mercoledì 6 maggio 2009
Marchionne: «Sarò io l'ad di Chrysler. Saab opportunità interessante»
Sergio Marchionne diventerà l'amministratore delegato di Chrylser: lo ha detto, in un'intervista a Bloomberg, lo stesso Marchionne, che in questi giorni è a Detroit per incontrare manager di Chrysler e lavorare alla definizione dell'alleanza industriale, forte anche del via libera del tribunale fallimentare di New York ad una ristrutturazione rapida della casa americana che spiana la strada all'alleanza. Una decisione, quella della Corte newyorkese, accolta con soddisfazione dalla Casa Bianca, che punta a far uscire Chrylser dal "Chpater 11" entro 60 giorni. Marchionne si dice fiducioso che l'uscita possa avvenire anche prima del termine fissato da Washington. Il tribunale per la bancarotta di New York ha dato il via libera alla procedura accelerata per la ristrutturazione della più piccola delle tre sorelle di Detroit: al termine di un'udienza durata oltre otto ore Arthur Gonzalez, il giudice che si occupa del dossier Chrylser, ha dato il disco verde alla vendita attraverso asta dalla maggior parte degli asset della società, con la Fiat principale offerente. Entro il 20 maggio potranno pervenire offerte concorrenti, mentre una settimana dopo, il 27, sarà decretato il vincitore. Respingendo le obiezioni sollevate da un gruppo di creditori, Gonzalez spiana così la strada all'alleanza fra Fiat e Chrysler, appoggiando il piano dell'amministrazione americana. Chrysler propone di cedere i propri asset a una nuova società controllata da Fiat, dal sindacato United Auto Workers (UAW), dal Tesoro americano e dal governo canadese. Una volta conclusa l'asta, la vendita dovrà essere completata entro il 15 giugno, con un'estensione di 30 giorni per le autorizzazioni necessarie. Per gli asset di Chrysler l'offerta di Fiat sarà di 2 miliardi di dollari. Se tutto procederà come previsto, Fiat si troverà inizialmente in mano il 20% della nuova Chrysler con la possibilità di salire al 35%, contro il 55% del Veba, l'8% del Tesoro americano e il 2% del governo canadese. L'obiettivo dell'amministrazione Obama è quello di far uscire Chrysler dal Chapter 11, cioè l'amministrazione controllata, entro la fine di giugno lanciando la nuova Chrysler, alleggerita della gran parte del debito e alleata con il Lingotto. Un'alleanza che darà vita al sesto gruppo automobilistico al mondo e che - se i piani di Marchionne andranno avanti - potrebbe presto includere anche GM Europe e GM America Latina.
La Fiat ha tenuto dei colloqui con il governo svedese in merito al potenziale acquisto della Saab Automobile ed ha ricevuto una risposta positiva. Ad affermarlo, citando fonti ben informate, è oggi il quotidiano Dagens Industri. La casa scandinava in amministrazione controllata del gruppo General Motors, è favorevole a parlare con Fiat su una possibile acquisizione. Così un portavoce della società, che ha precisato che Fiat non è tra i 10 candidati in lizza per rilevare Saab. «Siamo comunque aperti a colloqui se Fiat fosse disponibile, siamo favorevoli a un dialogo», ha detto il portavoce. Saab punta a ottenere il via libera dal Tribunale per un periodo prolungato di tutela dai creditori e, in questo ambito, «la questione della proprietà è molto importante». GM ha messo in vendita Saab a inizio anno. Marchionne: Saab opportunità interessante. Fiat interessata anche alla Saab. La Fiat è interessata al marchio Saab, ha detto Marchionne, secondo il quale Saab è troppo piccola per competere da sola nell'industria automobilistica. Saab è uno dei marchi di cui General Motors vorrebbe disfarsi. «E' un'opportunità interessante - ha detto Marchionne - Il marchio comunque è troppo piccolo per competere nel mercato automobilistico di massa. Potremmo unire Saab con un altro marchio. Negli U.S.A. Saab ha una rete di vendita, sarebbe un peccato lasciarsela sfuggire». La Saab - riporta Automotive News - darebbe il benvenuto a eventuali trattative con Fiat che, comunque, non figura fra i 10 offerenti per rilevare il gruppo e non ha avviato - aggiunge il quotidiano - contatti con il management della società. «Noi siamo aperti a discutere. Se Fiat facesse la sua apparizione sulla scena, le daremmo il benvenuto» dice, un portavoce di Saab.
(Fonte: www.ilmessaggero.it - 6/5/2009)
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