martedì 12 maggio 2009

Financial Times: "Fiat ha un piano credibile per Opel".


I piani di Fiat per la creazione di un maxi-polo dell'auto con Chrysler e Opel "hanno incontrato gravi opposizioni politiche, ma ciò non vuol dire che l'operazione non riuscirà". E' quanto si legge sulla Lex Column del Financial Times. Tra le opzioni all'orizzonte di Opel, sottolinea il quotidiano, c'è il fallimento ma "con le elezioni a settembre, potrebbe essere un suicidio politico per la coalizione al governo". D'altronde, l'esecutivo tedesco non intende entrare in campo: l'unica altra offerta industriale sembra essere quella di Magna, con le russe Gaz e Sberbank: un'operazione la cui "logica commerciale appare vaga". Resta l'interesse da parte di fondi sovrani e gruppi di private equity ma una vendita del genere sarebbe "politicamente delicata per il Governo di Berlino". E infine c'è Fiat: che "può non essere il salvatore ideale, dal momento che è uscita dal recente salvataggio gravata da 5,9 miliardi di debiti". Tuttavia "l'a.d. Sergio Marchionne ha piani credibili per risparmiare 1 miliardo l'anno con la condivisione di piattaforme e motori con Opel. Inoltre parla con una sincerità persuasiva del futuro ridimensionato che attende l'industria dell'auto". La Gran Bretagna, sottolinea il FT, "sembra preoccupata meno da Fiat che dai tentativi tedeschi di salvaguardare le proprie fabbriche alle spese degli impianti di GM in altri Paesi, tra cui le due fabbriche di Vauxhall. L'Italia ha simili preoccupazioni. Tuttavia tutti devono entrare in gioco, dal momento che il piano di Fiat fa affidamento su prestiti pubblici. In fondo, tutti sanno che se non si riesce a raggiungere un accordo si andrebbe verso la chiusura di tutti gli impianti europei di GM".
(Fonte: www.ft.com - 11/5/2009)

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