lunedì 18 maggio 2009

Fiat-Opel, rush finale in Germania. Automobilwoche: "Lancia verrà sacrificata per Opel"


L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, torna in Germania per il rush finale sulla Opel in vista della scadenza di mercoledì, giorno in cui dovrà presentare il suo piano al governo tedesco, e promette al governatore del Nord Reno-Westfalia, Juergen Ruettgers (Cdu), che tutti gli impianti della controllata GM nel Paese verranno lasciati intatti. In questa "fase decisiva" per le trattative sul futuro della Opel, come ha detto la stessa cancelliera Angela Merkel (Cdu), Marchionne ha visitato anche il quartier generale della casa automobilistica, a Ruesselsheim (Assia), dove ha incontrato oggi anche i vertici di GM Europe e della stessa Opel. Sui contenuti di questi incontri, finora, è trapelato poco, ma sembra che Marchionne sia ormai deciso a non toccare alcun posto di lavoro in Germania. Anzi, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe pronto a sacrificare il marchio Lancia per far posto a quello Opel. Almeno, così scrive il settimanale Automobilwoche, citando una persona vicina all'ad Fiat. "Secondo il piano, il marchio Lancia verrà soppresso a favore del marchio Opel", ha detto la fonte. Un'indiscrezione, questa, che lo stesso Marchionne sembra avere parzialmente confermato nel corso di un'intervista al domenicale 'Bild am Sonntag': il manager ha infatti detto che per la Fiat è "decisivo" che la Opel rimanga "un marchio forte sul mercato". E poi ha voluto rassicurare i vertici della casa automobilistica tedesca: il piano Fiat, ha detto al domenicale, "prevede di apportare le nostre attività nel settore auto, che saranno prive di debiti, in questa fusione. Il flusso di cassa (di questo nuovo gruppo) aiuterà la Opel a far fronte ai propri obblighi" finanziari. Nonostante queste rassicurazioni, per il governo la partita è ancora tutta da giocare. "Dobbiamo aspettare e vedere cosa succede mercoledi", ha detto da Monaco di Baviera il ministro dell'Economia tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), sottolineando di essere pronto ad andare di nuovo negli Stati Uniti con una delegazione di negoziatori alla fine di questa settimana. Un viaggio, questo, che servirebbe non solo a discutere dei piani di Fiat e del gruppo Magna (oltre a quelli di altri eventuali potenziali investitori), ma anche dell'ipotesi della 'soluzione ponte' da lui prospettata. La proposta, come è noto, prevede la nomina di un amministratore fiduciario e la concessione di finanziamenti ponte temporanei da parte di banche pubbliche, qualora GM finisse in bancarotta prima che sia stato individuato un partner per Opel o comunque durante i negoziati per la definizione di un accordo. Mentre Guttenberg aspetta di conoscere i dettagli del piano Fiat, Marchionne continua il suo tour a tappe forzate in Germania. L'incontro con Ruettgers, durato un'ora e mezza, è avvenuto ieri in un hotel di Colonia. Oggi, a Ruesselsheim, è stata la volta - secondo indiscrezioni di stampa - del capo di GM Europe, Carl-Peter Forster, e del numero uno della Opel, Hans Demant. Domani, Marchionne dovrebbe vedere a Francoforte anche il numero uno del potente sindacato dei metalmeccanici tedesco IG Metall, Berthold Huber. L'8 maggio il manager aveva incontrato i governatori dell'Assia (Roland Koch, Cdu) e della Renania Palatinato (Kurt Beck, Spd), le regioni dove si trovano i siti di Ruesselsheim e Keiserslautern della Opel. E dopo l'incontro di ieri con Ruettgers, cioè il governatore del Land che ospita l'impianto di Bochum (cinquemila addetti), dovrebbe vedere prima di mercoledì anche il governatore della Turingia, Dieter Althaus (Cdu). Intanto, il presidente del consiglio di fabbrica della Opel, Klaus Franz, commentando le presunte resistenze di Washington e dei vertici GM alla proposta di Guttenberg, ha confermato il suo appoggio al ministro. Sembra ormai essere tramontata definitivamente, invece, l'ipotesi di un ingresso diretto dello Stato nel capitale della Opel. Dopo i 'no' della Merkel e di Gutenberg, oggi è arrivato anche il parere negativo dell'Autorità antitrust.
(Fonte: www.automobilwoche.de - 18/5/2009)

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