozzeria. La nuova Alfa Romeo Giulia sarà a trazione posteriore. A Torino hanno avvistato delle Fiat Viaggio modificate per accogliere l'albero di trasmissione e tutte le informazioni fanno pensare che di tratti di un muletto della nuova Giulia.
Alfa Romeo 4C in Maserati - La produzione della nuova Alfa Romeo 4C è pronta a partire nello storico stabilimento a Modena. L'affascinate coupé del Biscione sarà realizzata nello stabilimento emiliano per sfruttarne tutte le potenzialità in tema di supercar. Primo modello atteso nelle concessionarie Alfa Romeo negli Stati Uniti, la nuova 4C potrebbe debuttare in forma definitiva al Salone di Parigi 2012 o a marzo 2013 in occasione del Salone Internazionale dell'automobile di Ginevra.
Suv Maserati, la produzione negli U.S.A. - Il destino del primo suv prodotto da Maserati si allontana da Modena. La Maserati Kubang nascerà negli Stati Uniti, sfruttando così il know-how degli ingegneri Jeep. Le motorizzazioni invece saranno di produzione italiana, ad eccezione del V6 Pentastar prodotto da Chrysler. Rimane indicativa la data di presentazione e di commercializzazione. Il nuovo suv Maserati potrebbe essere presentato in veste definitiva al Salone di Francoforte 2013 per poi arrivare nelle concessionarie entro i primi mesi del 2014.
Maserati Levante, nascerà a Modena - Tra le novità in arrivo nello stabilimento Maserati a Modena non ci sarà solo la Alfa Romeo 4C. Nell'impianto di Viale Ciro Menotti nascerà anche la nuova Maserati Levante, battezzata progettualmente M157 e identificata fino ad oggi come la "Baby Quattroporte". Realizzata sul pianale di derivazione Chrysler, la nuova berlina segmento E a marchio Maserati arriverà sul mercato pronta a sfidare le rivali tedesche Audi A6, Bmw Serie 5 e Mercedes Classe E.
Nuova Maserati Quattroporte, da Modena a Torino - La nuova generazione della Maserati Quattroporte dice addio alla città emiliana. E' partita in questi giorni nell'impianto di Grugliasco la produzione della lussuosa berlina del Tridente. Pronta ad essere svelata in anteprima mondiale al Salone di Parigi 2012, in programma dal 29 settembre al 14 ottobre, la nuova Maserati Quattroporte dovrà vedersela con l'agguerrita concorrente Porsche Panamera.
(Fonte: www.motori.it - 3/8/2012)

lunedì 6 agosto 2012

Pomigliano "alla tedesca": premio ai dipendenti (anche cassaintegrati)


Non sono soltanto le Case tedesche a elargire premi ai propri dipendenti. Nella busta paga di luglio, infatti, tutti i dipendenti Fiat di Pomigliano hanno ricevuto un bonus di 600 euro lordi a titolo di premio di produzione, compresi i cassaintegrati. A dare l'annuncio è stato Gerardo Giannone, ex delegato Fim al Vico: "Una boccata d'ossigeno per chi attende ancora di essere assunto nella newco, ma soprattutto la smentita a quanti sostenevano che il premio di produzione sarebbe stato riservato ai soli operai al lavoro nella newco. La Fiat, invece, ha mantenuto la parola e ha assegnato il premio di produzione a tutti quanti, compresi i lavoratori che sono in CIG totale ormai da tanto tempo". La produzione della Panda ripartirà il 3 settembre prossimo, dopo la chiusura per le ferie e le due settimane di cassa integrazione chieste da Fabbrica Italia Pomigliano.
(Fonte: www.quattroruote.it - 30/7/2012)

domenica 5 agosto 2012

Rinnovato il portale Fiat "eLum": documenti di bordo sempre più a portata di clic


