martedì 19 maggio 2009

Marchionne alla vigilia della presentazione del piano: "Per Opel meglio gli asset dei contanti"


Sergio Marchionne prova a chiarire i dubbi dei sindacati tedeschi sul suo piano per assumere la guida di Opel, ma il leader dei metalmeccanici, Berthold Huber, si è mostrato ancora scettico nei confronti del Lingotto, dopo un incontro con l’amministratore delegato di Fiat svoltosi stamattina a Francoforte. Marchionne, comunque, non demorde e lavora agli ultimi dettagli del piano, che dovrà essere presentato entro domani. Il leader del sindacato IG Metall, Huber, ha spiegato che l’incontro con Marchionne, durato circa un’ora e mezza, è stato «aperto». Tuttavia, ha aggiunto, da un lato ci sono differenti culture aziendali tra Italia e Germania sul tema della cogestione e del peso dei sindacati all’interno delle società; dall’altro lato resta il problema della sovrapposizione dei modelli di Fiat e Opel. Un punto, quest’ultimo, su cui i sindacati tedeschi hanno fatto leva nei giorni scorsi per giustificare il loro no al Lingotto e la loro preferenza per un fornitore come l’austro-canadese Magna. In ogni caso il partner che vorrà rilevare da General Motors la maggioranza di Opel dovrà rispettare alcune condizioni, ha puntualizzato Huber. Anzitutto una sufficiente liquidità; poi il mantenimento della cogestione e infine la difesa a lungo termine dei posti di lavoro. Il leader sindacale si è poi mostrato aperto a possibili colloqui anche con altri soggetti interessati ad Opel, come il fornitore austro-canadese Magna. Marchionne, dal canto suo, ha provato a spazzare il campo dalle cifre sui possibili tagli ai posti di lavoro. «Non ho discusso di numeri con nessuno», ha detto a Bloomberg Television l’ad del Lingotto. Il quale ha anche puntualizzato che l’offerta di Fiat per Opel non sarà in contanti, bensì dovrebbe ruotare intorno ad asset («altrettanto buoni, se non probabilmente migliori dei contanti», ha precisato). Comunque l’offerta non è stata depositata al governo: «Stiamo ancora lavorando ai dettagli», ha affermato, aggiungendo: «Possiamo offrire molto ad Opel». Un messaggio che l’ad del Lingotto ha portato anche in Turingia, l’unico dei quattro Laender con stabilimenti Opel che non aveva ancora visitato. Dopo Francoforte Marchionne si è recato infatti ad Erfurt (capoluogo della Turingia), dove ha presentato il suo piano al presidente della LEG (la società che promuove gli investimenti nel Land), Andreas Krey. Insieme a Fiat e Magna, in corsa per lo storico marchio tedesco potrebbe esserci anche un terzo soggetto: il fondo statunitense di private equity Ripplewood. Lo scrive oggi la Bild, rilanciando quanto anticipato nei giorni scorsi dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Come assicurato dal cancelliere Angela Merkel l’esecutivo federale intende valutare senza indugi i piani. E così già domani, subito dopo il consiglio dei ministri, è in programma un vertice sul futuro di Opel a cui parteciperanno, oltre a Merkel, il ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, quello ministro dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg e quello delle Finanze, Peer Steinbrueck. Oggi, intanto, secondo quanto riporta l’Associated Press, rappresentanti di Stato, Laender e banche hanno raggiunto un accordo di massima su un finanziamento-ponte per Opel.
(Fonte: www.lastampa.it - 19/5/2009)

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