sabato 12 maggio 2012

Crisi dell'auto (1): incontro UE - ACEA


Lungo incontro al Lingotto tra il vice presidente della Commissione Europea, responsabile per l'Industria e l'Imprenditoria, Antonio Tajani, e Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat e presidente di turno dell'ACEA, l'associazione dei costruttori automobilistici europei. I due hanno discusso a lungo sulle misure da inserire in un forte "piano d'azione" europeo per far fronte alla crisi del settore auto nel Vecchio Continente. In particolare, Tajani e Marchionne hanno affrontato il tema della leadership tecnologica dell'industria europea, che va sostenuta con la ricerca e l'innovazione e con la mobilitazione delle risorse finanziarie. Altro punto importante toccato dai due è stato sulla regolamentazione di una normativa europea più semplice che punti su qualità e efficienza, senza introdurre costi inutili. Ed infine si è parlato di sostegno all'internazionalizzazione dell'industria europea per assicurare un accesso equo dei prodotti europei sui mercati mondiali promuovendo al tempo stesso l'unificazione di standard e norme tecniche.
Cassa integrazione alla Fiat di Melfi - Intanto la crisi in atto comporterà lo stop alla produzione di auto nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat che sarà sospesa per quattro giorni nel prossimo mese di giugno (il 4, l'8, l'11 e il 15). Gli operai saranno collocati in cassa integrazione ordinaria.
L'Unrae prevede 1.430.000 auto nel 2012 - La tendenza negativa del mercato dell'auto è stata evidenziata anche dall'Osservatorio previsionale dell'Unrae, secondo il quale la tendenza espressa dai primi quattro mesi indica in 1.434.000 immatricolazioni la previsione della domanda di auto nuove in Italia nel 2012, il 18% in meno sul 2011. I motivi del calo vanno ricercati "nell'accresciuta imposizione diretta (IVA, IPT, imposte su RC Auto e "superbollo" n.d.r.) e l'aumento del prezzo dei carburanti". "Inoltre - afferma l'Unrae - le annunciate disposizioni fiscali e lo scenario economico 2012 di recessione continueranno a deprimere la propensione all'acquisto di auto nuove".
Mercato a -18% - "Un livello di mercato di questo tipo - spiega Romano Valente, direttore generale dell'Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia - rappresenta una flessione del 18% rispetto allo scorso anno e addirittura del 27% rispetto al 2010, che fu il primo degli anni 2000 al di sotto dei 2 milioni. Con la riduzione della mobilità, il probabile aumento delle alienazioni di vetture e la conseguente diminuzione del parco circolante, il 2012 potrebbe essere ricordato come il primo anno, dopo l'inizio della diffusione di massa dell'auto, in cui assisteremo ad un processo di demotorizzazione". Il problema sarà ancora più evidente nelle vendite alle famiglie, che saranno le più colpite per via della riduzione sostanziale del risparmio e del reddito disponibile con la conseguente flessione dei consumi interni e, in particolare, degli acquisti di autovetture. Andando nel dettaglio il Centro Studi Unrae stima per la fine dell'anno un volume di immatricolazioni a privati di poco superiore a 900.000 unità e una quota vicina al 63%. Ciò rappresenterà un ulteriore record negativo, persino rispetto a quello registrato lo scorso anno (66,5%). A fare da contraltare ci sarà l'incremento del noleggio, che crescerà in quota rispetto al 2011 ma si attesterà su volumi intorno alle 250.000 unità, numeri che tuttavia non saranno sufficienti ad assicurare il rinnovo dei parchi aziendali.
Si venderanno più auto a gpl e metano - Inoltre, secondo l'Unrae, il progressivo rincaro dei carburanti continuerà a determinare uno spostamento psicologico della domanda verso motorizzazioni a gpl e metano, a discapito delle alimentazioni benzina ed in particolare diesel che, rappresentando la motorizzazione più diffusa sul mercato italiano, subirà un ulteriore calo di vendite. "Preoccupano molto - conclude Valente - gli effetti psicologici derivati dall'aumento dei costi di gestione delle auto, dal deterioramento del clima sociale e dall'allontanarsi delle aspettative per interventi di sostegno al settore e alla crescita dell'economia".
In Grecia "volano" Porsche e Lancia - Una crisi globale, dunque, che per prima ha colpito la Grecia - entrata ormai nel quinto anno di recessione -, dove le vendite delle auto nuove nel mese di aprile del 2012, secondo il quotidiano economico Imerisia, sono crollate del 56,8% in rapporto con lo stesso mese del 2011. Sono state vendute 4.407 auto contro le 10.191 immatricolate nello stesso periodo del 2011. Curiosamente, però, Porsche, sempre secondo Imerisia, nel mese di aprile 2012 ha aumentato dell'800 per cento le vendite rispetto all'aprile del 2011. In particolare il mese scorso sono state vendute in Grecia 18 Porsche contro le due vendute nell'aprile 2011. Anche la Lancia è andata piuttosto bene: nello stesso mese ha infatti visto aumentare le vendite delle sue vetture del 400%, con 95 auto contro le 19 dell'aprile dell'anno scorso.
(Fonte: www.quattroruote.it - 4/5/2012)

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