Che piaccia o no ai puristi, il motore diesel si sta facendo largo anche negli U.S.A. . Lo scrive, con grande richiamo in copertina, anche la prestigiosa rivista americana “Popular Science”: i motori a gasolio sono imposti dalle nuove normative sui consumi e tutti i costruttori li stanno mettendo a listino spingendoli con gran forza. “Detroit goes Diesel” titola la rivista, che ricorda come ai tempi della grande crisi energetica del 73 già ci fu già un tentativo massiccio di imporre agli americani questi motori un po’ puzzolenti. Allora però si trattava di propulsori poco eccitanti, e infatti furono respinti con perdite da un mercato che proprio non ne voleva sapere. Adesso, però, sono i molto più gradevoli, con tanti cavalli e basse emissioni. E negli States adesso una Volkswagen su cinque è venduta con alimentazione a nafta. La svolta comunque arriva dai costruttori locali, quelli che più yankee non si può: General Motors proporrà (imporra?) sulla Cruze il due litri di origine coreana che è stato probabilmente rivisto in Italia alla GM Powertrain. 165 CV e 16 km di percorrenza in più per gallone rispetto all’attuale motore a benzina della Cruze Eco. Un traguardo che può significare la sopravvivenza stante le regole un po’ capestro imposte dall’amministrazione Obama. Ford, da parte sua non è da meno potendo pescare in casa su motori a gasolio ultra-raffinati e a breve anche Chrysler potrà sfoderare i furbi motori Multijet della Fiat su una parte della gamma. “Non abbiamo alternative – commentava un importante dirigente della GM interrogato al riguardo – Anche se le vetture con motore diesel costano ben di più delle analoghe versioni a benzina, sono la sola arma che abbiamo per reggere la sfida con i motori ibridi dei giapponesi perché le lunghe percorrenze cui siamo abituati qui da noi pareggiano i vantaggi dei consumi in città”. A chi ha molte primavere sulle spalle questi discorsi riportano indietro nel tempo. Ricordo benissimo gli anni 70 quando noi non ci capacitavamo che i tedeschi amassero tanto le vetture a nafta pur pagando il gasolio praticamente lo stesso prezzo della benzina. Li consideravamo dei matti e nemmeno l’idea che la manutenzione fosse minore ci convinceva a lasciare il carburante tradizionale pe passare a quello che sprigionava un fastidioso fumo nero. Poi le cose sono cambiate, tanto cambiate. Adesso si vendono anche da noi più auto Diesel che benzina e spesso non capiamo chi ancora fa uso di queste ultime. Molto merito, va detto, è stato del turbo che ha dato ai motori a nafta tanto spunto in più poi il progresso degli stessi propulsori ha fatto il resto. Succederà anche negli U.S.A.? Oggi gli scettici al riguardo sono ancora in maggioranza, però potrebbero ricredersi in fretta. L’alternativa, altrimenti, sarà il metano che da quelle parti abbonda e che sempre il solito Obama sta spingendo con tutte le sue forze.
(Fonte: http://viamazzocchi.quattroruote.it - 20/10/2011)
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