mercoledì 20 maggio 2009

Presentate tre offerte per Opel (Fiat, Magna, Ripplewood). Il governo tedesco deciderà entro domenica


La Fiat ha presentato ufficialmente l'offerta per Opel e Vauxall. La lettera della casa torinese ("finalizzata" alla creazione di "un gruppo che comprenda Fiat, Opel e Chrysler") è arrivata entro la scadenza delle ore 18, scadenza che, poi, è stata misteriosamente prorogata fino a mezzanotte. Non è chiaro chi abbia chiesto lo spostamento. Secondo alcune fonti, era stata la Fiat stessa, ipotesi automaticamente smentita dall'arrivo dell'offerta. Poco dopo la General Motors Europe "padrona" di Opel ha fatto sapere che le offerte arrivate entro le 18 sono 3: Fiat, dunque, la Rhj, la società belga controllata dal fondo americano Ripplewood e la canadese Magna insieme alla casa automobilistica russa Gaz. Sullo sfondo, dunque, potrebbe esserci un quarto concorrente all'origine della dilazione. Entro domenica, comunque, il governo tedesco sceglierà la proposta che ritiene più utile per salvare la Opel dalla bancarotta della General Motors. Il gradimento di Berlino è condizione necessaria ma non sufficiente: l'assenso della signora Merkel dovrà poi essere confrontato con la posizione del governo di Washington. "Per la Opel non ci sono favoriti". Queste le parole del portavoce del governo tedesco, Ulrich Wilhelm, dopo il vertice ministeriale che si è tenuto a Berlino con il cancelliere Angela Merkel, il ministro dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, quelli delle Finanze, Peer Steinbrueck, del Lavoro Olaf Scholz e il vice-cancelliere e ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier. "Non abbiamo molto tempo - ha spiegato Scholz - Le decisioni dovranno essere prese questa settimana o, al più tardi, la prossima". I dettagli dei piani (in realtà si tratta di lettere che contengono un'offerta e disegnano una strategia ma non scendono troppo nei particolari) saranno resi noti nelle prossime ore. Solo allora si capirà se davvero la proposta del Lingotto è quella che avrà maggiori chances di essere realizzata, come ha detto fin da questo pomeriggio il ministro dell'industria italiano Claudio Scajola. Il titolare del lavoro Maurizio Sacconi ha annunciato che domani la questione sarà affrontata dal Consiglio dei ministri che deve rispondere anche alle preoccupazioni dei sindacati italiani: "Non vogliamo essere convocati a decisioni già prese", hanno dichiarato anche oggi Epifani, Bonanni e Angeletti. Il governo tedesco comunque invita ad aspettare la scadenza fissata per scoprire realmente quante saranno le offerte per la casa automobilistica. L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, non si è recato oggi a Berlino poichè la consegna della lettera di intenti per l'acquisizione della Opel non prevede un incontro formale. L'offerta è giunta al ministero dell'economia tedesco attraverso i rappresentanti legali dell'azienda torinese.
(Fonte: www.repubblica.it - 20/5/2009)

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