Fiat Group Automobiles ha annunciato di aver apportato delle sostanziali modifiche alla grafica e ai contenuti del sito "eLum", portale del gruppo del Lingotto dedicato alla ricerca di contenuti per la manutenzione e l'uso delle vetture Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Abarth e Fiat Professional.
STORIA - Il sito fu lanciato nel 2008 e da allora ha registrato circa 750.000 accessi. L'obiettivo è quello di fornire un servizio veloce e completo agli utenti alla ricerca della documentazione di bordo della propria vettura in formato elettronico. Il materiale disponibile spazia dal Libretto d'Uso e Manutenzione (LUM) alle informazioni supplementari sulla garanzia; dai cambi robotizzati agli allestimenti speciali fino ai dispositivi di infotainment.
UTILIZZO - Reperire informazioni sul sito "eLum" (aftersales.fiat.com/elum) è diventato ancora più semplice. Grazie alla grafica chiara e dinamica, ora basta inserire il numero di targa o del telaio della propria vettura e automaticamente il sistema restituirà informazioni sul modello. Nel caso vi occorrano informazioni per una vettura non in vostro possesso e per il quale non sono disponibili i dati di riconoscimento succitati, vi basterà selezionare il marchio dalla Home Page e successivamente vi apparirà una gallery con i modelli recenti e fuori produzione del costruttore scelto. Non vi resta che cliccare sull'icona dell'auto e scegliere il tipo di documentazione da visualizzare. E' possibile sfogliare i documenti proprio come un manuale cartaceo, oltre che salvare i contenuti sul PC, o procedere alla stampa direttamente dal sito.
VINTAGE - Fiat non ha dimenticato gli amanti dei suoi modelli storici. In concomitanza con il restauro del sito, nasce anche una nuova sezione denominata "eLum Vintage", dove è possibile ricercare la documentazione delle vetture d'epoca che hanno fatto la Storia del gruppo e del nostro Paese. Per il momento sono disponibili solo 3 modelli (600, 500 F, 500L, e 1100D), ma Fiat ha promesso che aggiornerà continuamente quest'area con nuovi documenti storici.
PLUS - Oltre alla documentazione standard è possibile visionare e stampare anche le "Schede di soccorso". L'iniziativa fu creata dal TCS ed è attiva da quasi due anni sull'intero territorio della Confederazione Elvetica. Si tratta di un documento che riporta dettagliatamente la posizione di componenti che possono rendere complicato e pericoloso il lavoro dei soccorritori in caso di incidente. Vi suggeriamo di stampare la scheda del vostro modello e di collocarla nell'aletta parasole lato conducente o nel vano laterale dello sportello. In Svizzera sono disponibili anche degli adesivi da collocare sul deflettore anteriore lato guida per informare la squadra del pronto intervento della presenza a bordo delle istruzioni di soccorso. Purtroppo in Italia questa iniziativa non ha preso piede. Ed è un vero peccato. Rivolgiamo un accorato appello all'ACI affinchè si impegni per la diffusione di queste semplici regole comportamentali in grado di salvare letteralmente la vita degli occupanti e dei soccorritori (pensate a cosa potrebbe accadere se i Vigili del Fuoco dovessero tagliare la lamiera proprio nel punto esatto dove è collocato il serbatoio della vettura o un cavo ad alta tensione nelle auto elettriche...).
(Fonte: www.sicurauto.it - 16/7/2012)

sabato 4 agosto 2012

Lancia: in vacanza con "Moving Emotions"


A corto di idee per il weekend o le vacanze? Da oggi ci pensa "Moving Emotions", il primo configuratore online di "esperienze di viaggio" per il tempo libero, frutto della partnership tra Lancia e ViaMichelin. Al centro dell'iniziativa c'è Voyager, la nuova monovolume della casa del Lingotto che grazie alle sue caratteristiche di spazio e comfort rappresenta una tentazione continua a mettersi in viaggio. Si parte quindi dal sito web lanciavoyagermovingemotions.it dove tutti possono usufruire del configuratore online che in pochi semplici passaggi (basta rispondere alle domande "dove", "quando", "con chi" e "cosa"), confeziona un viaggio su misura per le vostre esigenze. Basta quindi scegliere la località di partenza, la data, il numero dei compagni di viaggio e la tipologia preferita tra "sport e natura", "arte e cultura" oppure per un viaggio all'insegna del gusto "cibo e tradizione". In un lampo Moving Emotions elabora le richieste e restituisce una lista di mete appetibili completa di suggerimenti e indicazioni. Inoltre se il guidatore preferisce l'ispirazione alla pianificazione, si può cliccare "Mi sento libero" e seguire uno dei numerosi itinerari di viaggio tracciati da ViaMichelin. E se poi la prima proposta elaborata dal configuratore non è di proprio gradimento basta cliccare su "Scegli un altro risultato per questa ricerca", mentre si può sempre usufruire dei suggerimenti di "Moving Emotions" per un weekend memorabile. Il progetto è frutto dell'opera di Bitmama e successivamente al lancio nel Belpaese sarà disponibile anche in tutti i Paesi europei dove è presente il marchio Lancia. Da segnalare poi che con Moving Emotions è possibile vincere l'emozione di un viaggio con Voyager poiché tra coloro che effettueranno un test drive della monovolume presso le concessionarie del brand saranno estratti sei weekend a bordo di un Voyager con soggiorno gratuito. Il concorso è valido fino al 31 dicembre prossimo e prevede tre destinazioni a scelta: "Estate ad Amalfi", "Autunno nel Chianti" e "Inverno nel Trentino".
(Fonte: www.repubblica.it - 14/7/2012)

