Chrysler prenderebbe in considerazione l'ipotesi di acquistare la quota che il governo canadese detiene nella società ma non ha l'opzione a comprare. Lo ha detto l'amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne, durante una conferenza congiunta a Toronto col ministro delle Finanze canadese, James Flaherty, secondo quanto riferisce Bloomberg. Il ministro delle Finanze ha detto che il Canada «é disposto a vendere» la propria quota in Chrysler, pari all'1,7% In una nota del ministero delle Finanze canadese, Flaherty si congratula con Fiat per la restituzione del prestito da 1,7 miliardi concesso nel 2009, durante la fase critica della crisi finanziaria globale. «Il ritorno per i contribuenti» dice Flaherty «non si misura solo in termini di restituzione del prestito, ma anche di posti di lavori e investimenti che oggi sono rimasti al loro posto grazie al nostro sostegno alla Chrysler». Un'osservazione, quella secondo cui il Canada in questo modo ha protetto 52.000 posti di lavoro, cui replica, nella stessa nota, lo stresso Marchionne, esprimendo «la più sincera gratitudine al ministro Flaherty e al governo canadese per la loro decisione di aiutare Chrysler, due anni fa. Ci hanno dato una seconda possibilità, cosa che accade raramente nella vita. E ci hanno dato non solo speranza per la sopravvivenza ma anche un'opportunità di costruire un futuro. Hanno dimostrato fiducia nel nostro programma teso a trasformare Chrysler e ridarle il posto che merita» ha concluso Marchionne.
(Fonte: www.lettera43.it - 30/5/2011)
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