Il Museo Alfa Romeo di Arese potrebbe presto tornare a essere visitabile. Fiat ha messo a punto un progetto che prevede la riqualificazione dell'esposizione e dell'officina per il restauro delle vetture, che sarebbero affiancate da uno showroom di auto nuove, una mini-pista di prova, uno store per il merchandising e un'area bar e ristorante.
L'occasione Expo - Nel febbraio del 2011 la Sovrintendenza dei Beni Culturali ha posto il vincolo sulla collezione sul Centro documentazione e sugli edifici che li ospitano. Subito dopo, Fiat ha chiuso il Museo e ha presentato ricorso al Tar contro la decisione. In questi anni tutto è rimasto bloccato, ma ora alle porte c'è l'Expo con i 20 milioni di visitatori. Un'occasione imperdibile.
Riqualificazione - Così, Fiat ha messo a punto il progetto di riqualificazione dell'esposizione, ma per attuarlo chiede di poter svincolare alcuni pezzi della collezione per venderli e recuperare così parte dei fondi necessari a realizzarlo.
Le dichiarazioni - E qui entrano in gioco la Regione Lombardia e il suo presidente, Roberto Maroni, che si è impegnato a far riaprire il Museo. "Stiamo valutando la possibilità di sostenere la nascita di una fondazione per la valorizzazione dei musei legati alla storia industriale della regione", ha spiegato Maroni, "e abbiamo già incontrato alcuni imprenditori che si sono dimostrati disponibili a finanziare l'iniziativa. Questa potrebbe essere una strada per superare il nodo del vincolo, perché potrebbe essere la fondazione stessa l'acquirente delle vetture messe in vendita dalla Fiat, a condizione che ci possa essere una certa flessibilità nel loro utilizzo".
Riqualificazione - Così, Fiat ha messo a punto il progetto di riqualificazione dell'esposizione, ma per attuarlo chiede di poter svincolare alcuni pezzi della collezione per venderli e recuperare così parte dei fondi necessari a realizzarlo.
Le dichiarazioni - E qui entrano in gioco la Regione Lombardia e il suo presidente, Roberto Maroni, che si è impegnato a far riaprire il Museo. "Stiamo valutando la possibilità di sostenere la nascita di una fondazione per la valorizzazione dei musei legati alla storia industriale della regione", ha spiegato Maroni, "e abbiamo già incontrato alcuni imprenditori che si sono dimostrati disponibili a finanziare l'iniziativa. Questa potrebbe essere una strada per superare il nodo del vincolo, perché potrebbe essere la fondazione stessa l'acquirente delle vetture messe in vendita dalla Fiat, a condizione che ci possa essere una certa flessibilità nel loro utilizzo".
(Fonte: www.quattroruote.it - 20/12/2013)
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