venerdì 3 agosto 2012

Fiat Serbia, parte la rivoluzione dei turni: al lavoro per 10 ore su 4 giorni


I primi 1.700 dipendenti della Fiat inizieranno a lavorare in turni di 10 ore al giorno (di cui una di pausa) per 4 giorni alla settimana. Il nuovo sistema di turnazione partirà in Serbia. Toccherà ai lavoratori del neonato stabilimento di Kragujevac, inaugurato lo scorso maggio da Sergio Marchionne a pochi chilometri da Belgrado, sperimentare il nuovo orario di lavoro che scatterà assieme alla produzione di serie dell’ultimo modello Fiat, la 500L, una “familiare” molto spaziosa che richiama nel muso il mitico cinquino inventato dall’ingegner Dante Giacosa nel 1957 e che a partire da ottobre sarà venduta in Italia, Europa, U.S.A. e Russia. I turni di 10 ore su quattro giorni non sono una novità assoluta per Fiat. In America sono già in vigore in alcuni stabilimenti della Chrysler a partire da quello di Toledo (Ohio), dove vengono prodotte le Jeep Wrangler, e da quello di Belvidere (Illinois) che sforna da qualche settimana la Dodge Dart, ovvero la prima vettura italo-americana che viene fabbricata negli U.S.A. sulla base della piattaforma della Giulietta Alfa Romeo. Tutto lascia credere che l’esperimento serbo, prima o poi, sarà ripetuto in Italia. Per i lavoratori di Fiat Srbjia l’introduzione del nuovo sistema di turnazione è tutt’altro che un fulmine a ciel sereno. Il meccanismo - che dovrebbe articolarsi su un primo turno dalle 4 alle 14 e su un secondo turno dalle 14 alle 24 - è stato concordato con i sindacati locali e sarà sperimentato con gradualità. Poi a marzo 2013 si potrebbe tornare anche alle classiche 8 ore «all’italiana» che, pause escluse, equivalgono a 7 ore di lavoro effettivo. Il Lingotto per tutta l’estate terrà lo stabilimento di Kragujevac in fase di rodaggio. La produzione della 500L si manterrà intorno ai 50 pezzi al giorno per poi salire a partire dall’autunno e raggiungere le 500 unità intorno alla fine dell’anno. Turbolenze del mercato permettendo, l’obiettivo per il 2013 annunciato con un’intervista ad un quotidiano serbo dal direttore della fabbrica Antonio Cesare Ferrara nella quale si fa riferimento al turno di 10 ore è 120 mila vetture nel 2013. Entro il 2012, comunque, Fiat intende fare altre 800 assunzioni in Serbia. Il turno di 10 ore non è una novità assoluta per l’Italia. Se ne parlò un paio d’anni fa quando Fiat propose di inserirlo nel nuovo contratto di Mirafiori che fu sottoposto ad un referendum. Lo stabilimento torinese però da allora è praticamente fermo e solo alla fine del 2013 dovrebbe cominciare a produrre il nuovo modello (un piccolo suv che si chiamerà 500X). Anche per Mirafiori comunque Marchionne ha sempre detto che il nuovo turno verrebbe introdotto solo con l’assenso dei lavoratori. I vantaggi della maxi-turnazione? Per il lavoratore un giorno di riposo in più a settimana e un aumento dello stipendio causato dalle ore in più di straordinario in orario notturno. Per l’azienda un affarone: un maggior numero di giorni di lavoro (il sabato entra automaticamente nel conteggio dei giorni lavorativi); quattro ore al giorno libere per l’importantissima manutenzione dei robot; un crollo automatico del tasso di assenteismo (perché i giorni di lavoro si riducono); riduzione dei costi del lavoro notturno rispetto al sistema dei tre turni e, almeno così si legge nelle relazioni degli esperti di gestione industriale, un miglioramento del tono di umore dei dipendenti.
(Fonte: www.gazzettino.it - 22/7/2012)

giovedì 2 agosto 2012

Marchionne ai sindacati: "Non mollo l'Italia"


