martedì 10 aprile 2012

Jeep-Juventus, matrimonio da 35 milioni


Sarà una squadra a quattro ruote motrici o, come l’ha definita il presidente di Fiat, John Elkann, una «Juventus integrale». Il club bianconero ha presentato, allo Juventus Center di Vinovo, quello che sarà il suo «top» sponsor a partire dalla stagione 2012-13: la Jeep del gruppo Fiat-Chrysler. Sulle maglie della Juve comparirà questo marchio storico per tre anni e al club torinese andranno in tutto 35 milioni. Un accordo, quello annunciato dal presidente bianconero Andrea Agnelli, che verrà firmato nelle prossime settimane. Ad accompagnarlo alla presentazione, oltre al cugino Elkann, anche l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne. «Sulle nostre maglie, accanto a un marchio importante, Nike, ci sarà appunto Jeep - ha detto Agnelli -. Sono due marchi globali e prestigiosi. Ora spetta a noi continuare sul campo per essere all’altezza dei brand che portiamo in giro». Per il presidente della Juve la partnership con Jeep «riflette anche quelli che sono i valori del lavoro che è stato fatto in questi due anni da parte di tutta la società, un lavoro di ristrutturazione molto importante che ha visto dare i suoi frutti o comincia a vedere i suoi frutti. In campo - grazie al mister Antonio Conte, ai suoi ragazzi, a Marotta, Paratici e l’area sportiva -,  ma anche al di là del terreno di gioco, grazie all’altra parte della società che si sta impegnando duramente per riportare la Juventus ai vertici». Anche altri sponsor, fa sapere Agnelli, «erano interessati alla maglia Juventus, ma c’è stata la volontà di Fiat che voleva questo accordo che porta la squadra dove le compete, ai vertici delle classifiche del valore del brand, ci posiziona come primi in Italia per valore della maglia e ci riporta nella top ten in Europa, dove la Juventus vuole essere». Elkann sottolinea invece che la sponsorizzazione conferma «l’ulteriore impegno di Fiat a Torino e in Italia. Non vedo l’ora di vedere in campo questa Juventus integrale». Con la Juve, ha detto Marchionne, «abbiamo molte cose in comune: entrambe sono esempi di eccellenza in tutto il mondo e condividono l’importanza della squadra e delle persone, l’ambizione di puntare a risultati eccellenti, lo spirito competitivo, la coscienza che il successo devono conquistarlo ogni giorno». L’ad di Fiat ha poi aggiunto un particolare curioso: «Entrambe, Juventus e Jeep, cominciano con la J: in America è usata per insegnare ai bambini la lettera, allo stesso modo in cui viene usata la Juventus in italiano». Il gruppo Chrysler ha avuto momenti difficili proprio come il club bianconero, sottolinea l’amministratore delegato del Lingotto, ma ha saputo risollevarsi in fretta: «Nel 2009 è andato in bancarotta e oggi ha saputo aumentare del 62% le vendite in Europa e la quota di mercato è quasi raddoppiata. Jeep è il marchio più globale che abbiamo, dall’identità forte e leggendaria, e sta seguendo una precisa strategia di sviluppo. Spero e credo che chi, come me, è tifoso di entrambe possa ora guardare al futuro con grande fiducia». Nelle casse bianconere entreranno, dunque, poco meno di 12 milioni di euro a stagione che però, come ha spiegato il presidente Agnelli, non serviranno automaticamente a finanziare il mercato perché «non ci sono collegamenti diretti, in quanto la nostra capacità di fuoco è stata definita da un piano industriale».
(Fonte: www3.lastampa.it - 7/4/2012)

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