martedì 23 agosto 2011

Bloomberg: il SUV Maserati sarà "Made in U.S.A."


Il futuro SUV Maserati sarà costruito in America, presso lo stabilimento di Jefferson North dove viene assemblata anche la Jeep Grand Cherokee che all’italiana fornirà la piattaforma. Lo afferma l’agenzia Bloomberg citando fonti interne e confermando che il concept che preannuncia lo stile della inedita auto del Tridente sarà svelato al prossimo Salone di Francoforte (15-25 settembre). La scelta farà sicuramente scandalo, ma è necessaria per una ragione di costi e logistica. È infatti chiaro che approntare una nuova linea a Modena è impossibile e, vista anche la situazione in Italia dai punti di vista sociale, economico e delle relazioni industriali, è assai più conveniente innestare un nuovo modello sulla stessa piattaforma nello stesso stabilimento. Va infine detto che lo sbocco naturale e principale di un grande SUV sportivo sarebbe proprio il Nordamerica. Dunque perché portare una base americana in Europa e poi riportarla di nuovo Oltreoceano? L’occasione inoltre è ideale per spingere ancora oltre l’integrazione Fiat-Chrysler. Con il nuovo SUV e con l’arrivo dell’inedita berlina di segmento E, che invece dovrebbe essere assemblata a Grugliasco, vicino Torino, la Maserati punta a raggiungere un volume produttivo di 50mila unità realizzando profitti superiori, soprattutto sfruttando il premium price del quale i mezzi a ruota alta godono. Una mano la darà anche il famoso Diesel biturbo 3 litri da oltre 300 CV al quale i tecnici torinesi e VM stanno lavorando, ma è chiaro che la partita si giocherà negli USA e nei mercati emergenti. Oltretutto – secondo gli analisti di IHS – il mercato dei grandi SUV è destinato a crescere nel 24% da qui fino al 2015 raggiungendo gli 1,09 milioni di unità. La Maserati va già bene perché dal 2007 guadagna denaro e nel primo quarto i profitti sono cresciuti a 9 milioni di euro su un totale fatturato di 168 milioni, superando dunque la soglia del 5%. Certo passare in 4 anni dai 5.675 pezzi del 2010 ai 50mila previsti non sarà facile, soprattutto se di fronte ci sono concorrenti del calibro di Audi, BMW, Infiniti, Porsche e Range Rover. Monumenti di immagine e tecnologia dotati inoltre di una certa aggressività e non daranno sicuramente tregua a un Tridente sempre più ambizioso.
(Fonte: www.bloomberg.com - 18/8/2011)

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