«La crisi dell'economia internazionale e le difficoltà del mercato automobilistico europeo non consentono al momento di fornire indicazioni su futuri investimenti». E' quanto è stato diffuso dal Lingotto in una nota della Fiat, al termine dell'incontro tra Sergio Marchionne e i sindacati sul futuro del Gruppo. «Informazioni sul piano prodotti/stabilimenti saranno comunicati in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2012» e quindi a fine ottobre. «La delicatezza di questo periodo di cui è impossibile prevedere l'evoluzione impone a tutti la massima cautela nella programmazione degli investimenti» si legge ancora nel comunicato. L'azienda «pur nei ristretti limiti di manovra concessi dalla situazione economica ha confermato la scelta di contenere gli effetti sociali della congiuntura favorevole attraverso l'utilizzo della cassintegrazione evitando interventi strutturali sulla forza lavoro». Marchionne ha poi ribadito ai sindacati che non ha intenzione di «mollare»: «Se pensassi che l'Italia fosse una battaglia persa non sarei qui», ha ripetuto. Tuttavia, «per confrontarsi con la concorrenza internazionale è indispensabile che venga garantito il rispetto e la condivisone, da parte di tutti, delle condizioni a suo tempo concordate tra l'azienda e i sindacati nel contratto collettivo di lavoro di gruppo», ha sottolineato ancora precisando che «oggi è quasi impossibile lavorare in una situazione di assoluta incertezza per quanto riguarda l'applicazione di norme di legge e di contratto». In attesa di conoscere i prossimi investimenti del Lingotto, di sicuro c’è che lo Fiat di Piedimonte San Germano, vicino a Cassino, nel frusinate, è salvo: non chiude e non sarà accorpato con Pomigliano. Lo ha garantito Marchionne all'incontro tra azienda e sindacati che hanno chiesto lumi sul futuro, sottolineando che tra poco Delta uscirà di produzione e Giulietta è l'unico modello che si sta fabbricando ormai da tre anni.
(Fonte: www3.lastampa.it - 1/8/2012)

mercoledì 1 agosto 2012

Fiat-Chrysler: nel secondo trimestre utile a 358 milioni di Euro, nonostante l'Europa...


Il Gruppo Fiat ha diramato i risultati relativi al secondo trimestre del 2012: l'utile netto registrato nel periodo in questione a 358 milioni. Si tratta di un risultato positivo attribuibile in buona parte alla controllata americana Chrysler: escluso il contributo di Auburn Hills, si ottiene infatti una perdita netta pari a 246 milioni di euro. Nel secondo trimestre dell'anno scorso, l'utile si era attestato a quota 1,38 miliardi.
Male l'Europa... - Nel suo complesso, il Gruppo ha registrato un risultato della gestione ordinaria pari a un miliardo di euro. L'unica regione ad aver apportato un contributo negativo è stata l'Europa, che pure ha visto ridurre le perdite per un totale di 70 milioni di euro rispetto al primo trimestre. I ricavi infine, hanno toccato i 21,5 miliardi.
...bene i marchi americani - Come sottolinea la Casa, i ricavi riflettono la forte crescita registrata in Nord America e Asia-Pacifico, essenzialmente ascrivibile ai marchi americani. Se la situazione dell'Europa è negativa, va d'altronde sottolineato un rallentamento della regione latino-americana, il cui utile della gestione ordinaria rimane comunque in linea con le aspettative per il 2012 nel suo complesso.
Crescita per le supercar - I marchi di lusso Ferrari e Maserati hanno fatto registrare un ulteriore risultato positivo: l'utile della gestione ordinaria è cresciuto del 16% rispetto al secondo semestre dell'anno scorso. Le consegne dei marchi generalisti hanno invece superato a livello globale gli 1,1 milioni di unità, un volume che porta il totale del primo semestre oltre i 2,1 milioni di auto in tutto il mondo.
Il primo semestre nel suo insieme - Visti nella loro globalità, i dati relativi al primo semestre 2012 si presentano come segue: i ricavi hanno raggiunto i 41,7 miliardi di euro. Quelli della sola Fiat, considerata escludendo la Chrysler, si sono attestati sui 17,9 miliardi, in calo del 6,6% rispetto al secondo trimestre 2011 per effetto della forte contrazione del mercato europeo. I marchi di lusso Ferrari e Maserati hanno registrato ricavi pari a 1,4 miliardi, segnando una crescita del 10% su base annua grazie ai risultati riscossi in Asia e Nord America.
Confermato il piano quinquennale - A margine dell'annuncio dei risultati, la Fiat ha confermato gli obiettivi annunciati nel piano quinquennale presentato a novembre 2009 per la Chrysler e nell'aprile successivo per la metà italiana del Gruppo. Il Costruttore, che ha sottolineato la propria perdurante apertura verso alleanze strategiche mirate, non ha mancato però di sottolineare l'eccezione rappresentata dall'Europa.
Possibili ripensamenti in Europa - Gli eventi macroeconomici verificatisi negli ultimi 12 mesi nell'Eurozona, hanno reso poco attendibili le previsioni sui risultati finanziari nel Vecchio Continente: per questo motivo il Gruppo ha preso la decisione di fornire le indicazioni relative ai target per il 2012 in termini di intervalli di valori, per via del perdurare delle attuali condizioni di mercato, che non miglioreranno prima di fine anno. La Fiat ha infine lasciato intendere la possibilità di annuciare cambiamenti al citato piano quinquennale in occasione della prossima trimestrale: le condizioni del mercato europeo potrebbero concretamente spingere verso la riconsiderazione di alcuni degli investimenti annunciati in quel piano di sviluppo.
(Fonte: www.quattroruote.it - 31/7/2012)