martedì 30 agosto 2011

Fiat conferma il piano di investimenti per Grugliasco (SUV e berlina Maserati)


Fiat ha confermato l'investimento da 550 milioni di euro che interessa le Officine Automobilistiche Grugliasco (ex stabilimento Bertone), dove saranno prodotte due nuove Maserati, una sport utility (alla quale abbiamo dedicato un ampio articolo nel numero di settembre, nelle edicole in questi giorni) e una vettura del segmento E, una sorta di baby Quattroporte. Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo agli oltre mille dipendenti della fabbrica torinese, ai quali, a partire dal mese di gennaio del 2012, sarà applicato il contratto di Pomigliano.
Accordi separati - Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi tra il Governo e il Lingotto, infatti, è bastata Una telefonata tra il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, e l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne a rasserenare il clima di contrapposizione e a schiarire il cielo sopra Grugliasco. Il presidente della Fiat, John Elkann, infatti, parlando al Meeting di Rimini la settimana scorsa aveva ribadito l'esigenza di "condizioni" per investire in Italia. Che poi consistevano nell'inserimento nella Legge finanziaria di norme che rendessero validi per tutti i sindacati (anche i non firmatari, come la Fiom) gli accordi separati di Pomigliano e Mirafiori.
Fabbrica Italia - "La decisione è stata presa - ha precisato la Fiat, in un comunicato - basandosi sulle dichiarazioni del ministro che ha confermato la volontà del Governo a rendere operative le misure di interesse aziendale contenute nel decreto del 12 agosto scorso". Il ministro Sacconi, invece, ha sottolineato che "Marchionne ha apprezzato queste norme perché garantiscono certezza agli accordi già sottoscritti e ampliano la capacità di quelli futuri". E ha aggiunto che l'a.d. di Torino "ha garantito la prosecuzione del Programma Fabbrica Italia con immediata priorità all'investimento di Grugliasco".
Mirafiori, invece... - Notizie meno confortanti riguardano invece Mirafiori. La Fiat, infatti, ha fatto sapere che dopo una valutazione dell'impatto del cambio euro-dollaro sui costi potrebbe modificare la scelta sui modelli da produrre in questo stabilimento, dove erano inizialmente stati previsti Suv con i marchi Alfa Romeo e Jeep, da vendere in tutto il mondo e, soprattutto, negli Stati Uniti.
(Fonte: www.quattroruote.it - 29/8/2011)

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